1 - KILL CONTE
DAGONOTA
Dove nasce il grande scontro tra Conte e Di Maio? Ha origine quando al Senato, galvanizzato dal Conte II, “Giuseppi” comincia ad accogliere gli animi degli scontenti verso la leadership di Luigino. E dice loro: io ci sono.
Il punto di non ritorno è quando guida indirettamente la redazione di un documento per la sfiducia di Di Maio capo politico. Quel documento portava la prima firma dell’ex senatore Emanuele Dessì, guarda caso braccio destro e sinistro di Paola Taverna. È in quel frangente che Conte ha fallito.
virginia raggi giuseppe conte luigi di maio foto di bacco (2)
Doveva finire Di Maio, invece ha pensato al suo ego ossessionando il paese con le sue dirette Facebook. Giggino ha incassato, ha imparato l’arte della politica e ora è pronto alla vendetta.
2 - DI MAIO RADUNA LE TRUPPE ANTI CONTE
Domenico Di Sanzo per "il Giornale"
Il nemico del mio nemico è mio amico. In mattinata, alla Farnesina, Luigi Di Maio e Virginia Raggi si vedono per circa un'ora. Quello che va in scena è l'incontro di due risentimenti e il bersaglio è Giuseppe Conte. Tra il presidente del M5s e il ministro degli Esteri le ruggini sono emerse dopo la partita del Quirinale.
giuseppe conte luigi di maio 3
I rancori della Raggi risalgono all'ultima campagna elettorale per le comunali a Roma, quando l'ex sindaca si è sentita abbandonata a se stessa durante la battaglia per una riconferma difficilissima. Da allora Raggi non ha mai rinunciato all'idea di insidiare la leadership di Conte. Ed eccoli, Raggi e Di Maio, a discutere del futuro del Movimento.
LUIGI DI MAIO E VIRGINIA RAGGI
«È stato fatto un punto politico sul M5s», filtra dagli entourage. I due, disallineati su temi come i vaccini e il green Pass, con l'ex sindaca che liscia il pelo agli scettici e il ministro convinto pro-Vax, si trovano in sintonia «sulla necessità di un chiarimento interno». Nel gioco di ruolo del grillismo il titolare della Farnesina, ormai governista per definizione, fa asse con Raggi, sempre affezionata alle parole d'ordine del passato.
giuseppe conte luigi di maio e la card per il reddito di cittadinanza 9
Dal lato opposto l'altra strana coppia: l'azzimato Ieri il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha ritenuto opportuno postare su Facebook una sua foto con la responsabile dei Servizi segreti Elisabetta Belloni, a lungo segretario generale della Farnesina, e corredarla da queste parole: «"Con il Ministro Di Maio c'è un'amicizia sempre più solida. Di Maio è sempre leale"».
LUIGI DI MAIO E ELISABETTA BELLONI A PRANZO
Queste le parole di Elisabetta Belloni, alla quale mi legano una profonda stima e una grande amicizia (...) Oggi a pranzo ho fatto una piacevole chiacchierata con lei. Grazie Elisabetta (...)».
Dopo che Di Maio si era speso contro l'ipotesi Belloni al Quirinale, pace fatta. Almeno sui social giurista e il descamisado Alessandro Di Battista.
Di Maio e Raggi con il faccia a faccia di ieri pongono le basi per un'alternativa a un M5s schiacciato su Conte. Lontana la tentazione di un colpo di mano attraverso i cavilli dello Statuto.
Un blitz possibile, perché il ministro, l'ex sindaca e Roberto Fico fanno parte del Comitato di garanzia.
Un organismo che può sfiduciare il leader, ma solo con il parere favorevole del Garante Beppe Grillo e dopo un voto degli iscritti. L'impresa è ardita e i neo alleati lo sanno. Invece, se tutto dovesse precipitare, Raggi potrebbe seguire Di Maio in una nuova avventura.
La scissione è l'extrema ratio che non viene esclusa dai diretti interessati. Nel frattempo l'ex capo politico tesse la tela e nel pomeriggio sente Chiara Appendino per un lungo «focus sulla situazione politica».
luigi di maio giuseppe conte meme by carli
Dall'altra parte del cielo c'è Conte. Il professore vuole un'assemblea aperta agli iscritti, che potrebbe essere convocata a stretto giro. L'ex premier così intende blindarsi con una legittimazione dal basso.
Ma Di Maio non teme la conta e anche per questo stringe il patto con Raggi, molto radicata tra i militanti romani e amata dalla base.
Conte minaccia ritorsioni in un'intervista al Fatto quotidiano: «Di Maio dovrà rendere conto di diverse condotte, molto gravi». Mentre nel caos è tornata l'armonia tra il leader e Alessandro Di Battista. L'ombra di Dibba spaventa i parlamentari.
Trenta eletti autonomi dalle due correnti potrebbero lasciare il M5s se rientrasse Dibba, mal visto nei gruppi di Camera e Senato. Intanto i contiani pressano per l'espulsione di Di Maio.
ALESSANDRO DI BATTISTA VIRGINIA RAGGI PH LAPRESSE
Un provvedimento complicato, «dato che le prescrizioni dello Statuto sono ora molto blande per far entrare il M5s nel registro dei partiti», dice l'avvocato degli espulsi Lorenzo Borrè. Borrè difende anche gli attivisti partenopei che chiedono la sospensione del nuovo Statuto.
Oggi a Napoli è prevista l'udienza e il ricorso è una spada di Damocle che pende sulla contesa. Se venissero accolte le richieste dei ricorrenti si tornerebbe al Comitato direttivo votato a febbraio del 2021 e l'attuale leadership non esisterebbe più. Ma sono i dimaiani a spingere per la scissione.
«Non è Conte che caccia Luigi, siamo noi che ce ne andiamo in settanta», dice un parlamentare vicino a Di Maio. Nel mezzo una vasta zona grigia che spera nella pace e confida nel lavoro dei pontieri. E non è escluso un intervento in questo senso da parte di Grillo, che per ora rimane in silenzio.
luigi di maio virginia raggi giuseppe conte luigi di maio GIUSEPPE CONTE PINOCCHIO IN MEZZO AL GATTO (LUIGI DI MAIO) E LA VOLPE (MATTEO SALVINI) MURALE BY TVBOY giuseppe conte luigi di maio 1
ELISABETTA BELLONI LUIGI DI MAIO