MARCO ANTONELLIS per Italia Oggi
«Dibattito surreale - lo definiscono dal Nazareno -. Quando Nicola Zingaretti ha preso il Pd stavamo al 15 per cento, 20 punti lontani dalla Lega e una decina dietro ai 5Stelle. Adesso siamo a tre punti dalla Lega, abbiamo abbondantemente superato i 5Stelle e siamo centrali al governo.
Aprire un dibattito sul rinnovamento dei vertici del Pd, per di più in questo momento del Paese, è davvero incredibile e controproducente». Nel Pd sono in molti a pensare che dietro le mosse di Giorgio Gori, sindaco Pd di Bergamo ci sia Matteo Renzi. Dice un autorevole parlamentare piddino : «Con il suo partitino Italia Viva ha fallito, sta al 2 per cento. Con un nuovo segretario «amico» come Bonaccini, Renzi e la Boschi potrebbero rientrare nel Pd.
Il piano è chiaro: indebolire il Partito democratico in questa tornata elettorale per logorare Zingaretti e puntare a cambiare i vertici del partito. Ecco il motivo per cui Italia Viva presenta i suoi candidati contro quelli di centro sinistra, a partire dalla Puglia con Scalfarotto».
NICOLA ZINGARETTI GIORGIO GORI
Ma il parlamentare del Pd va oltre: «Perché è stato proprio Gori a chiedere un cambio ai vertici del Pd? Forse perché aveva bisogno di dare una sterzata all'immagine dopo le tristi vicende dei mesi scorsi legate al Covid. Io non ci credo, però, davvero, uscire con questo dibattito ora è senza senso. Comunque la verità è che dietro a Gori non è andato nessuno, a parte qualche ex parlamentare renziano che in questo giro non ha ottenuto la presidenza di Commissione che sperava». E qui a più di qualcuno (e qualcuna) saranno fischiate le orecchie.
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