Cristiana Mangani per “il Messaggero”
CHRISTOPHE CASTANER E MATTEO SALVINI A PARIGI
Uno strappo diplomatico in piena regola con la lettera inviata al ministro dell'Interno Christophe Castaner e la decisione di non essere oggi a Parigi per la nuova riunione dopo quella che si è tenuta nei giorni scorsi a Helsinki. Il Viminale sembra deciso a mandare solo dei tecnici e nessuna presenza politica. Salvini diserterà, ma nel frattempo ha deciso di scrivere al suo omologo francese. «L'Italia - ha dichiarato - non è più il campo profughi di Bruxelles, Parigi, Berlino. E non è più disposta ad accogliere tutti gli immigrati in arrivo in Europa».
Lo scontro si riaccende nel giorno in cui Sos Mediterranee e Medici senza frontiere annunciano la ripresa delle operazioni di soccorso nel Mediterraneo centrale davanti alla Libia con una nave battente bandiera norvegese. Le politiche migratorie portate avanti dall'asse franco-tedesca non piacciono proprio a Salvini che, alla vigilia della riunione convocata dal governo francese, riparte lancia in resta.
LA BOZZA
A spingerlo, gli stessi motivi che hanno agitato il dibattito con Castaner e con il ministro tedesco Horst Seehofer al vertice informale di Helsinki: nella bozza del documento che sarà portato alla riunione di oggi, infatti, Parigi riproporrà la proposta franco-tedesca nella quale si afferma che i migranti vanno sbarcati nel «porto vicino più sicuro».
Una proposta già bocciata da Italia e Malta. È necessario, si legge nella bozza, un «meccanismo più prevedibile ed efficiente» in modo da «consentire lo sbarco sicuro, dignitoso e rapido» dei migranti soccorsi nel «porto sicuro più vicino». Sbarchi che «dovrebbero essere effettuati il più rapidamente possibile, tenendo conto della vulnerabilità delle persone interessate e delle capacità di accoglienza nei porti di sbarco». Un documento al quale Salvini ha risposto con un secco no: «Non lo firmerò mai. È una proposta inammissibile».
christophe castaner se la spassa in discoteca 9
I TECNICI
Così ieri è tornato all'attacco: Francia e Germania «non possono decidere le politiche migratorie ignorando le richieste dei paesi più esposti come noi e Malta». E per questa ragione non sarà nella capitale francese. Ma ai tecnici del Viminale che parteciperanno ha dato mandato di «muoversi esclusivamente nel perimetro delineato, evitando nuove e d iverse dichiarazioni non coerenti con i lavori svolti finora».
La posizione resta dunque quella espressa nel documento portato da Italia e Malta alla riunione in Finlandia: hotspot in tutti i paesi, redistribuzione obbligatoria dei migranti, rimpatri a livello Ue o ripartiti tra i 28, più espulsioni con la creazione di una lista di paesi sicuri in modo che chi proviene da quei paesi sarebbe rimpatriato automaticamente, ulteriore stretta sulle Ong, revisione delle regole Sar per «impedire abusi» che favoriscono un'immigrazione «illegale e incontrollata».
Proposte che, scrive ancora Salvini nella lettera a Castaner, «hanno fatto registrare (a Helsinki, ndr) un diffuso apprezzamento apportando al confronto significativi e utili elementi per una nuova impostazione del tema».
Ma intanto lo scontro rischia di spostarsi anche in mare. La Ong francese Sos Mediterranee e Medici Senza Frontiere hanno annunciato il ritorno nelle acque internazionali davanti alla Libia dopo quasi un anno di sospensione dell'attività in seguito al blocco dell'Aquarius.
Stavolta ad operare sarà la Ocean viking, una nave di 70 metri con 31 persone tra equipaggio e volontari battente bandiera norvegese. Cosa pensi dell'iniziativa, Salvini lo ha scritto su twitter nei giorni scorsi: «Adesso partono pure dal Mare del Nord per venire ad aiutare gli scafisti nel Mediterraneo, roba da matti...Ong avvisata, mezza salvata: in Italia non sbarcate».