(ANSA) - L'oppositore russo Alexey Navalny denuncia di essere stato subito mandato in cella d'isolamento per sette giorni non appena terminato il periodo di quarantena obbligatoria nel remoto carcere "Lupo Polare", sopra il circolo polare artico, dove è stato trasferito a dicembre.
Lo riportano Radio Liberty e Meduza citando i social media del dissidente. "Ci sono poche cose più tonificanti di una passeggiata a Yamal alle 6.30 del mattino", ha scritto Navalny con sarcasmo riferendosi al clima gelido. "E che meravigliosa brezza fresca soffia nel cortile, nonostante la recinzione di cemento, wow!"
LA PRIGIONE SIBERIANA IN CUI È STATO DEPORTATO NAVALNY
Navalny, riprendendo il linguaggio dei funzionari del centro detentivo, afferma di essere stato mandato in cella di punizione perché accusato di essersi "rifiutato di presentarsi secondo le regole", "non rispondere al lavoro educativo" e "non trarre le dovute conclusioni".
L'oppositore, in carcere per motivi politici, ha denunciato diversi gravi soprusi in questi due anni di reclusione, e dall'agosto del 2022 si stima che abbia trascorso 273 giorni in un'angusta cella di rigore.
navalny navalny in aula alla lettura della sentenza 1 IL VIAGGIO DI NAVALNY PER LA PRIGIONE IN SIBERIA IK-3