Alessandro Zuin e Roberta Polese per il “Corriere della Sera”
Il campanello di casa Longo, nel centro storico di Padova, è squillato a un' ora del tutto insolita, qualche minuto dopo le 23 di mercoledì: «Avvocato, scenda».
Piero Longo, 76 anni, eletto due volte in Parlamento per il Pdl-Forza Italia e già legale di fiducia di Silvio Berlusconi in molte vicende giudiziarie, effettivamente è sceso nell' androne del palazzo per incontrare i visitatori notturni - un uomo e una donna, mentre una terza persona faceva da palo all' esterno dell' abitazione -, portando con sé, però, una pistola, regolarmente detenuta.
Longo, infatti, raramente si separa dalla sua arma e non ne ha mai fatto mistero. Nonostante questo i due che lo attendevano nel cortile interno dell' edificio lo hanno subito aggredito, spinto a terra e picchiato. Soltanto a questo punto Longo avrebbe estratto il revolver, probabilmente sparando un paio di colpi in aria per intimidire gli aggressori e indurli ad andarsene. Prima di fuggire i due gli avrebbero strappato l' arma di mano durante un corpo a corpo, per poi dileguarsi insieme alla complice che li attendeva in strada. Il tutto sotto l' occhio di una telecamera di sorveglianza.
I tre non si sono allontanati di molto: mentre Longo veniva soccorso da un vicino di casa e allertava il 113, gli agenti di una Volante hanno bloccato gli aggressori a poca distanza, arrestandoli con l' accusa di lesioni personali aggravate. Longo, infatti, nella colluttazione ha riportato ferite che i medici hanno giudicato guaribili in 20 giorni. La terza componente del gruppetto è stata denunciata a piede libero.
Oscuro, almeno per ora, il movente dell' aggressione, che per la dinamica potrebbe richiamare le caratteristiche di una spedizione punitiva in piena regola, messa in atto dal terzetto nei confronti del notissimo legale padovano. Gli autori materiali del pestaggio sono una coppia di fidanzati incensurati, con una vita apparentemente normalissima: lui, Luca Zanon, 49 anni, è uno sportivo originario della Val di Fiemme, in Trentino, considerato uno dei migliori sciatori italiani nella sua categoria e maestro di sci, trasferitosi da qualche tempo a Padova, dove lavora in proprio con la sua ditta di elettricista, la Elettro Light; lei, Silvia Maran, 47 anni, è una commercialista padovana con studio di famiglia in città.
A quanto risulta, l' avvocato Longo non li aveva mai visti prima. Sembra, invece - ma è una circostanza da verificare -, che avesse conosciuto la terza donna, quella rimasta all' esterno del palazzo mentre gli altri due infierivano con botte e spintoni contro il settantaseienne avvocato.
Gli inquirenti, al momento, vanno per esclusione: dai riscontri effettuati, è stata subito scartata una matrice politica dell' aggressione e dubbi si nutrono anche sul fatto che il violento pestaggio possa essere ricondotto all' attività professionale del legale padovano. Rimane, perciò, la sfera personale.
Un fatto appare assodato: il bersaglio non è stato scelto a caso, i tre aggressori sapevano perfettamente a quale citofono suonare e cosa fare una volta che l' avvocato fosse sceso nell' androne del palazzo. Per altro, Zanon e Maran non hanno alcun precedente di rilievo, erano perfettamente lucidi (non hanno agito sotto l' effetto di alcol o di sostanze stupefacenti) e di sicuro non risultano essere «picchiatori» abituali. Cosa li abbia spinti ad aggredire il legale è il vero mistero da risolvere.