SALVINI E’ UN GRANDE LEADER. DI SE STESSO - IL LEGHISTA NON PUÒ RACCOGLIERE L’EREDITÀ DI BERLUSCONI: IL CARROCCIO NON SFONDA NEANCHE AL NORD E IL SUO “LEPENISMO” METTE IN FUGA L’ELETTORATO MODERATO - MEGLIO PARISI, CHE PUNTA AL CENTRO E ACCHIAPPA VOTI

“il Foglio”: “Parisi è l'unico del centrodestra ad avere raccolto un consenso vero, perché ha intercettato i desideri dell'elettorato riformista - moderato. Con una Lega rimpicciolita e una chiara indicazione dalle urne, che farà Salvini? Starà in coalizione, come fece Bossi, o tenterà la sorte con Giorgia Meloni?”... -

Condividi questo articolo


SALVINI E LA PISTOLA AD ACQUA SALVINI E LA PISTOLA AD ACQUA

Da www.ilfoglio.it

 

Essere villano con Mariastella Gelmini, che a Milano ha preso più preferenze di lui, non è proprio da grande leader, ma è compatibile con il personaggio che un po' è e un po' interpreta. Meno compatibili, dopo i risultati del primo turno, sono altre convinzioni di Matteo Salvini, segretario della Lega nord.

 

Un fisiologico 11 per cento a Milano, con Forza Italia al 20 e primo partito della coalizione, la sconfitta di Pirro dell'operazione Meloni a Roma (al massimo è un contentino locale per la Sorella d' Italia), il flop dello sbarco al sud delle liste Noi con Salvini. Epperò, il segretario insiste a porre a Berlusconi (ed eventuali chi per lui) il problema della leadership nazionale ("ho fatto un passo indietro nella mia città per non farne uno indietro a livello nazionale... Se venisse l' opportunità non mi opporrei, a sfidare Renzi").

AMBROSONE E SALVINI AMBROSONE E SALVINI

 

Ma il passaggio del testimone comporterebbe due conseguenze, sulle quali Salvini, tutt'altro che sprovveduto, senz'altro rifletterà. Quella di spostare definitivamente la traiettoria della coalizione verso un antirenzismo preconcetto, il che può essere una scommessa tattica, ma anche un vicolo cieco politico.

 

E quella di spostare i contenuti di programma (ancora da definire) verso il "lepenismo" antieuropeo, un securitarismo più a parole che praticabile e un sostanziale conservatorismo economico.

MELONI SALVINI BERTOLASO MELONI SALVINI BERTOLASO

 

STEFANO PARISI STEFANO PARISI SALVINI-1 SALVINI-1

Tutte cose che sono l'opposto, ad esempio, delle idee di Stefano Parisi. Peccato che Parisi sia l'unico del centrodestra ad avere raccolto un consenso vero, perché ha intercettato i desideri dell'elettorato riformista - moderato. Con una Lega rimpicciolita e una chiara indicazione dalle urne, che farà Salvini? Starà in coalizione, come fece Bossi, o tenterà la sorte con Giorgia Meloni?.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – L'EFFETTO TRUMP RINGALLUZZISCE LE DESTRE EUROPEE E LA ''MAGGIORANZA URSULA'' RISCHIA DI IMPLODERE - OLTRE ALL'INETTA SCELTA DI RAFFORZARSI CONCEDENDO A GIORGIA MELONI UNA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA (SU FITTO CONTRARI SOCIALISTI E LIBERALI), A DESTABILIZZARE LA VON DER LEYEN SONO I POPOLARI SPAGNOLI CHE MIRANO A FAR CADERE IL GOVERNO SANCHEZ BOCCIANDO IL COMMISSARIO SOCIALISTA RIBEIRA – PER URSULA SI PREFIGURANO TRE SCENARI: 1) LA CRISI RIENTRA E PASSANO LE NOMINE, FITTO COMPRESO; 2) ACCONTENTA I SOCIALISTI E RIFORMULA LE NOMINE DEI COMMISSARI; 3) SALTA LA ''MAGGIORANZA URSULA'' E SI TORNA AL VOTO (COSA MAI SUCCESSA…)

DAGOREPORT - MILANO BANCARIA IN ALLARME ROSSO PER L’ACQUISIZIONE DAL MEF DEL 15% DI MONTE DEI PASCHI, DA PARTE DI UNA CORDATA FORMATA DA CALTAGIRONE E MILLERI (DELFIN-DEL VECCHIO) IN COMUNITÀ DI AMOROSI INTENTI CON GIUSEPPE CASTAGNA, PATRON DI BPM - CON LA FUTURA FUSIONE BPM-MPS NASCERÀ IL TERZO POLO FINANZIARIO, A FIANCO DI INTESA E UNICREDIT - NON SOLO: IN UNO SCENARIO FUTURIBILE, POTREBBE ACCADERE CHE CALTA E MILLERI, UNA VOLTA CEDUTE A BPM LE LORO AZIONI (27,57%) DI MEDIOBANCA, RIESCANO A CONVINCERE CASTAGNA A PORTARE BPM-MPS ALLA CONQUISTA DI MEDIOBANCA…

FLASH – COME HANNO PRESO AL PENTAGONO LA NOMINA DI QUELLO SVALVOLATO DI PETE HEGSETH COME SEGRETARIO DELLA DIFESA? MALISSIMO! PRIMA DI TUTTO PER UNA QUESTIONE GERARCHICA: COME FA UN EX CAPITANO A COMANDARE SUI GENERALONI? CERTO, NON SAREBBE IL PRIMO: IN PASSATO ALTRI CAPOCCIONI NELLO STESSO RUOLO NON AVEVANO ALTI GRADI MILITARI (ANCHE RUMSFELD ERA "SOLO" UN CAPITANO MENTRE LLOYD AUSTIN, L’ATTUALE SEGRETARIO, È UN GENERALE A QUATTRO STELLE) - SU HEGSETH PESANO SOPRATTUTTO L’INCOMPETENZA E LA "PROMESSA" DI PURGARE I VERTICI MILITARI NON FEDELI A TRUMP...