DISCORSO HILLARY ALLA CONVENTION - BILL E CHELSEA
1 - E SU HILLARY RIVELAZIONI DA WIKILEAKS «SONO LONTANA DALLA CLASSE MEDIA»
Guido Olimpio per il “Corriere della Sera”
Sotto assedio per il grande scandalo dell' audio sessista di Donald Trump, i repubblicani cercano di uscire dall' angolo parlando delle nuove rivelazioni sulla rivale democratica Hillary Clinton. Come annunciato e atteso, WikiLeaks ha diffuso materiale piuttosto imbarazzante per la candidata, email riferite a discorsi a pagamento e a porte chiuse tenuti dall' ex segretario di Stato prima della sua candidatura. Un ricco bottino di quasi duemila messaggi legati alla corrispondenza con uno dei suoi principali collaboratori, John Podesta.
«Mi sento molto lontana dalla classe media», dice la democratica in occasione di un incontro promosso dai giganti di Wall Street. Hillary, nella sostanza, in privato difende posizioni che ha rinnegato in pubblico quando è stato il momento di strappare voti al rivale Bernie Sanders, battuto alle primarie democratiche.
In un passaggio, pronunciato davanti a un gruppo di banchieri, Clinton afferma che c' è pregiudizio contro chi ha successo ed elogia la platea di Goldman Sachs: «Voi siete i più intelligenti». Parole che diventano frecce per rilanciare il messaggio anti Clinton: una donna politica legata all' establishment, al potere vero, alle manovre degli istituti finanziari ai danni dei comuni mortali. Inoltre, sempre dai file diffusi, emerge la strategia su come contrastare i mass media proprio sul tema delle rivelazioni.
Il campo democratico era e resta in allarme in quanto Julian Assange, l' hacker fondatore di WikiLeaks, ha più volte annunciato la pubblicazione di documentazione «esplosiva», in grado di incidere sulla campagna elettorale per la Casa Bianca. E da qui al voto dell' 8 novembre è lecito attendersi ben altro. Tanto che da settimane molti osservatori continuano a parlare di una «October Surprise», proprio a indicare un fattore esterno che irrompe nella corsa presidenziale.
L' intero fronte però si è presto allargato acquistando una dimensione internazionale.
Gli Stati Uniti hanno accusato la Russia di essere dietro alle incursioni degli hacker, una mossa che - secondo l' intelligence - è stata approvata dai vertici di Mosca con l' intento di influenzare la sfida politica americana. Tesi respinta dal Cremlino ma che è destinata a restare sul tavolo e sotto l' attenzione generale. Il tema della strategia da adottare nei confronti di Vladimir Putin fa parte, ovviamente, dello scontro Trump-Clinton.
2 - NELLE MAIL RUBATE CONFESSA "SONO LONTANA DALLA GENTE AIUTO LE BANCHE A CRESCERE"
Francesco Semprini per “la Stampa”
Il peggior nemico di Hillary Clinton è la posta elettronica. Dopo lo scandalo del server privato usato per la corrispondenza al dipartimento di Stato e i messaggi per mettere fuori gioco Bernie Sanders da parte del Dnc, è ora la volta delle email trafugate da Wikileaks a John Podesta, capo della campagna della candidata democratica, per un totale di 2060 messaggi e 170 mila allegati.
Email che conformano la «distanza» tra la candidata democratica e la gente comune, ovvero gli elettori. Lo dice lei stessa durante una serie di simposi di Goldman Sachs, Morgan Stanley, Deutsche Bank e grandi Corporation Usa, per i quali la signora Clinton era pagata 225 mila dollari l' uno, per un totale di 22 milioni di dollari intascati dalla fine della sua direzione a Foggy Bottom. «Clinton ha ammesso di aver perso il contatto con la realtà», scrive Tony Carrk, direttore delle ricerche della campagna Dem a Podesta.
«Sono ben lontana dai sacrifici della classe media per la vita e l' agio in cui sono vissuta, capite, per la fortuna che mio marito ed io ci godiamo», ammette Hillary ad un evento di Goldman Sachs del 4 febbraio 2014. A un altro simposio di Goldman Sachs del 24 ottobre 2013, Hillary dice che il fatto di considerare le banche Usa responsabili della crisi finanziaria del 2007 era una convenienza politica.
Quasi a voler chiedere scusa alle «vecchie signore» di Wall Street per le critiche ricevute. L' indomani, allo stesso simposio, e qualche giorno prima davanti ai vertici di Deutsche Bank, Clinton spiega invece che dovrebbero essere proprio le banche le autrici della riforma finanziaria perché «solo Wall Street sa cosa fare per mettere a posto Wall Street». Mentre alcuni mesi dopo si professa strenua sostenitrice del Keystone, il controverso oleodotto, e a favore dei grandi accordi di libero scambio.
Non mancano gli ammiccamenti: «Clinton ammette di avere bisogno dei soldi di Wall Street», scrive Podesta. «Sapete - spiega la futura candidata a un convegno di General Electric del 6 gennaio 2014 a Boca Raton, in Florida - sarebbe difficile correre per la presidenza senza una enorme quantità di denaro». E a chiosa «ricorda le note relazioni con Wall Street di quando era senatrice», scrive Podesta. «Ho rappresentato e lavorato con molti a Wall Street - afferma Hillary ai banchieri -. E ho fatto tutto quello che ho potuto per fare in modo che continuassero a prosperare».
Affermazioni distanti da quelle pronunciate per catturare i voti del popolo dell' ex rivale socialdemocratico Bernie Sanders. Non c'è solo Wikileaks a mettere in imbarazzo Hillary, ormai spuntano ogni giorno confessioni delle ex amanti di Bill Clinton: ieri il Daily Mail ha rivelato che Jennifer Flowers era convinta che se non fosse nata Chelsea lei starebbe con Bill e che lui stesso le aveva confidato che la moglie era bisessuale.