Nando Pagnoncelli per corriere.it
La campagna elettorale in Puglia è estremamente combattuta e al momento la partita si presenta molto aperta. I candidati in competizione sono otto, di cui solo l’attuale presidente Emiliano e l’ex presidente Fitto risultano conosciuti dalla stragrande maggioranza dei pugliesi (rispettivamente il 92% e il 79%);
Antonella Laricchia del Movimento5stelle, unica donna tra i competitor, è nota a un elettore su due (49%) e Ivan Scalfarotto, sostenuto da Italia viva e altre liste, da circa uno su quattro (23%). I pugliesi si dividono riguardo ai giudizi sull’amministrazione uscente: il 52% ne dà una valutazione positiva mentre il 46% si esprime in modo critico. Il consenso prevale non solo presso gli elettori di centrosinistra (82%) ma anche tra i pentastellati (53%).
Cambiamento o continuità
Come già riscontrato nelle Marche, tuttavia, prevale l’aspettativa (55%) che il futuro presidente della regione apporti un cambiamento sostanziale nei contenuti e nel modo di governare contro il 33% che auspica la continuità. Anche in questo caso il cambiamento atteso ha a che fare con le inquietudini legate alla crisi economica e alle possibili ripercussioni sociali.
raffaele fitto ursula von der leyen
Le intenzioni di voto per il candidato al momento vedono in vantaggio Fitto su Emiliano: 41% a 39,4%. A seguire Laricchia con il 15,6% e, decisamente più staccato, Scalfarotto con l’1,6%.
Tutti gli altri sono stimati al di sotto dell’1%. Riguardo alle liste, Pd (18%) e Lega (17,5%) si contendono il primato, seguiti dal M5S (17%), Fratelli d’Italia (12,9%), Forza Italia (7,5%) e dalle numerose liste di appoggio al presidente uscente e al suo principale sfidante. Va osservato che per accedere alla ripartizione dei seggi la legge elettorale regionale prevede il superamento della soglia di sbarramento pari al 4% per i soggetti che si presentano in coalizione.
Grande incertezza
La somma delle liste che sostengono Emiliano nel complesso raggiunge il 38,4% (quindi 1% in meno delle intenzioni di voto al candidato), mentre quelle in appoggio a Fitto si attestano al 42,4% (1,4% in più). Analogamente il M5S otterrebbe più voti per la lista che per la propria candidata (1,4% in più).
Ciò significa che Emiliano in questa fase si sta avvalendo del voto disgiunto di una parte di elettori delle liste avversarie che esprimono apprezzamento nei suoi confronti, e non sono pochi: infatti dal sondaggio si evince che il 45% dei pentastellati esprime gradimento per il presidente uscente, come pure il 18% degli elettori di centrodestra.
GIUSEPPE CONTE E MICHELE EMILIANO
E non a caso nei giorni scorsi Emiliano aveva rivolto un appello agli elettori del M5S per invitarli al voto disgiunto. Nella situazione di grande incertezza che caratterizza le elezioni pugliesi oltre al voto disgiunto saranno determinanti l’affluenza alle urne, attualmente stimata al 55%, e il ruolo degli indecisi che oggi rappresentano il 15,5%. Si preannunciano due settimane politicamente molto calde nella regione.
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