TIRA UNA BRUTTA ARIA, LA SPAGNA RAZIONA I BENI ALIMENTARI - STABILITO UN LIMITE MASSIMO NELL’ACQUISTO DEI PRODOTTI IN NEGOZI E SUPERMERCATI: IL GOVERNO COSÌ VUOLE EVITARE IL RISCHIO DI RIMANERE SENZA FORNITURE - LA NOVITÀ È CHE ORA QUESTA DECISIONE È CONSENTITA DALLA LEGGE PER SITUAZIONI DI EMERGENZA, MENTRE PRIMA ERA ESPRESSAMENTE PROIBITA…

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Fabio Savelli per www.corriere.it

 

pedro sanchez mario draghi pedro sanchez mario draghi

Negozi e supermercati in Spagna potranno stabilire un limite al numero di articoli che ogni cliente può comprare, in modo tale da evitare il rischio di rimanere senza forniture: è quanto si apprende da una modifica normativa pubblicata oggi sulla Gazzetta ufficiale.

 

Come segnalato da media iberici, molti esercizi commerciali stavano già applicando limiti di questo tipo, in un contesto di carenza di forniture di alcuni prodotti a causa di una prolungata protesta di autotrasportatori. La novità è che ora questa decisione è consentita dalla legge per situazioni di emergenza, mentre prima era espressamente proibita.

 

pedro sanchez pedro sanchez

La modifica normativa fa parte del regio decreto-legge 6/2022, del 29 marzo, sulle misure urgenti nell’ambito del Piano nazionale recentemente approvato per rispondere alle conseguenze economiche e sociali della guerra in Ucraina.

 

In particolare, l’esecutivo introduce un nuovo articolo nella legge sulla regolamentazione del commercio al dettaglio che stabilisce che «in via eccezionale, quando circostanze straordinarie o forza maggiore lo giustifichino, gli esercizi commerciali possono sospendere temporaneamente il divieto di cui all’articolo 2 per limitare il numero di articoli che ciascuno il consumatore può acquistare».

 

PEDRO SANCHEZ CON LA MASCHERINA PEDRO SANCHEZ CON LA MASCHERINA

«Tali misure devono essere motivate e adottate in modo proporzionato quando necessario per evitare privazioni e garantire l’accesso a tutti i consumatori a parità di condizioni», recita il regio decreto.

 

Un’altra delle misure previste è l’iniezione di 169 milioni di aiuti diretti, poiché è uno dei settori più colpiti dall’aumento dei costi dovuto al prezzo di energia elettrica, mangimi e carburanti causato dall’invasione russa dell’Ucraina.

 

Gli agricoltori saranno esentati dall’obbligo di lasciare a riposo il 5% delle loro superfici coltivate e l’obbligo di diversificazione sarà reso più flessibile. In questo modo, il settore agricolo avrà più terra per produrre cereali, in particolare mais, e semi oleosi come il girasole, prodotti importati dall’Ucraina, migliorando così l’offerta di questi prodotti in Spagna.

 

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