Estratto dell'articolo di Enrico Marro per il “Corriere della Sera”
Nemmeno l’ultima bozza di riforma del Reddito di cittadinanza è chiusa. Palazzo Chigi considera il testo messo a punto sotto la regia della ministra del Lavoro, Elvira Calderone, ancora morbido e spinge per togliere del tutto o quantomeno stringere ancora le norme sulla Gal, Garanzia per l’attivazione lavorativa, cioè la prestazione da 350 euro al mese per i cosiddetti occupabili.
matteo salvini giorgia meloni alla camera dei deputati
La riforma del Reddito dovrebbe far parte del menù del consiglio dei ministri che Giorgia Meloni ha convocato, con un colpo a effetto, il primo maggio, festa del lavoro. Obiettivi della premier: annunciare un nuovo taglio del cuneo fiscale sulle retribuzioni fino a 35 mila euro lordi; smontare il decreto legge Dignità, rendendo più facile per le imprese assumere a termine; abolire il Reddito di cittadinanza e sostituirlo con un sussidio per le famiglie povere non accessibile a single e coppie abili al lavoro.
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Per gli occupabili l’ultima bozza prevede una prestazione ad hoc, la Gal appunto, di appena 350 euro al mese, al massimo per 12 mesi non ripetibili, contro i 500 euro più eventuali 280 euro per l’affitto previsti per il sussidio ordinario di povertà, ribattezzato Gil, Garanzia per l’inclusione, che inoltre ha una durata massima di 18 mesi ripetibili. Ma anche la Gal non soddisfa Palazzo Chigi, dove la linea è sempre stata: «Niente sussidio a chi può lavorare».
GIORGIA MELONI E IL NUOVO REDDITO DI CITTADINANZA - MEME BY VUKIC
[…] Meloni e il sottosegretario alla presidenza, Giovanbattista Fazzolari, non vogliono più correre il rischio di erogare la Gal a occupabili che stanno sul divano. Di qui la tentazione di far saltare la Gal. Del resto, secondo i falchi, i potenziali richiedenti la Gal, che la bozza di relazione tecnica stima in 426 mila nel 2024, in realtà spesso un lavoro ce l’hanno, ma in nero e finora lo hanno cumulato illecitamente con il Reddito di cittadinanza.
Se saltasse la Gal, salterebbe anche la Pal, la prestazione temporanea da settembre a dicembre 2023 pensata per gli stessi occupabili, in attesa della Gal che scatterebbe dal 2024. […]
L’abolizione della Gal farebbe risparmiare quasi 2,2 miliardi, sempre nel 2024: soldi che farebbero molto comodo in vista della prossima manovra.
La discussione è aperta perché la Lega è per mantenere la Gal, magari con una stretta, legandola alla partecipazione effettiva a corsi di formazione o altre misure di politica attiva e solo per la durata delle stesse (per esempio, due mesi di corso). Così chi lavora in nero non avrebbe né tempo né convenienza a partecipare. […]
GIORGIA MELONI E MARINA CALDERONE CONTRO I POVERI - VIGNETTA FATTO QUOTIDIANO MATTEO SALVINI E GIORGIA MELONI