ROSY SI CHIAMA FUORI. SA CHE IL PD RENZINO NON LA RICANDIDA, COSI’ ANNUNCIA CHE NEL 2018 NON SARA’ IN LISTA: DA 23 ANNI IN PARLAMENTO – “TORNO AL MIO VECCHIO AMORE PER LA TEOLOGIA E FARO’ QUALCHE VIAGGIO” – ALLE PRIMARIE STA CON ORLANDO E AVVISA: “NON E’ DETTO CHE RENZI ABBIA GIA’ VINTO”

Condividi questo articolo


 

bindi t shirt bindi t shirt

Da Askanews

 

“Ho lavorato in questo Palazzo per ventitré anni, e prima ancora altri cinque a Strasburgo. La passione mi ha tenuta viva e integra. Fare politica non è un mestiere, ed è impossibile servirla senza quel fuoco che arde. Finita questa legislatura lascerò il campo”. Lo ha annunciato Rosy Bindi, Pd, presidente della commissione Antimafia in una intervista a Il Fatto Quotidiano chiarendo, nello stesso tempo di sentirsi vicina a Orlando nella corsa alla segreteria del Partito democratico.

 

“Vorrei dedicarmi agli studi, tornare al mio vecchio amore per la teologia. E poi viaggiare un po’. Ma – ha assicurato – non mi ritirerò a vita privata. Maria Eletta Martini e Tina Anselmi finchè hanno potuto si sono impegnate. E io vedo un gran bisogno di formazione alla politica e di ricostruzione delle reti associative”. Andando a presiedere l’Antimafia Bindi ha detto di avere “lasciato una casa (il Pd – ndr) incompiuta e ora la ritrovo un po’ diroccata”. Anche perché “il Pd come si è visto non funziona se si trasforma in un carro al seguito dell’uomo solo al comando”.

 

rosi bindi rosi bindi

Sulla corsa alla segreteria del partito “non è detto” che abbia già rivinto Renzi, ha sostenuto Bindi aggiungendo che “la partita è ancora aperta, sia Andrea Orlando che Michele Emiliano sono due competitori veri. La poltrona di segretario non è già assegnata. E chi cerca di far passare questo messaggio vuole rendere le primarie inutili. Ma così non sarà”. Riguardo al ministro della Giustizia “i miei amici stanno con lui, e io mi sento naturalmente più vicina alla sua idea di governo plurale del partito. Ma – ha aggiunto – deve ancora convincermi completamente sulla linea dell’Ulivo.

 

sergio mattarella e rosy bindi sergio mattarella e rosy bindi

“Ho apprezzato il suo impegno contro le mafie da ministro della Giustizia e condivido la sua posizione sulla legge elettorale. Non si può andare a votare con due sentenze della Consulta. Se la sera delle elezioni vogliamo sapere chi governerà bisogna avere una legge che dia il premio alla coalizione. È un obiettivo possibile e Orlando ha preso questo impegno se diventa segretario”.

 

ROSY BINDI ROSY BINDI

Bindi ha spiegato che “di fronte al distacco crescente tra cittadini e politica non possiamo limitarci a competere sul terreno del populismo. E il Pd non può accontentarsi della mera resistenza ai 5S”. I grillini, ha detto ancora, “sanno organizzare la domanda della gente, immersa dentro una crisi senza fine, ma non riescono a dare risposte plausibili. Quando si trovano a governare mostrano l’approssimazione di chi non ha una cultura politica. I loro eletti – ha sottolineato Bindi – non fanno parte di una comunità, non hanno linguaggi e idee condivise. Sono frutto di storie personali: di destra e di sinistra, di cattolici e di ambientalisti”.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – L'EFFETTO TRUMP RINGAZZULLISCE LE DESTRE EUROPEE E LA ''MAGGIORANZA URSULA'' RISCHIA DI IMPLODERE - OLTRE ALL'INETTA SCELTA DI RAFFORZARSI CONCEDENDO A GIORGIA MELONI UNA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA (SU FITTO CONTRARI SOCIALISTI E LIBERALI), A DESTABILIZZARE LA VON DER LEYEN SONO I POPOLARI SPAGNOLI CHE MIRANO A FAR CADERE IL GOVERNO SANCHEZ BOCCIANDO IL COMMISSARIO SOCIALISTA RIBEIRA – PER URSULA SI PREFIGURANO TRE SCENARI: 1) LA CRISI RIENTRA E PASSANO LE NOMINE, FITTO COMPRESO; 2) ACCONTENTA I SOCIALISTI E RIFORMULA LE NOMINE DEI COMMISSARI; 3) SALTA LA ''MAGGIORANZA URSULA'' E SI TORNA AL VOTO (COSA MAI SUCCESSA…)

DAGOREPORT - MILANO BANCARIA IN ALLARME ROSSO PER L’ACQUISIZIONE DAL MEF DEL 15% DI MONTE DEI PASCHI, DA PARTE DI UNA CORDATA FORMATA DA CALTAGIRONE E MILLERI (DELFIN-DEL VECCHIO) IN COMUNITÀ DI AMOROSI INTENTI CON GIUSEPPE CASTAGNA, PATRON DI BPM - CON LA FUTURA FUSIONE BPM-MPS NASCERÀ IL TERZO POLO FINANZIARIO, A FIANCO DI INTESA E UNICREDIT - NON SOLO: IN UNO SCENARIO FUTURIBILE, POTREBBE ACCADERE CHE CALTA E MILLERI, UNA VOLTA CEDUTE A BPM LE LORO AZIONI (27,57%) DI MEDIOBANCA, RIESCANO A CONVINCERE CASTAGNA A PORTARE BPM-MPS ALLA CONQUISTA DI MEDIOBANCA…

FLASH – COME HANNO PRESO AL PENTAGONO LA NOMINA DI QUELLO SVALVOLATO DI PETE HEGSETH COME SEGRETARIO DELLA DIFESA? MALISSIMO! PRIMA DI TUTTO PER UNA QUESTIONE GERARCHICA: COME FA UN EX CAPITANO A COMANDARE SUI GENERALONI? CERTO, NON SAREBBE IL PRIMO: IN PASSATO ALTRI CAPOCCIONI NELLO STESSO RUOLO NON AVEVANO ALTI GRADI MILITARI (ANCHE RUMSFELD ERA "SOLO" UN CAPITANO MENTRE LLOYD AUSTIN, L’ATTUALE SEGRETARIO, È UN GENERALE A QUATTRO STELLE) - SU HEGSETH PESANO SOPRATTUTTO L’INCOMPETENZA E LA "PROMESSA" DI PURGARE I VERTICI MILITARI NON FEDELI A TRUMP...

DAGOREPORT - MELONI MUSK-ERATA - LA POLITICA DELLA PARACULAGGINE: DOPO L'INTERVENTO DI MATTARELLA, PUR DI NON DARE TORTO Ai GRAVISSIMI ATTACCHI DI ELON MUSK ALLA MAGISTRATURA ITALIANA, GIORGIA MELONI FA IL 'CAMALEONTE IN BARILE': "ASCOLTIAMO SEMPRE CON GRANDE RISPETTO LE PAROLE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA” - ATTENZIONE! OVVIAMENTE LA STATISTA DELLA GARBATELLA NON HA IL CORAGGIO DI SOTTOSCRIVERE IN UN COMUNICATO STAMPA UFFICIALE DEL GOVERNO TALE IRRIDENTE DICHIARAZIONE NEI CONFRONTI DEL CAPO DELLO STATO. FA CIO' CHE SA FARE MEGLIO: LA DUCETTA FURBETTA. E SULLE AGENZIE STAMPA COME UN GHIGNO BEFFARDO SI LEGGE: “SI APPRENDE DA FONTI DI PALAZZO CHIGI”. MANCO FOSSE UN'INDISCREZIONE TRAPELATA CHISSA' COME - L'ULTIMO RETWEET DI MUSK: "HA RAGIONE GIORGIA MELONI"