SOTTO-MARINO, SOTTO-TUTELA - È INIZIATO A PALAZZO CHIGI IL CONSIGLIO DEI MINISTRI CHE DECIDERÀ SE COMMISSARIARE IL SINDACO MARZIANO - SABELLA MINIMIZZA: 'IL PREFETTO CI CONTROLLA? BEN VENGA' - DAL GIUBILEO ALLE GARE, AL COMUNE RESTA SOLO DI GESTIRE IL TRAFFICO

Roma oggi diventerà un governatorato di Franco Gabrielli, non più il Comune di Ignazio Marino. Forse anche per questo il sindaco ha preferito restare oltreoceano e non assistere in diretta alla sua trasformazione in un vigile con competenza sulle buche delle strade. Ma non sugli appalti per ripararle...

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1. MAFIA ROMA: SABELLA, UN TOCCASANA SE PREFETTO CI CONTROLLA

franco gabrielli franco gabrielli

 (ANSA) - Il prefetto "Gabrielli ha già molti poteri, perché a lui spettano sicurezza e ordine pubblico. Se avrà la verifica e il controllo degli atti del Comune, sinceramente, posso dire solamente una cosa: ben venga. Noi abbiamo già firmato un protocollo con Cantone, e sei gare per il Giubileo, le più consistenti, saranno monitorate dall' Anticorruzione". Parola di Alfonso Sabella, magistrato e assessore alla Legalità di Roma, intervistato dal Corriere della Sera.

 

"Torno per il Consiglio dei ministri, certo. Avevo prenotato e organizzato gli spostamenti: quando ho saputo che si sarebbe svolto il 27 ho fissato il rientro per oggi", afferma, ma sull' assenza di Marino non capisce la polemica, "il Campidoglio è stato presidiato per tutto il mese, prima dal sindaco poi da Marco Causi".

 

"Roma - aggiunge -, da gennaio, ha regole, trasparenza, un sistema di rotazione dei dirigenti che in Italia non ha nessun comune. Da noi è sparita la somma urgenza: negli anni passati questa voce era di 110 milioni e quest'anno siamo scesi a tre milioni. Le varianti in corso d'opera non ci sono più, sorteggiamo le ditte da invitare nelle procedure negoziate, sorteggiamo le commissioni giudicatrici che non sono più scelte dalla politica".

alfonso sabella ignazio marino alfonso sabella ignazio marino

 

Sul possibile 'commissariamento' Sabella pensa che "ci potrà essere una collaborazione più intensa con il prefetto per quel che riguarda gli atti di gara: e siccome ho la massima stima di Franco Gabrielli - spiega - posso dire serenamente che si tratta di un toccasana".

 

 

2. I POTERI DI MARINO FINISCONO SOTTO TUTELA

Al. Cap per “Corriere della Sera

 

RENZI MARINO RENZI MARINO

«Sarebbe il governatorato di Franco Gabrielli, non più il Comune di Ignazio Marino» sussurra un parlamentare di maggioranza: se il Consiglio dei ministri, che oggi si occuperà di Roma, sposerà la relazione (durissima) del ministro Angelino Alfano su Mafia Capitale per prendere provvedimenti, alla città - già «sotto tutela» per il Giubileo - potrebbe arrivare in dote quasi una trasformazione del modello di governance e una forte limitazione dell' istituzione comunale.

 

Da vedere cosa deciderà il Consiglio dei ministri: i tecnici di Palazzo Chigi sembrano avere dubbi sulla possibile attuazione di alcuni degli otto punti previsti dal Viminale per eliminare le infiltrazioni mafiose.

 

Poi c' è la partita legata al Giubileo. Sul fronte dei finanziamenti - dati per scontati i cinquanta milioni che in parte la città ha già speso - l' appuntamento è per martedì, quando il sottosegretario Claudio De Vincenti e il vicesindaco Marco Causi si vedranno a Palazzo Chigi con i tecnici del Mef per discutere degli ulteriori trenta milioni stimati dal Comune come spesa ordinaria.

 

ALFONSO SABELLA ALFONSO SABELLA

Oggi i ministri affronteranno l' argomento Anno Santo solamente dal punto di vista dell' ordinamento: Gabrielli sarà nominato coordinatore e alle varie forme di «informale commissariamento» già note (il vaglio dell' Anticorruzione di Cantone sugli appalti, la nomina di Silvia Scozzese, assessore al Bilancio capitolino fino a un mese fa, quale commissario per il debito) se ne potrebbe aggiungere un' altra: un funzionario nominato dalla presidenza del Consiglio che verificherà, atto per atto, le scelte del Campidoglio a partire dalla legittimità amministrativa.

 

Così se è vero che al Comune rimarrebbero i poteri speciali su traffico, mobilità e inquinamento e che le opere previste per il Giubileo sono proprio improntate al decoro, al rifacimento del manto stradale e alla viabilità, ogni scelta inerente a quelle spese sarebbe vagliata dall' uomo nominato dal governo in accordo, neanche a dirlo, con Franco Gabrielli.

RENZI ALFANO RENZI ALFANO

 

Del resto per dire che sia lui l' uomo centrale della vicenda-Roma basta considerare quanto contenuto nella relazione Alfano: tempistica (non procrastinabile) per tutte le otto azioni previste per superare Mafia Capitale, dal controllo del Comune nei settori più infiltrati da Buzzi e soci (ambiente, casa, nomadi, immigrazione) alla revoca delle commesse assegnate senza gara. Ma i «poteri» di Gabrielli potrebbero estendersi e toccare anche altri settori e dipartimenti dell' azione capitolina.

 

ANDREA TASSONE ANDREA TASSONE

Difficile, alla vigilia, dire se la linea Alfano sia destinata a uscire senza modifiche dal Consiglio dei ministri. Sicuramente ieri, nel preconsiglio, non c' era traccia dei tre atti attesi per l' appuntamento odierno: appunto quello su Mafia Capitale, il pacchetto Giubileo e la delibera che garantisce al sindaco i poteri su mobilità, traffico e inquinamento.

 

Ma è certo che oggi arriveranno i primi provvedimenti necessari a superare le infiltrazioni mafiose: rischiano diciotto dirigenti capitolini, indicati (nella relazione di Gabrielli) per la rimozione o per un procedimento disciplinare. Sarà sciolto il solo municipio di Ostia (il presidente, Andrea Tassone del Pd, fu arrestato). Nella relazione di Alfano, inoltre, sono contenute anche le «motivazioni» che hanno portato a non sciogliere il Campidoglio: tra queste una tecnica, perché l' accesso agli atti ha riguardato solo tre dipartimenti.

 

Marco Causi Marco Causi

Il vicesindaco Marco Causi non vuole sentir parlare di commissariamento per il Giubileo: «Quattro occhi sono meglio di due e sei sono ancora meglio, a condizione che questo non rallenti i cantieri necessari. Altrimenti dovremmo dire al Vaticano che non siamo in condizione di affrontare l' evento».

 

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