UN SINDACATO SFONDATO SUL LAVORO - DITE AL LANDINI FURIOSO CHE PROMETTE SCIOPERI E PROTESTE (“A OTTOBRE SAREMO IN PIAZZA, QUALSIASI SARA’ IL GOVERNO”) CHE ORMAI LA SUA CGIL RAPPRESENTA QUASI PIU’ PENSIONATI CHE LAVORATORI (CHE INVECE VOTANO IN MASSA PER LA MELONI) - “SONO PREOCCUPATO PER IL RISCHIO CONCRETO DI TENSIONI SOCIALI, SE NON SI RIESCE A DARE RISPOSTE ALLE DIFFICOLTÀ DI LAVORATORI E FAMIGLIE, CHE VANNO AFFRONTATE SUBITO…”

-

Condividi questo articolo


Niccolò Carratelli per “La Stampa”

 

maurizio landini mario draghi maurizio landini mario draghi

In piazza subito dopo le elezioni, «qualsiasi sarà il governo». Maurizio Landini non vuole farsi distrarre dalla campagna elettorale, sa già cosa succederà: «La butteranno in caciara, faranno a chi la spara più grossa – è la previsione del leader della Cgil – noi invece dovremo pretendere risposte concrete ai problemi che abbiamo davanti».

 

Ha appena finito di presentare alla Camera il libro di Gianni Cuperlo (“Rinascimento europeo”), «molto bello e pieno di riferimenti storici, ma alcuni passaggi li ho dovuti rileggere due volte per capirli bene», confessa. Insieme a lui c’è Enrico Letta: «Spero che a ottobre dovrai confrontarti con un governo di centrosinistra», gli dice il segretario del Pd.

maurizio landini dopo l incontro con draghi maurizio landini dopo l incontro con draghi

 

Landini sorride, ma chiarisce subito che «la Cgil non fa il tifo per nessuno, pone delle questioni e poi le sostiene con tutti gli strumenti possibili: con la Uil abbiamo scioperato anche contro il governo Draghi, rimediando molte critiche, ma a distanza di tempo molti ci hanno dato ragione».

 

Certo, una manifestazione due settimane dopo il voto, l’8 e il 9 ottobre, prima ancora che si insedi il nuovo Parlamento, fa un po’ strano…

«Guardi, ci avevamo già pensato prima della crisi di governo, perché stavolta vogliamo mettere in chiaro le nostre proposte, prima che si inizi a lavorare sulla legge di bilancio, visto che in passato ci siamo trovati a ricevere pacchetti già confezionati. Poi il 9 ottobre per noi è una data particolare…».

BONOMI LANDINI BONOMI LANDINI

 

Il 9 ottobre dell’anno scorso, l’assalto squadrista alla sede della Cgil.

«Un fatto grave, che non possiamo dimenticare. Speriamo davvero che sarà una manifestazione partecipata, unitaria. Noi la apriremo a tutti, discuteremo con tutti, con gli altri sindacati e con le associazioni, per creare una piattaforma comune».

 

Sicuro che non farà differenza chi, nel frattempo, avrà vinto le elezioni?

«Sicuro, per noi non cambia se l’interlocutore sarà Meloni o Letta o chiunque altro, le nostre sollecitazioni saranno quelle, frutto di un confronto nei territori, con i cittadini e i lavoratori, che faremo nel mese di settembre, anche in preparazione al nostro congresso. Ho annunciato ora questa iniziativa, proprio per evitare ambiguità: noi diremo la nostra a prescindere da chi andrà a palazzo Chigi, poi aspetteremo le risposte e ci muoveremo di conseguenza».

maurizio landini dopo l incontro con draghi maurizio landini dopo l incontro con draghi

 

Preoccupato per quello che può succedere in autunno?

«Sono preoccupato per il rischio concreto di tensioni sociali, se non si riesce a dare risposte alle difficoltà di lavoratori e famiglie, che vanno affrontate subito, non possono aspettare il nuovo governo».

 

Lo ha detto a Draghi?

«Sì, e l’ho trovato determinato a portare avanti il lavoro finché sarà possibile. La riunione è stata positiva, direi che è andata meglio con il governo dimissionario rispetto a quando era nel pieno delle funzioni. Sono arrivate le prime risposte alle nostre richieste, quindi la strada è quella giusta. Ora, però, aspettiamo i contenuti del decreto, vediamo dove vanno effettivamente i soldi».

maurizio landini a l'aria che tira 3 maurizio landini a l'aria che tira 3

 

Meglio misure più strutturali, rispetto ai bonus una tantum?

«Intanto, è importante che il governo si sia impegnato a erogare il bonus 200 euro di luglio anche a quei lavoratori precari, stagionali che erano stati esclusi. Lo è di più che si stia discutendo di un intervento di riduzione del carico fiscale sul lavoro dipendente, che aumenti il netto in busta paga. Non è una misura una tantum, ma andrebbe da luglio a dicembre. Poi, ovviamente, chiederemo al nuovo governo di prorogarla e potenziarla». –

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….

DAGOREPORT – L'EFFETTO TRUMP RINGALLUZZISCE LE DESTRE EUROPEE E LA ''MAGGIORANZA URSULA'' RISCHIA DI IMPLODERE - OLTRE ALL'INETTA SCELTA DI RAFFORZARSI CONCEDENDO A GIORGIA MELONI UNA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA (SU FITTO CONTRARI SOCIALISTI E LIBERALI), A DESTABILIZZARE LA VON DER LEYEN SONO I POPOLARI SPAGNOLI CHE MIRANO A FAR CADERE IL GOVERNO SANCHEZ BOCCIANDO IL COMMISSARIO SOCIALISTA RIBEIRA – PER URSULA SI PREFIGURANO TRE SCENARI: 1) LA CRISI RIENTRA E PASSANO LE NOMINE, FITTO COMPRESO; 2) ACCONTENTA I SOCIALISTI E RIFORMULA LE NOMINE DEI COMMISSARI; 3) SALTA LA ''MAGGIORANZA URSULA'' E SI TORNA AL VOTO (COSA MAI SUCCESSA…)

DAGOREPORT - MILANO BANCARIA IN ALLARME ROSSO PER L’ACQUISIZIONE DAL MEF DEL 15% DI MONTE DEI PASCHI, DA PARTE DI UNA CORDATA FORMATA DA CALTAGIRONE E MILLERI (DELFIN-DEL VECCHIO) IN COMUNITÀ DI AMOROSI INTENTI CON GIUSEPPE CASTAGNA, PATRON DI BPM - CON LA FUTURA FUSIONE BPM-MPS NASCERÀ IL TERZO POLO FINANZIARIO, A FIANCO DI INTESA E UNICREDIT - NON SOLO: IN UNO SCENARIO FUTURIBILE, POTREBBE ACCADERE CHE CALTA E MILLERI, UNA VOLTA CEDUTE A BPM LE LORO AZIONI (27,57%) DI MEDIOBANCA, RIESCANO A CONVINCERE CASTAGNA A PORTARE BPM-MPS ALLA CONQUISTA DI MEDIOBANCA…