TUTTI PER UNO, UNO PER TOTI - IL GOVERNATORE DELLA LIGURIA VA DALLA MELONI PER CREARE INSIEME UN NUOVO PARTITO: “SARÒ AL LAVORO PER LA CREAZIONE DI UN NUOVA, REALE FORZA REPUBBLICANA. E FRATELLI D'ITALIA È IL PARTITO PIÙ DISPONIBILE, IL PIÙ VICINO A ME - BERLUSCONI? IL MIO NUMERO NON È MAI CAMBIATO NEGLI ULTIMI DIECI ANNI…”

-

Condividi questo articolo


Claudia Guasco per “il Messaggero”

 

TOTI MELONI SALVINI TOTI MELONI SALVINI

Il senso del congresso lo dà la senatrice Daniela Santanché: «Questa è la battaglia della vita». Prima un buon risultato alle europee, poi l' alleanza con il governatore della Liguria Giovanni Toti in un nuovo centrodestra sovranista e conservatore, quindi la rottamazione dei grillini. Giorgia Meloni, leader di Fratelli d' Italia, traccia il percorso inaugurando la due giorni di conferenza programmatica al Lingotto. «Se ci voteranno e ci sarà la consapevolezza di un' altra maggioranza, allora sarà possibile anche un governo senza Cinquestelle», annuncia.

 

Un progetto con l' imprescindibile presenza del forzista Toti, che ha mollato gli ormeggi dal suo partito. Un selfie sul palco tra il governatore e la Meloni sancisce l' accordo, che entrerà il vigore dopo le elezioni. «Alle europee voterò Silvio Berlusconi. Da qui al 26 maggio non mi muovo, continuo a fare il governatore e dire la mia. Ma dopo sarò al lavoro per la creazione di un nuova, reale forza repubblicana. E Fratelli d' Italia è il partito più disponibile, il più vicino a me», afferma Toti.

GIORGIA MELONI E GIOVANNI TOTI GIORGIA MELONI E GIOVANNI TOTI

 

Parla di allargamento, non di scissione, «se qualcuno vuole fare a fette il centrodestra più di quanto non sia già lo ritengo un esercizio inutile, non ho tempo per il taglio del salame.

Giorgia Meloni è stata più coraggiosa di altri leader, lei ha alzato il telefono e mi ha chiesto di venire a dare un contributo, così come ha fatto Matteo Salvini a Pontida». Messaggio pungente a Berlusconi: «Il mio numero non è mai cambiato negli ultimi dieci anni».

 

Tra la platea entusiasta per la prima apparizione del candidato Caio Giulio Cesare Mussolini - «Sono vittima di un linciaggio mediatico solo per colpa del mio cognome. La sinistra è ossessionata dal fascismo, perché non ha altri argomenti», dice - a tenere banco è la novità della transfuga FI Elisabetta Gardini. «Se è vero che sta parlando con i Conservatori in Europa, allora mi interessa, perché quella è la nostra famiglia», è il benvenuto della Meloni. Termine ultimo per le candidature è il 17 aprile, martedì prossimo la questione Gardini sarà sul tavolo del gruppo riformisti europei di Strasburgo.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….

DAGOREPORT – L'EFFETTO TRUMP RINGALLUZZISCE LE DESTRE EUROPEE E LA ''MAGGIORANZA URSULA'' RISCHIA DI IMPLODERE - OLTRE ALL'INETTA SCELTA DI RAFFORZARSI CONCEDENDO A GIORGIA MELONI UNA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA (SU FITTO CONTRARI SOCIALISTI E LIBERALI), A DESTABILIZZARE LA VON DER LEYEN SONO I POPOLARI SPAGNOLI CHE MIRANO A FAR CADERE IL GOVERNO SANCHEZ BOCCIANDO IL COMMISSARIO SOCIALISTA RIBEIRA – PER URSULA SI PREFIGURANO TRE SCENARI: 1) LA CRISI RIENTRA E PASSANO LE NOMINE, FITTO COMPRESO; 2) ACCONTENTA I SOCIALISTI E RIFORMULA LE NOMINE DEI COMMISSARI; 3) SALTA LA ''MAGGIORANZA URSULA'' E SI TORNA AL VOTO (COSA MAI SUCCESSA…)

DAGOREPORT - MILANO BANCARIA IN ALLARME ROSSO PER L’ACQUISIZIONE DAL MEF DEL 15% DI MONTE DEI PASCHI, DA PARTE DI UNA CORDATA FORMATA DA CALTAGIRONE E MILLERI (DELFIN-DEL VECCHIO) IN COMUNITÀ DI AMOROSI INTENTI CON GIUSEPPE CASTAGNA, PATRON DI BPM - CON LA FUTURA FUSIONE BPM-MPS NASCERÀ IL TERZO POLO FINANZIARIO, A FIANCO DI INTESA E UNICREDIT - NON SOLO: IN UNO SCENARIO FUTURIBILE, POTREBBE ACCADERE CHE CALTA E MILLERI, UNA VOLTA CEDUTE A BPM LE LORO AZIONI (27,57%) DI MEDIOBANCA, RIESCANO A CONVINCERE CASTAGNA A PORTARE BPM-MPS ALLA CONQUISTA DI MEDIOBANCA…