Estratto dell’articolo di Lorenzo Lamperti per “la Stampa”
Mentre Xi Jinping alzava la cornetta per telefonare a Volodymyr Zelensky, il suo ministro degli Esteri Qin Gang incontrava separatamente i 5 omologhi delle repubbliche ex sovietiche dell'Asia centrale. A tutti ha ribadito il concetto espresso dal leader cinese a quello ucraino: «Pechino continuerà a sostenere la salvaguardia della vostra sovranità e integrità territoriale». Una rassicurazione ancora più diretta di quella arrivata da Xi, dopo che le dichiarazioni alla tv francese dell'ambasciatore Lu Shaye avevano messo in dubbio lo status dei paesi post-sovietici.
[…] in Asia centrale, […] da anni Pechino aumenta la sua proiezione commerciale e diplomatica. D'altronde, nel 2013 Xi annunciò il lancio della Belt and Road Initiative da Astana. Lo scorso settembre, sempre nella stessa città e durante il suo primo viaggio all'estero dall'inizio della pandemia, il presidente cinese ha promesso «supporto incondizionato all'integrità territoriale» del Kazakistan.
Per poi presentarsi come «garante di stabilità» in una regione scossa dall'invasione ordinata da Vladimir Putin. Tanto che si è iniziato a pensare che la Cina possa almeno in parte sostituirsi al ruolo di Mosca in una regione cruciale a livello strategico.
I governi della regione non hanno condannato il Cremlino, ma non si sono neppure allineati.
immagine fake putin xi jinping
[…] La regione ha accolto con favore l'iniziativa di Pechino sul conflitto, a partire dal documento di posizione. Proprio perché ribadiva il concetto per essa prioritario: la tutela della sovranità nazionale. A fine febbraio, il ministro degli Esteri kazako Mukhtar Tileuberdi ha dichiarato che «la posizione della Cina merita di essere sostenuta» il giorno prima di ricevere il segretario di Stato Usa Antony Blinken ad Astana.
La Cina ha costruito una presenza commerciale imponente nella regione da ormai diverso tempo. L'accresciuta dipendenza della Russia, che secondo Alexander Gabuev del Carnegie Endowment for International Peace arriva alle soglie di un "vassallaggio", starebbe garantendo alla Cina la possibilità di muoversi con sempre più autonomia.
XI JINPING E VLADIMIR PUTIN - QUASI AMICI - BY EDOARDO BARALDI
Il progetto del Trans-Caspian Corridor, seppur ancora lontano dal vedere la luce, potrebbe fornire alla Cina una via d'accesso alternativa a Turchia ed Europa orientale per merci ed energia. Col Kazakistan si sta lavorando a un accordo sull'esenzione reciproca dai visti. Negli ultimi anni è aumentata la presenza di forze di sicurezza cinesi sul territorio delle repubbliche centroasiatiche, così come le esercitazioni militari congiunte anche senza il coinvolgimento della Russia. Ma l'influenza di Mosca resta ancora forte. […] Ma agli -stan serve la garanzia cinese che le "intemperanze" putiniane viste in Ucraina non arrivino a intaccare la loro sovranità.