Estratto dell'articolo di Grazia Longo per “La Stampa”
MATTEO SALVINI E LA MIMOSA - 8 MARZO
Un dossier ad hoc, spedito alla procura di Milano, per infangare la Lega? E, nel caso fosse così, chi era il mandante? Su questi aspetti sta indagando la procura di Perugia, guidata da Raffaele Cantone, nell’ambito dell’inchiesta sui presunti dossier contro politici, imprenditori ed esponenti dello spettacolo e dello sport.
Durante l’audizione di ieri mattina alla Commissione parlamentare antimafia, Cantone ha rivelato un elemento politico inquietante: «Striano ha presentato una sorta di diario di tutte le pratiche che aveva fatto e ne abbiamo acquisito anche altre, tra cui quella sui fondi della Lega. L’attività sui fondi della Lega è uno degli oggetti di futuro approfondimento».
BARACHETTI DI RUBBA MANZONI CENTEMERO – LOMBARDIA FILM COMMISSION
In altre parole, i magistrati perugini stanno lavorando per capire se il pm della Dna (Direzione nazionale antimafia) Antonio Laudati e il suo collaboratore, il finanziere Pasquale Striano, nel 2020 hanno realizzato un fascicolo falso oppure no. Il materiale da loro raccolto era suffragato da indagini oppure costruito ad arte? E cosa c’entrava la Dna con i fondi della Lega?
Le notizie raccolte contro il partito di Salvini riguardano lo scandalo del 2020 sui fondi della Lega e l’arresto di tre commercialisti ad essa vicini, coinvolti in una presunta compravendita «gonfiata» di un capannone industriale a Cormano (Milano), che venne venduto alla fondazione Lombardia Film Commission.
Il fascicolo realizzato da Laudati e Striano venne poi firmato dall’allora capo della Dna Federico Cafiero De Raho e spedito, come «atto d’impulso», alla procura di Milano. E ora la procura di Perugia vuole approfondire e scoprire se è stato fatto rispettando la legge.
Intanto arriva immediata la reazione del vice premier Matteo Salvini: «Se è vero quello che dice Cantone, vogliamo sapere chi erano i mandanti, chi pagava, chi incassava su indicazione di chi, perché sta emergendo una cosa sconcertante che non ha precedenti». Il leader della Lega aggiunge: «Quello che emerge è gravissimo. Non solo per la politica, con la Lega che è la più colpita e diffamata in questi affari illeciti a quanto emerge. Ma anche per migliaia di italiani normalissimi, lavoratori, padri di famiglia, medici, avvocati, che per anni qualcuno è stato pagato coi soldi dei cittadini» […]
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