RENZI KAPUTT! - LA “FAZ'' ASFALTA IL PREMIER: “GOVERNA CON UN MISTO DI POPULISMO E AUTOCRAZIA PREPOTENTE” - A IRRITARE I TEDESCHI IL FATTO CHE RENZI SI PRESENTI COME IL SALVATORE DELL'EUROPA: “CHE FACCIA TOSTA...” - - - - -

L’austerità è la clava con cui la Frankfurter Allgemeine dà l' ultima mazzata al premier: “In tutta l' Unione monetaria, nel periodo 2007-2014 il debito pubblico è aumentato dal 64,9% al 92,1%. Nello stesso periodo l' Italia ha visto crescere il proprio debito pubblico dal 99,7 al 132,3%. Renzi vuole cambiare l' Europa per facilitarsi i compiti”.... -

Condividi questo articolo


RENZI MERKEL RENZI MERKEL

Amedeo Ardenza per “Libero Quotidiano”

 

I progetti di Renzi per l' Europa non piacciono alla Germania. Quantomeno non piacciono alla Frankfurter Allgemeine, il quotidiano più ascoltato della Repubblica federale.
 

Alla Faz, in un pezzo del corrispondente in Italia Tobias Piller, l' autocandidatura di Matteo «dall' aspetto giovanile» a prossimo leader europeo non è andata giu: «"Questo Partito democratico può governare l' Europa", ha detto Renzi qualche giorno fa a suoi sostenitori e fra di loro», ha subito punzecchiato la Faz, «nessuno ha dubbi su chi dovrebbe assumere nel futuro il ruolo di guida dell' Europa: Matteo Renzi, naturalmente. L' uomo che da due anni guida il proprio Paese con un misto di populismo e di autocrazia prepotente».

tobias piller con la moglie foto di luciano di bacco tobias piller con la moglie foto di luciano di bacco

RENZI FAZ RENZI FAZ

 

Attenzione, però: dopo la recente riappacificazione personale fra Merkel e Berlusconi, i tedeschi sembrano aver capito che l' idiosincrasia per i premier italiani non paga più. Il giornale di Francoforte non dà dunque un giudizio sulla persona, contestando invece i contenuti del Renzi-pensiero.

 

«Quale aspetto avrebbe la politica economica dell' Europa sotto la guida di Renzi è chiaro: un maggiore ruolo dello Stato e più investimenti pubblici accompagnati dalla messa in comune del debito sovrano europeo e delle garanzie bancarie».

 

Una formula che può forse piacere a dei socialisti francesi, ma non a dei conservatori tedeschi: Merkel è la leader che ignora regolarmente le sollecitazioni della Commissione e dell' Ocse affinché la Germania spinga sul pedale degli investimenti.

 

RENZI MERKEL RENZI MERKEL

Ma c' è di peggio: «Al posto di una Ue dei trattati e delle riunioni dei capi di governo, Renzi immagina un governo europeo che non deve tenere conto dei compromessi di Bruxelles ma che può imporre priorità autoimposte con la forza, in virtù di parole magiche quali "più Unione" e "condivisione dei rischi"».
 

A irritare ulteriormente è la circostanza che «adesso Renzi si presenti come il salvatore dell' Europa», offrendo ai governi del sud del continente «la prospettiva di maggiori deficit di bilancio, così che anche gli altri premier possano spendere di più per le rispettive circoscrizioni elettorali, annunciando anche programmi per accelerare la crescita».

 

renzi merkel expo renzi merkel expo

Fumo negli occhi dei tedeschi, con l' aggravante che «agli italiani Renzi descrive il Paese come una vittima della politica tedesca». Renzi si presenta dunque come il liberatore dalla politica d' austerità imposta «dai diktat di Angela Merkel».
 

Ma l' austerità è la clava con cui la Faz dà l' ultima mazzata al presidente del Consiglio. «In tutta l' Unione monetaria, dall' inizio della crisi il debito pubblico è aumentato dal 64,9% del Pil nel 2007 al 92,1% nel 2014. Nello stesso periodo l' Italia ha visto crescere il proprio debito pubblico dal 99,7 al 132,3% e la tendenza è ancora per un aumento significativo. Al pari della Germania, nel 2003 l' Italia ha infranto il patto fiscale, sforando la soglia del 3% nel rapporto deficit/Pil.
 

RENZI MERKEL FAZ 9 RENZI MERKEL FAZ 9

Da tre anni l' Italia è tornata a rispettare la soglia, ma adesso non basta più». Nonostante questi numeri, il Belpaese ha ricevuto garanzie dalla Bce e dal Fondo di salvataggio, «altrimenti come riuscirebbe a collocare titoli decennali a un tasso effettivo dell' 1,36%?».
Le riforme sono difficili, conclude la Faz, ma invece di affrontarle, «Renzi ha la faccia tosta di voler cambiare l' Europa per facilitarsi i compiti».

RENZI GUARDA IL CULONE DELLA MERKEL RENZI GUARDA IL CULONE DELLA MERKEL

tobias piller tobias piller

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….

DAGOREPORT – L'EFFETTO TRUMP RINGALLUZZISCE LE DESTRE EUROPEE E LA ''MAGGIORANZA URSULA'' RISCHIA DI IMPLODERE - OLTRE ALL'INETTA SCELTA DI RAFFORZARSI CONCEDENDO A GIORGIA MELONI UNA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA (SU FITTO CONTRARI SOCIALISTI E LIBERALI), A DESTABILIZZARE LA VON DER LEYEN SONO I POPOLARI SPAGNOLI CHE MIRANO A FAR CADERE IL GOVERNO SANCHEZ BOCCIANDO IL COMMISSARIO SOCIALISTA RIBEIRA – PER URSULA SI PREFIGURANO TRE SCENARI: 1) LA CRISI RIENTRA E PASSANO LE NOMINE, FITTO COMPRESO; 2) ACCONTENTA I SOCIALISTI E RIFORMULA LE NOMINE DEI COMMISSARI; 3) SALTA LA ''MAGGIORANZA URSULA'' E SI TORNA AL VOTO (COSA MAI SUCCESSA…)

DAGOREPORT - MILANO BANCARIA IN ALLARME ROSSO PER L’ACQUISIZIONE DAL MEF DEL 15% DI MONTE DEI PASCHI, DA PARTE DI UNA CORDATA FORMATA DA CALTAGIRONE E MILLERI (DELFIN-DEL VECCHIO) IN COMUNITÀ DI AMOROSI INTENTI CON GIUSEPPE CASTAGNA, PATRON DI BPM - CON LA FUTURA FUSIONE BPM-MPS NASCERÀ IL TERZO POLO FINANZIARIO, A FIANCO DI INTESA E UNICREDIT - NON SOLO: IN UNO SCENARIO FUTURIBILE, POTREBBE ACCADERE CHE CALTA E MILLERI, UNA VOLTA CEDUTE A BPM LE LORO AZIONI (27,57%) DI MEDIOBANCA, RIESCANO A CONVINCERE CASTAGNA A PORTARE BPM-MPS ALLA CONQUISTA DI MEDIOBANCA…