IL TERMOVALORIZZATORE A ROMA METTE IN CRISI L’ALLEANZA PD-5 STELLE: ORA ANCHE CONTE DICE "NO" - AUMENTANO LE GRANE NON SOLO PER IL SINDACO GUALTIERI MA ANCHE PER LETTA CHE A LIVELLO NAZIONALE HA SCOMMESSO SUL CAMPO LARGO CON IL M5S -  CALENDA FA IL MARAMALDO CON ENRICHETTO: "OGNI MATTINO CONTE VI SPIEGA PERCHÉ NON POTETE GOVERNARE INSIEME. E VOI TUTTI I POMERIGGI SPIEGATE AL PAESE PERCHÉ È UNA RELAZIONE BELLISSIMA. EPPURE IL DIVORZIO È LEGALE”

-

Condividi questo articolo


Da romatoday.it

 

roberto gualtieri foto di bacco roberto gualtieri foto di bacco

Non c’è solo il fronte pentastellato in Campidoglio a contestare la scelta del sindaco che vuole “chiudere il ciclo dei rifiuti” ricorrendo ad un termovalorizzatore.

 

La bocciatura di Conte

Il fronte del “no” è, al contrario, trasversale. E lega il livello cittadino dei pentastellati a quello regionale e nazionale. L’ultimo, in ordine di tempo ad aver bocciato l’opzione, è stato l’ex premier Giuseppe Conte. Il presidente del Movimento cinque stelle, intervistato dal Fatto Quotidiano, nel ricordare che “la transizione ecologica resta l’obiettivo primario del movimento”  ha dichiarato che è “assurdo costruire a Roma un inceneritore obsoleto come vuole il sindaco Gulatieri”.

 

GIUSEPPE CONTE CON ENRICO LETTA GIUSEPPE CONTE CON ENRICO LETTA

La sottolineatura di Calenda

L’ennesimo “no” che il sindaco romano ha incassato dalla compagine pentastellata, con cui il partito democratico governa sia in regione che nel paese, non è passato inosservato. In particolare a sottolineare la contrapposta visione, sul tema dei rifiuti appare del tutto evidente, ha provveduto Carlo Calenda. Con un tweet pubblicato sul proprio account, l’ex candidato sindaco e leader di Azione ha ricordato che Conte dice “no al termovalorizzatore”.

 

Non una voce qualsiasi, ha ricordato il leader di Azione al segretario PD Enrico Letta,  perché è quella è la voce del presidente e punto di riferimento grillino, che “ogni giorno mattina vi spiega perché non potete governare insieme. E voi – ha sottolineato Calenda – tutti i pomeriggi spiegate al paese perché è una relazione bellissima”. Eppure, ha ironizzato il leader di Azione “il divorzio è legale”.

enrico letta e giuseppe conte 1 enrico letta e giuseppe conte 1

 

 

 

La posizione del M5s regionale

Così come in Campidoglio e nelle alte sfere del M5s, anche a livello regionale c’è chi nell’ultima settimana, a più riprese, ha ribadito la propria contrarietà alla scelta di Gualtieri. Ed anche in questo caso non si tratta di una voce qualunque, perché a contestare il termovalorizzatore è Roberta l’assessora alla transizione ecologica. Ovvero una delle due pentastellate che fanno parte della giunta di Nicola Zingaretti.

 

“Continuare a produrre rifiuti ed a bruciarli – ha ricordato Lombardi – significa andare in direzione opposta alle linee guida dei fondi europei concessi all’Italia” ed inoltre “aggravare la carenza di materie prime”. Motivo per cui converrebbe, secondo l’assessora regionale alla transizione ecologica, “investire su efficientamento energetico, rinnovabili e sul risparmio e recupero di materia prima, ovvero sull’economia circolare”.

carlo calenda a l'aria che tira 2 carlo calenda a l'aria che tira 2

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – L'EFFETTO TRUMP RINGALLUZZISCE LE DESTRE EUROPEE E LA ''MAGGIORANZA URSULA'' RISCHIA DI IMPLODERE - OLTRE ALL'INETTA SCELTA DI RAFFORZARSI CONCEDENDO A GIORGIA MELONI UNA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA (SU FITTO CONTRARI SOCIALISTI E LIBERALI), A DESTABILIZZARE LA VON DER LEYEN SONO I POPOLARI SPAGNOLI CHE MIRANO A FAR CADERE IL GOVERNO SANCHEZ BOCCIANDO IL COMMISSARIO SOCIALISTA RIBEIRA – PER URSULA SI PREFIGURANO TRE SCENARI: 1) LA CRISI RIENTRA E PASSANO LE NOMINE, FITTO COMPRESO; 2) ACCONTENTA I SOCIALISTI E RIFORMULA LE NOMINE DEI COMMISSARI; 3) SALTA LA ''MAGGIORANZA URSULA'' E SI TORNA AL VOTO (COSA MAI SUCCESSA…)

DAGOREPORT - MILANO BANCARIA IN ALLARME ROSSO PER L’ACQUISIZIONE DAL MEF DEL 15% DI MONTE DEI PASCHI, DA PARTE DI UNA CORDATA FORMATA DA CALTAGIRONE E MILLERI (DELFIN-DEL VECCHIO) IN COMUNITÀ DI AMOROSI INTENTI CON GIUSEPPE CASTAGNA, PATRON DI BPM - CON LA FUTURA FUSIONE BPM-MPS NASCERÀ IL TERZO POLO FINANZIARIO, A FIANCO DI INTESA E UNICREDIT - NON SOLO: IN UNO SCENARIO FUTURIBILE, POTREBBE ACCADERE CHE CALTA E MILLERI, UNA VOLTA CEDUTE A BPM LE LORO AZIONI (27,57%) DI MEDIOBANCA, RIESCANO A CONVINCERE CASTAGNA A PORTARE BPM-MPS ALLA CONQUISTA DI MEDIOBANCA…

FLASH – COME HANNO PRESO AL PENTAGONO LA NOMINA DI QUELLO SVALVOLATO DI PETE HEGSETH COME SEGRETARIO DELLA DIFESA? MALISSIMO! PRIMA DI TUTTO PER UNA QUESTIONE GERARCHICA: COME FA UN EX CAPITANO A COMANDARE SUI GENERALONI? CERTO, NON SAREBBE IL PRIMO: IN PASSATO ALTRI CAPOCCIONI NELLO STESSO RUOLO NON AVEVANO ALTI GRADI MILITARI (ANCHE RUMSFELD ERA "SOLO" UN CAPITANO MENTRE LLOYD AUSTIN, L’ATTUALE SEGRETARIO, È UN GENERALE A QUATTRO STELLE) - SU HEGSETH PESANO SOPRATTUTTO L’INCOMPETENZA E LA "PROMESSA" DI PURGARE I VERTICI MILITARI NON FEDELI A TRUMP...