SERVIZIETTI SEGRETI - CARLO BONINI: “RACCONTANO CHE L'AMBASCIATORE PIETRO BENASSI, NOMINATO AUTORITÀ DELEGATA AI SERVIZI SEGRETI DA GIUSEPPE CONTE APPENA 24 ORE PRIMA DI DIMETTERSI DA PREMIER, NON TROVI PACE. COME TARANTOLATO, BENASSI FISSA INCONTRI CON I VERTICI DEGLI APPARATI, CHIEDE CONTO DI DOSSIER CONCERNENTI LA SICUREZZA NAZIONALE, ACQUISENDO NOTIZIE COPERTE DA SEGRETO DI STATO. GLIELO HA FORSE CHIESTO IL SUO (EX) DANTE CAUSA ED EX PREMIER CONTE?”

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pietro benassi 2 pietro benassi 2

Carlo Bonini per “la Repubblica”

 

Raccontano che l' ambasciatore Pietro Benassi, nominato autorità delegata ai Servizi segreti da Giuseppe Conte appena ventiquattro ore prima di dimettersi da presidente del Consiglio, non trovi pace.

 

Al pari dei ministri e dei sottosegretari di un gabinetto che non c' è più, che pacificamente non risorgerà dalle sue ceneri e dunque incaricato del solo disbrigo degli affari correnti, avrebbe dovuto celermente sgomberare una scrivania appena occupata.

 

LE DIMISSIONI DI GIUSEPPE CONTE - MEME LE DIMISSIONI DI GIUSEPPE CONTE - MEME

Prendere commiato da ciò che fu soltanto per lo spazio di un giorno e conservare il decreto di nomina pubblicato in Gazzetta Ufficiale come un "Gronchi rosa". Per attendere, in un composto sonno dell' agire rispettoso del galateo istituzionale, che un nuovo governo assuma la pienezza dei suoi poteri e gli comunichi il suo destino. Al contrario, così non è stato.

 

pietro benassi pietro benassi

Come tarantolato, Benassi si muove da giorni con il passo, la verve e la bulimia da vis a vis propria di un plenipotenziario politico dell' Intelligence nel pieno delle proprie funzioni e all' inizio di un duraturo mandato fiduciario.

 

giuseppe conte giuseppe conte

Nell' imbarazzo dei suoi interlocutori, fissa incontri con i vertici degli apparati, chiede conto di dossier concernenti la sicurezza nazionale, visita di persona (è accaduto ieri) siti in costruzione destinati a ospitare centri di spionaggio e controspionaggio e non per verificare lo stato di avanzamento dei cantieri.

giuseppe conte gennaro vecchione 1 giuseppe conte gennaro vecchione 1

 

Come se le dimissioni di chi lo ha delegato (Conte) non fossero faccenda che lo riguardi e non lo ponessero, per proprietà transitiva, in una identica condizione. Come se il suo incarico che è politico e fiduciario, equivalesse alla nomina in un' ambasciata di prima fascia afferrata in zona Cesarini prima delle dimissioni di un ministro degli Esteri.

 

pietro benassi pietro benassi

Ora, poiché è difficile pensare che a un diplomatico colto e preparato come Benassi sfugga la sgrammaticatura istituzionale del suo agitarsi, proporsi, suggerire, chiedere, e per giunta dalla plancia di un' articolazione delicatissima (l' autorità delegata della Presidenza del Consiglio sui Servizi, appunto) di un esecutivo dimissionario, le domande sono semplici.

 

Perché? Per zelo da civil servant? E soprattutto: a nome di chi Benassi sta definendo un' agenda e acquisendo notizie coperte da segreto di Stato? Glielo ha forse chiesto il suo (ex) dante causa ed ex premier Conte, magari garantendogli una permanenza nell' incarico che non ha il potere di garantire? O, più semplicemente, l' ambasciatore scommette sulla vecchia regola che farsi trovare occupato su una sedia (e che sedia) lo aiuti a non lasciarla o a transitare più facilmente a un' altra?

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