1. CALLIERI RINGRAZIA IL PRESIDENTE CON MEZZA PAGINA SUL «CORRIERE»
Da il Giornale
LA PAGINA DEL CORRIERE COMPRATA DA CARLO CALLIERI PRO MATTARELLA
«Basta guardare in faccia il presidente Mattarella per capire che è una persona perbene, per questo mi sono detto diamogli una mano in questo sforzo disperato che sta facendo per tirare fuori il Paese dalla palude». Così Carlo Callieri, l' ex manager Fiat che nel 1980 fu tra i più attivi promotori della «marcia dei 40mila» che chiuse con la sconfitta dei sindacati la stagione degli scioperi selvaggi e delle fabbriche occupate.
Callieri infatti ha deciso di comprare mezza pagina del «Corriere della sera» (pubblicata nell' edizione di ieri) per esprimere «solidarietà e pieno appoggio» al capo dello Stato, impegnato a trovare una via d' uscita nella complicata «impasse» politica per la formazione del nuovo governo dopo il voto del 4 marzo.
«Non è stato un atto di coraggio», ha tenuto a precisare ieri Callieri, sommerso di richieste per interviste e collegamenti televisivi. «Semplicemente - ha spiegato - è stato il cittadino che ha voluto fare un gesto politico nel senso di polis, in un momento in cui i partiti fanno solo giochi di potere. Mi sono detto non mi va, dico la mia e così ho scritto il messaggio di sostegno al presidente Mattarella, che è l' ultimo padre della Patria e che tanto mi ricorda Carlo Azeglio Ciampi». Ma Callieri come immagina che possa concludersi la partita per il nuovo governo? «Non lo so - replica l' ex manager Fiat - ma confido nel presidente».
2. DA ROMITI A BINDI, ESCE ALLO SCOPERTO IL TIFO PER IL COLLE
Alessandra Longo per la Repubblica
BERLUSCONI SALVINI MELONI CON MATTARELLA
«Chi si prende la responsabilità di lasciare il Paese senza governo fa una cosa idiota. Da quando sono vivo non ho mai visto una situazione politica del genere! Tutta la mia solidarietà al presidente Mattarella». Cesare Romiti, 95 anni a giugno, non aggiunge altro e non parla certo a nome dello storico partito Fiat.
Per chi non lo sapesse l' ingegnere ha votato Virginia Raggi alle amministrative di Roma. Ma ora, di fronte all' atteggiamento di Lega e Cinque Stelle, che irridono le indicazioni del Colle, Romiti si unisce alla schiera di chi, in queste ore, dimostra perlomeno gratitudine a Mattarella, per la sua pazienza, il senso dello Stato, per quell' appello a lasciar partire un «governo neutrale» e mettere così in sicurezza la nave Italia. In molti si muovono, colpiti dalla fermezza del capo dello Stato.
Fervore sui social, iniziative del «comune cittadino», come per esempio si definisce Carlo Callieri, ex manager Fiat, che ha comprato mezza pagina di «Corriere» per rendere pubblico il «pieno appoggio» a Mattarella.
Un appoggio che gli è arrivato per telefono anche da Giorgio Napolitano, ancora in ospedale.
Lunedì, dopo il discorso dal Quirinale, si sono sentiti e il presidente emerito gli ha dato solidarietà e sostegno in una fase così delicata. Votare contro il «governo di servizio» evocato da Mattarella sarebbe, secondo Emanuele Macaluso, come dare «un voto di sfiducia al presidente». Dice il Grande Vecchio comunista: «Fino a qualche settimana fa, Lega e Cinque Stelle lodavano «il grande presidente e galantuomo», la «figura indipendente» e adesso, invece, solo perché ha assunto una decisione diversa da quella che volevano, diventa un mostro. Tutto questo è indecente».
«Mattarella is my hero, il mio eroe!», scrive addirittura Sabina (naturalmente ci sono anche squadre social di altro segno).
Rosy Bindi, collega e amica del presidente, si rallegra: «Spero che gli appelli di solidarietà si moltiplichino ed entrino nel cuore e nella mente dei protagonisti di questa fase.
L' atteggiamento che hanno assunto e stanno assumendo queste forze politiche è pericoloso e non rappresenta il comune sentire degli italiani».
Sarà ma Di Maio e Salvini tirano dritto, no al governo tecnico, elezioni a luglio per non perdere l' incasso. «Vediamo - azzarda Callieri - a volte anche il popolo s' incazza. Io tifo per l' ottimismo della volontà».
Riccardo Illy, imprenditore uscito deluso dalla sfida elettorale, tifa, anche lui, per «un governo nel pieno delle sue funzioni»: «È molto importante presentarsi subito a Bruxelles e negli ambienti internazionali con un esecutivo non azzoppato. Un esecutivo che almeno faccia una cosa a lungo termine: metta in cantiere una nuova legge elettorale che premi finalmente la governabilità rispetto alla rappresentatività. Forse chi si dice contrario a mettere in agenda la legge elettorale ha in realtà paura di vincere. È molto facile fare proclami, meno assumersi delle responsabilità».
In questa cornice terremotata, nasce il fiume carsico della solidarietà nei confronti del presidente. Giuseppe De Rita lo stima ed è in «piena sintonia» con il suo modo di procedere dentro la crisi: «Ma sinceramente non avrei fatto un appello di solidarietà pubblico. Questo per non sminuire il suo ruolo. Mattarella ha potere e intelligenza, non ha davvero bisogno di essere aiutato da nessuno».
Mattarella ha anche, per carattere e retaggio democristiano, una pazienza Zen. Osho il mistico, sui social: «Pora stella, bravo, anzi fin troppo bravo».