SOLO IN ITALIA: LA CASSAZIONE CI HA MESSO DUE SETTIMANE PER FARCI SAPERE I NOMI DI TUTTI GLI ELETTI – TUTTA. COLPA DELLE ARZIGOGOLATE NORME PREVISTE DAL ROSATELLUM, DAL FAMIGERATO EFFETTO FLIPPER E DALLE PLURICANDIDATURE – GLI ELETTI MANCANTI SONO STATI RECUPERATI IN ALTRE LISTE: TRA LORO, LA “PULCINA” DI CONTE ALESSANDRA TODDE E L’EX MAGISTRATO CAFIERO DE RAHO…

-

Condividi questo articolo


 

 

Matteo Pucciarelli per www.repubblica.it

 

la corte di cassazione la corte di cassazione

Il verbale della Corte suprema di Cassazione è di ieri mattina: cinque magistrati, un segretario verbalizzante, quattro funzionari esperti in statistica, tutti al lavoro per arrivare a una conclusione, due settimane dopo il voto. Ecco quindi arrivato il responso per chi alla Camera era ancora in bilico, appeso a complicati calcoli, ripartizioni, riconteggi e così via.

 

Nulla da fare per +Europa

Per +Europa nulla da fare: rimane sotto la soglia del 3 per cento, nessun eletto tranne Benedetto Della Vedova e Riccardo Magi, passato all'uninominale con il centrosinistra.

 

riccardo magi al quirinale riccardo magi al quirinale

In consegna agli eletti i telegrammi ufficiali

In queste ore i carabinieri stanno consegnando il telegramma ufficiale con la proclamazione ai 400 neodeputati e ai 200 neosenatori che da domani potranno presentarsi a Montecitorio e Palazzo Madama per le pratiche di rito, dalle foto alla consegna del badge.

 

La legge elettorale, il famigerato Rosatellum, permette le pluricandidature e prevede dei meccanismi automatici per decidere dove vada proclamato un candidato eletto in più collegi. In alcuni casi però questa decisione può dipendere da una manciata di voti e in alcune Corti di Appello sono stati commessi errori materiali nelle somme dei voti. Rivisti tutti i verbali si è proceduto ai calcoli visto il gran ricorso alle pluricandidature.

federico mollicone giorgia meloni foto di bacco (1) federico mollicone giorgia meloni foto di bacco (1)

 

Le sostituzioni

Tra i 245 eletti con il proporzionale alla Camera, 19 entrano in sostituzione di colleghi già proclamati vincitori nei collegi uninominali, 18 in sostituzione degli eletti in più collegi proporzionali, sei erano i casi più particolari e spinosi da risolvere.

 

Ad esempio Giorgia Meloni è stata proclamata eletta nell'uninominale dell'Aquila, facendo subentrare il secondo nelle cinque liste proporzionali che guidava (Lombardia 1, Lazio 1, Sicilia 1, Sicilia 2, Puglia): Lorenzo Malagola, Federico Mollicone, Gianluca Caramanna, Manlio Messina e Marcello Gemmato. Quest'ultimo era stato eletto anche in un'altra lista proporzionale della Puglia, dove anche la seconda è stata a sua volta eletta altrove, quindi a passare è Luigi Maiorano. Solo che in alcune liste proporzionali si erano esauriti i nomi di candidati, perché eletti altrove.

 

CAFIERO DE RAHO CAFIERO DE RAHO

In Veneto orientale FdI ha ottenuto tre seggi del proporzionale ma i primi due della lista di quattro candidati erano stati eletti altrove. Sono entrati alla Camera gli altri due candidati e in base alla legge il terzo sarebbe dovuto essere recuperato in qualche uninominale perso in Regione, dove però il centrodestra ha fatto il pieno.

 

Così il seggio veneto è stato recuperato nella circoscrizione dove FdI ha la "maggiore parte decimale del quoziente non utilizzata", nella circoscrizione Lazio 2. Il fortunato è Paolo Pulciani, solo terzo in lista, ma i primi due erano stati già mandati in Parlamento dagli elettori del Lazio. Stesso meccanismo per la Campania 1 (Napoli): l'eletto mancante è stato recuperato in Lombardia 2, con Alessandra Todde. Il M5S aveva liste "incapienti" anche in Calabria, passa Elisa Scutellà eletta in vece di Federico Cafiero de Raho, a sua volta pluricandidato ma proclamato in Emilia. Per l'Alleanza sinistra verdi scatta il seggio di Elisabetta Piccolotti, sono bastati 15 voti persi e ritrovati per azionare il flipper: entra lei ed esce il compagno di partito Giovanni Paglia.

alessandra todde 4 alessandra todde 4

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – L'EFFETTO TRUMP RINGALLUZZISCE LE DESTRE EUROPEE E LA ''MAGGIORANZA URSULA'' RISCHIA DI IMPLODERE - OLTRE ALL'INETTA SCELTA DI RAFFORZARSI CONCEDENDO A GIORGIA MELONI UNA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA (SU FITTO CONTRARI SOCIALISTI E LIBERALI), A DESTABILIZZARE LA VON DER LEYEN SONO I POPOLARI SPAGNOLI CHE MIRANO A FAR CADERE IL GOVERNO SANCHEZ BOCCIANDO IL COMMISSARIO SOCIALISTA RIBEIRA – PER URSULA SI PREFIGURANO TRE SCENARI: 1) LA CRISI RIENTRA E PASSANO LE NOMINE, FITTO COMPRESO; 2) ACCONTENTA I SOCIALISTI E RIFORMULA LE NOMINE DEI COMMISSARI; 3) SALTA LA ''MAGGIORANZA URSULA'' E SI TORNA AL VOTO (COSA MAI SUCCESSA…)

DAGOREPORT - MILANO BANCARIA IN ALLARME ROSSO PER L’ACQUISIZIONE DAL MEF DEL 15% DI MONTE DEI PASCHI, DA PARTE DI UNA CORDATA FORMATA DA CALTAGIRONE E MILLERI (DELFIN-DEL VECCHIO) IN COMUNITÀ DI AMOROSI INTENTI CON GIUSEPPE CASTAGNA, PATRON DI BPM - CON LA FUTURA FUSIONE BPM-MPS NASCERÀ IL TERZO POLO FINANZIARIO, A FIANCO DI INTESA E UNICREDIT - NON SOLO: IN UNO SCENARIO FUTURIBILE, POTREBBE ACCADERE CHE CALTA E MILLERI, UNA VOLTA CEDUTE A BPM LE LORO AZIONI (27,57%) DI MEDIOBANCA, RIESCANO A CONVINCERE CASTAGNA A PORTARE BPM-MPS ALLA CONQUISTA DI MEDIOBANCA…

FLASH – COME HANNO PRESO AL PENTAGONO LA NOMINA DI QUELLO SVALVOLATO DI PETE HEGSETH COME SEGRETARIO DELLA DIFESA? MALISSIMO! PRIMA DI TUTTO PER UNA QUESTIONE GERARCHICA: COME FA UN EX CAPITANO A COMANDARE SUI GENERALONI? CERTO, NON SAREBBE IL PRIMO: IN PASSATO ALTRI CAPOCCIONI NELLO STESSO RUOLO NON AVEVANO ALTI GRADI MILITARI (ANCHE RUMSFELD ERA "SOLO" UN CAPITANO MENTRE LLOYD AUSTIN, L’ATTUALE SEGRETARIO, È UN GENERALE A QUATTRO STELLE) - SU HEGSETH PESANO SOPRATTUTTO L’INCOMPETENZA E LA "PROMESSA" DI PURGARE I VERTICI MILITARI NON FEDELI A TRUMP...