giuseppe conte e luigi di maio
Dagonews
Il sondaggio pubblicato oggi da ''La Notizia'', che vedrebbe un partito di Di Maio al 10% ha scosso non poco gli animi grillini. L'ex capo politico si dice pronto a trovare un accordo con le varie anime del Movimento e a chiudere le liti interne.
Ma sa anche che se il tentativo di mediazione dovesse fallire, potrebbe gestire da solo una grossa truppa di parlamentari che non intende abbandonare la nave (da crociera) che si chiama maggioranza. I due più stretti collaboratori di Giggino, che fanno anche da pontieri coi parlamentari, sono Rubei e De Falco.
Certo, resta l'ostilità del duo Travaglio-Conte. ''Il Fatto'' ieri ha pubblicato la classifica di gradimento dei leader grillini, con il premier saldamente in testa e seguito da Di Maio. Con un Dibba al terzo posto sul podio. Oggi c'è una pagina di intervista a Buffagni, che è passato con il fronte Casaleggio-Dibba e chiede di tenere in piedi Rousseau e tutto il cucuzzaro del guru junior.
A Travaglio e Conte fa gioco pompare Dibba: è il modo perfetto per tenere a bada le smanie di Di Maio. Finché ci saranno i due dioscuri che lottano per il controllo del Movimento, Giuseppi può veleggiare tranquillo, sapendo che nessuno dei due ha ottenuto il controllo totale dei parlamentari.
SONDAGGI, QUANTO VALE IL "PARTITO DI DI MAIO"? IL 10 PER CENTO E PUÒ SPAZZARE VIA IL M5S
Quanto vale un "partito di Luigi Di Maio"? La Notizia si è posto il quesito e la risposta è 10 per cento. Poco meno dell'eventuale partito di Conte, che si attesta sul 12 per cento. È questo il risultato di un sondaggio commissionato dal quotidiano diretto da Gaetano Pedullà e realizzato dall'istituto Lab21, diretto da Roberto Baldassarri. Secondo il sondaggio, "la squadra del ministro farebbe un salto in avanti rispetto ad un qualsiasi partito nascent,e ma allo stesso tempo andrebbe ad indebolire notevolmente, per non dire decretarne la morte, l'attuale Movimento 5 Stelle", si legge nell'articolo.
Perché è proprio da quel bacino che proverrebbero "oltre l'80 per cento degli elettori di Di Maio. Il 9,2 per cento che l'ipotetico partito del ministro degli Esteri raccoglierebbe, assorbirebbe infatti l'83,5 per cento per cento dagli elettori M5S. Ma non solo: dall'elettorato del centrosinistra arriverebbe in dote un altro 10,4 per cento di cui l'8,3 direttamente dal Pd. Solo per il 4,2 per cento, invece, il partito di Di Maio pescherebbe nel bacino del centrodestra".
Il quotidiano precisa subito che "al momento non è un argomento sul tavolo né l'ipotesi è stata in alcun modo avvalorata dal diretto interessato. Prendiamola, piuttosto, come una provocazione che abbiamo misurato". Ma è interessante leggere i numeri che emergono dallo studio. Perché Luigi Di Maio starebbe diventanto "una figura trasversale", secondo i dati di Lab21. "Infatti - dice ancora La Notizia - pesca bene sia nell'elettorato femminile (47,6 per cento) che in quello maschile (52,4 per cento)". Ma non solo. È importante valutare anche le fasce d'età.
Oltre l'85 per cento degli elettori di Di Maio sarebbero over 35, mentre circa il 22 per cento under 35. "Il che significa - sono le conclusioni del sondaggio - che ha una personalità politica da non sottovalutare. Perché nonostante la giovane età, il ministro, pur non avendo alle spalle una carriera politica salda e di lungo corso, è riuscito ad affermarsi bene nell'immaginario dei 35-54enni, ma soprattutto degli over 55".