TRIESTE TRISTE - PER PAGARE I 2 MLD € DEL FARDELLO KELLNER, LASCIATO DA PERISSI-ROTTO, LE GENERALI DI GRECO & NAGEL SVENDONO “MIGDAL” PER 705 MLN € - LA CESSIONE DELLE ATTIVITÀ USA POTREBBE PORTARE UN ALTRO INCASSO SUI 700 MLN € - MA LA CHIAVE è TUTTA NELLO SPREAD: TRA CALI DI BORSE E AUMENTI DI RISCHI SOVRANI, TRA MARZO E GIUGNO 2012, IL PATRIMONIO NETTO GENERALI HA PERSO 500 MLN € (CHE FA DEL VECCHIO?)…

Condividi questo articolo


Andrea Greco per "la Repubblica"

mario greco generalimario greco generali

Generali avvia la campagna dismissioni -perfezionando la cessione di Migdal - lo stesso giorno in cui il piano salva spread della Bce le "regala" preziose frazioni di patrimonio, rivalutando i 50 miliardi di titoli del Tesoro del suo portafoglio. Così lo sconto di 130 milioni di euro accordato al finanziere israeliano Shlomo Eliahu è solo un piccolo dispiacere, accettato per chiudere il dossier della controllata Migdal e concentrarsi sui prossimi due.

Petr_KellnerPetr_Kellner

Per uscire dalla banca svizzera Bsi e dalle attività di riassicurazione negli Stati Uniti ci sono già i mandati agli advisor, e il nuovo management guidato da Mario Greco spera che un concreto miglioramento macroeconomico innervi i compratori.

I 705 milioni per il 69,1% di Migdal sono praticamente in cassa, visto che se Eliahu entro fine ottobre non concludesse la transazione, per qualunque motivo, dovrebbe pagare una penale da 125 milioni. Ma ci sono in ballo incassi per altri 2 miliardi, che guarda caso è proprio la somma che servirà per liquidare il partner Petr Kellner e annettersi l'altro 50% di Ppf entro gennaio 2014.

MARIO GRECO NUOVO AD DI GENERALI AL SUO ARRIVO NELLA SEDE MILANESE DELLA COMPAGNIAMARIO GRECO NUOVO AD DI GENERALI AL SUO ARRIVO NELLA SEDE MILANESE DELLA COMPAGNIA

Le sensazione, tra i soci di peso, è che tra sei mesi tutto sarà più chiaro, lineare e migliore per la gestione triestina. Il primo accordo su Migdal risaliva a marzo, e la cifra era 835 milioni. Ma la melina delle authority israeliane - servono ben quattro nulla osta - e la contestuale caduta dei valori (-22% l'azione a Tel Aviv da allora) hanno rallentato la vigilanza assicurativa locale, facendo scadere i sei mesi di rito. Quel contratto non prevedeva penali, così Generali ha dovuto rinegoziare e fare lo sconto. La nuova cifra rappresenta un premio del 23% sul titolo Migdal, e 17 volte i suoi utili 2011.

ALBERTO NAGELALBERTO NAGEL

A questi livelli l'operazione migliora anche, del 2,2% il Solvency ratio di Generali, che a fine giugno era al 130%. Ma il vero miglioramento patrimoniale è legato agli spread sul Btp, che a fine 2011 hanno limato pericolosamente il Solvency portandolo a 117. E tra marzo e giugno 2012 il patrimonio netto Generali ha perso altri 500 milioni (circa un 3% di Solvency), tra cali di Borse e aumenti di rischi sovrani. Con il balzo dei mercati di ieri, che segue il recupero in atto da due mesi, a Trieste hanno brindato al recupero definitivo di quel mezzo miliardo; ora il patrimonio è tornato sui 18 miliardi.

PERISSINOTTOPERISSINOTTO

La cessione delle attività Usa, per cui già lavora l'advisor Citigroup, potrebbe migliorarlo di un 4-5%, con incasso sui 700 milioni. Quella di Bsi, più improba per la scarsa visibilità tipica del private banking - in più svizzero - porterebbe 1-2 miliardi in cassa e nuovi punti al Solvency, storicamente vicino a 140%. Il rafforzamento patrimoniale a Trieste è seguito con attenzione anche dai soci forti, perché una ricapitalizzazione, fino a qualche mese fa, non pareva da escludere.

SEDE GENERALISEDE GENERALI

Molto dipenderà, più che dalle cessioni, dal corso degli spread. Greco non sembra escludere a priori un aumento, tema tabù per la passata gestione anche per il veto di Mediobanca, primo socio al 13,24%.

PIAZZETTA CUCCIA PIAZZETTA CUCCIA

Ma il legame tra Piazzetta Cuccia e Trieste va ad allentarsi: nei prossimi mesi Mediobanca preparerà la discesa attorno al 10% in Generali, anche per ridurre l'esposizione sull'assicurativo, ostacolata dai principi contabili Basilea 3. Anche Bankitalia, secondo socio al 4,5% in Generali, potrebbe muoversi, per evitare conflitti di ruolo quando ingloberà (entro fine anno) la vigilanza assicurativa. Ma in questo caso, più che di vendita, si profila un conferimento a un gestore neutrale tipo blind trust.

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….

DAGOREPORT – L'EFFETTO TRUMP RINGALLUZZISCE LE DESTRE EUROPEE E LA ''MAGGIORANZA URSULA'' RISCHIA DI IMPLODERE - OLTRE ALL'INETTA SCELTA DI RAFFORZARSI CONCEDENDO A GIORGIA MELONI UNA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA (SU FITTO CONTRARI SOCIALISTI E LIBERALI), A DESTABILIZZARE LA VON DER LEYEN SONO I POPOLARI SPAGNOLI CHE MIRANO A FAR CADERE IL GOVERNO SANCHEZ BOCCIANDO IL COMMISSARIO SOCIALISTA RIBEIRA – PER URSULA SI PREFIGURANO TRE SCENARI: 1) LA CRISI RIENTRA E PASSANO LE NOMINE, FITTO COMPRESO; 2) ACCONTENTA I SOCIALISTI E RIFORMULA LE NOMINE DEI COMMISSARI; 3) SALTA LA ''MAGGIORANZA URSULA'' E SI TORNA AL VOTO (COSA MAI SUCCESSA…)

DAGOREPORT - MILANO BANCARIA IN ALLARME ROSSO PER L’ACQUISIZIONE DAL MEF DEL 15% DI MONTE DEI PASCHI, DA PARTE DI UNA CORDATA FORMATA DA CALTAGIRONE E MILLERI (DELFIN-DEL VECCHIO) IN COMUNITÀ DI AMOROSI INTENTI CON GIUSEPPE CASTAGNA, PATRON DI BPM - CON LA FUTURA FUSIONE BPM-MPS NASCERÀ IL TERZO POLO FINANZIARIO, A FIANCO DI INTESA E UNICREDIT - NON SOLO: IN UNO SCENARIO FUTURIBILE, POTREBBE ACCADERE CHE CALTA E MILLERI, UNA VOLTA CEDUTE A BPM LE LORO AZIONI (27,57%) DI MEDIOBANCA, RIESCANO A CONVINCERE CASTAGNA A PORTARE BPM-MPS ALLA CONQUISTA DI MEDIOBANCA…