donald trump annuncia robert f kennedy come segretario alla salute
CON NOMINA RFK CROLLATE AZIONI DEI PRODUTTORI DI VACCINI
(ANSA) - Le azioni dei produttori di vaccini sono crollate giovedì, quando il presidente eletto Donald Trump ha nominato come segretario alla Sanità il no vax Robert F. Kennedy Jr. Le azioni di Moderna hanno chiuso in ribasso di oltre il 5%, quelle di Novavax sono scese di oltre il 7% e le azioni di Pfizer hanno perso oltre il 2%.
Le azioni di BioNTech, la casa farmaceutica tedesca che ha contribuito a sviluppare un vaccino contro il Covid con Pfizer, ha registrato a fine seduta un calo di oltre il 6%. La casa farmaceutica britannica Gsk, che produce vaccini antinfluenzali e molti altri vaccini, ha chiuso in ribasso di circa il 2%.
IL NO VAX COSPIRAZIONISTA RFK MINISTRO DELLA SANITÀ
Claudio Salvalaggio per l’ANSA
robert f. kennedy jr. donald trump
Donald Trump continua la sua prova di forza contro l'establishment e anche contro una parte dei repubblicani con un'altra nomina controversa, difficile da confermare al Senato: l'ex candidato presidenziale e avvocato attivista no vax Robert F. Kennedy Jr. come segretario del dipartimento della salute e dei servizi umani.
Figlio dell'ex ministro della giustizia Bob Kennedy e nipote dell'ex presidente John Fitzgerald Kennedy, Rfk si era candidato per la Casa Bianca sfidando Joe Biden nelle primarie dem e poi come indipendente, prima di ritirarsi e dare il suo endorsement al tycoon. Che ora gli ha dato ciò che gli aveva promesso in campagna elettorale e nel discorso della vittoria: carta bianca su sanità e controllo della politica alimentare. Una nomina che fa tremare il mondo della ricerca scientifica e le migliaia di dipendenti delle agenzie interessate, molti dei quali pronti alla fuga.
robert f. kennedy jr. al funerale del padre
L'intero clan Camelot ha preso le distanze da lui e lo ha ripudiato da tempo per aver rinnegato la fede democratica sostenendo The Donald. Il 70enne Kennedy dovrà affrontare una dura strada in salita per la conferma al Senato dopo aver promosso per anni affermazioni poi smentite secondo cui i vaccini causano l'autismo, aver scritto un libro in cui accusa l'ex capo del National Institutes of Health Anthony Fauci di aver cospirato con il magnate della tecnologia Bill Gates e le case farmaceutiche per vendere i vaccini contro il Covid-19 e aver affermato che i funzionari delle autorità regolatorie sono burattini dell'industria che dovrebbero essere rimossi. Nelle ultime settimane, Rfk ha tentato di correggere il tiro assicurando che non avrebbe tolto i vaccini a nessuno.
matrimonio di ethel e robert f. kennedy
"Mi assicurerò che siano disponibili studi scientifici sulla sicurezza e l'efficacia, e che le persone possano fare valutazioni individuali sulla bontà o meno di quel prodotto per loro", ha detto alla Msnbc il giorno dopo la vittoria di Trump. Una delle sue proposte più recenti è quella di togliere dalla rete idrica pubblica il fluoruro, che è aggiunto per migliorare la salute orale degli americani ma che a suo avviso "quasi certamente" causa una perdita del quoziente intellettivo nei bambini.
robert fitzgerald kennedy jr con la moglie
Durante la campagna elettorale era stato travolto da varie polemiche. Tra queste, una per aver tagliato in passato con una motosega la testa di una balena morta; un'altra per aver ammesso in un video sui social media la storia, risalente al 2014, sul cucciolo di orso morto trovato per strada che voleva portarsi a casa per scuoiarlo ma che poi lasciò a Central Park simulando un incidente.
GAETZ, GABBARD, HEGSETH E RFK. PROVA DI FORZA DI TRUMP
Claudio Salvalaggio per l’ANSA
Un ex anchor di Fox al Pentagono, una ex dem accusata di fare da pappagallo della propaganda russa come zar dell'intelligence e un divisivo deputato indagato per traffico sessuale e uso di droga alla guida della giustizia. E in serata anche un no vax cospirazionista come Rfk junior alla sanità.
Le nomine sempre più provocatorie di Donald Trump per la sua amministrazione hanno lasciato sconcertati anche alcuni dei suoi consiglieri, vari esponenti repubblicani e numerosi esperti. "Sono così scioccanti che sono una forma di performance art", ha ironizzato Michael Waldman, presidente del Brennan Center for Justice. Ma sono la prima prova di forza del tycoon contro l'establishment e il suo stesso partito dopo i pieni poteri ottenuti grazie al triplete di Casa Bianca, Camera e Senato, che ora rischia di minare il tradizionale sistema americano dei 'checks and balances', considerando che la Corte suprema ha già una maggioranza di destra.
MIKE POMPEO - HOWARD LUTMICK - SUSIE WILES - ROBERT F KENNEDY JR
La prima sfida è al Senato, dove i repubblicani, che hanno riconquistato la maggioranza con 53 seggi, saranno sotto un'immensa pressione: o per confermare i pretoriani di The Donald o per rinunciare alle proprie prerogative costituzionali, consentendogli di procedere unilateralmente alle nomine durante le pause della loro attività (recess appointments), come ha chiesto lo stesso presidente eletto al loro prossimo leader.
Ma nel segreto dell'urna i senatori del suo partito gli hanno già dato un dispiacere, eleggendo non il candidato Maga Rick Scott, bensì John Thune, uomo più vicino all'establishment nonché vice del leader uscente Mitch McConnell. E alcuni di loro hanno già manifestato le loro riserve verso alcune nomine, in particolare quella di Matt Gaetz come attorney general.
MATT GAETZ A UN COMIZIO DI TRUMP IN CALIFORNIA
"Non è un candidato serio, se volessi fare una battuta direi che ora sto aspettando che venga nominato George Santos", ha commentato la senatrice Lisa Murkowski, paragonandolo ad un altro controverso deputato repubblicano travolto dalle inchieste ed espulso dalla Camera. La sua collega Susan Collins si è detta "scioccata" dalla scelta. Il malumore cova ma il Grand Old Party non può perdere più di tre senatori per le conferme. L'ex speaker della Camera Kevin McCarthy, destituito dalla carica per una fronda interna guidata proprio da Gaetz, ha fatto una profezia: "Lo sanno tutti che non verrà confermato (al Senato, ndr)". Sarcastico il deputato repubblicano dell'Ohio Max Miller:
"Gaetz ha più possibilità di cenare con la regina Elisabetta II che di essere votato dal Senato". La nomina di Gaetz è quella che appare più divisiva: si è dimesso giusto in tempo per evitare il rapporto della commissione etica della Camera sulle accuse di abusi sessuali (anche contro minori), uso di droghe, accettazione di doni impropri, favoritismi e ostruzione della giustizia, dopo l'archiviazione di un'inchiesta penale.
E ha invocato l'abolizione dell'Fbi e di altre agenzie, tra cui quel ministero della Giustizia che Trump lo ha chiamato a guidare con l'intento di vendicarsi dei suoi nemici. Chi ci lavora già trema. La sua scelta ha quasi oscurato quelle di Peter Hegseth al Pentagono e di Tulsi Gabbard come direttrice della National Intelligence. Ma anche loro suscitano forti timori, pure tra i repubblicani non allineati al mondo Maga.
Ex candidata presidenziale dem convertitasi al trumpismo, Gabbard dovrà supervisionare tutte le 18 agenzie dell'intelligence (settore di cui non ha alcuna esperienza), ma in passato ha fatto da cassa di risonanza alla propaganda russa sull'Ucraina e ha incontrato segretamente Assad mettendo in discussione la conclusione degli 007 Usa sul fatto che il dittatore siriano avesse usato il gas nervino contro i propri cittadini.
Veterano in zone di combattimento ed ex anchor di Fox, anche l'iper-tatuato Hegseth (ha tra le altre cose la croce di Gerusalemme disegnata sul petto) appare privo di esperienza per guidare la difesa americana. Ma entrambi sono stati nominati per attuare l'agenda del tycoon: vendicarsi di quell'intelligence che lo ha tenuto sotto scacco col Russiagate e condurre una guerra culturale nel Pentagono, contro i programmi sulla diversità, le donne in combattimento e gli ufficiali sgraditi, tutti da 'epurare'.
robert kennedy jr - foto pubblicata da vanity fair
Intanto già si vedono i primi 'effetti Trump' sui processi contro gli assalitori del Capitol: due giudici federali hanno accettato di rinviare i processi penali per alcuni imputati accusati di aver fatto irruzione al Campidoglio il 6 gennaio 2021, ritenendo che l'imminente insediamento del presidente eletto potrebbe rendere i procedimenti inutili dopo la sua promessa di grazia.
robert f. kennedy jr con donald trump in arizona PETE HEGSETH robert f. kennedy jr. robert f. kennedy jr con donald trump in arizona 2 robert f. kennedy jr con donald trump in arizona robert kennedy jr con la zia jackie spot di Robert F. Kennedy Jr in onda al superbowl robert f. kennedy jr con donald trump in arizona. robert f. kennedy jr con donald trump in arizona 3