GLI ULTIMI TESTAMENTI DI HITLER - "PER SFUGGIRE ALLA VERGOGNA, SCEGLIAMO LA MORTE". IN UN LIBRO DELLO SCRITTORE TEDESCO WALTER KEMPOWSKI LE VOLONTÀ DEL FUEHRER: ‘DESTITUISCO GORING E HIMMLER DI TUTTI I POTERI. HANNO RECATO DANNI INCOMMENSURABILI ALLA NAZIONE, NEGOZIANDO CON IL NEMICO. E I MIEI BENI LI LASCIO…’

-

Condividi questo articolo


Andrea Riva per www.ilgiornale.it

 

Sono le ultime ore di Adolf Hitler. Assieme a lui, nel bunker di Berlino, Eva Braun, che diventerà sua moglie, e i suoi fedelissimi.

ADOLF HITLER CON EVA BRAUN ADOLF HITLER CON EVA BRAUN

 

Tutti chiusi in quell'armatura di cemento armato e acciaio mentre le truppe sovietiche avanzano sulla città. Il fuhrer, dopo aver perso la guerra, sa di non avere più un futuro. I morti provocati dal conflitto sono milioni e i crimini che ha incoraggiato e autorizzato fanno ancora oggi rabbrividire. Nessuno, tranne lui, sa dei campi di concentramento. Che fare mentre il mondo crolla?

 

Il primo testamento di Hitler

serenata a eva braun serenata a eva braun

Lo scrittore tedesco Walter Kempowski ha raccolto gli ultimi due testamenti - agghiaccianti - di Hitler nel libro Swansong 1945: Un diario collettivo degli ultimi giorni del Terzo Reich. Il primo recita: "Ho deciso di rimanere a Berlino e, di mia spontanea volontà, di andare in contro alla morte dal momento che non sarei più potuto essere il Führer. Muoio con il cuore felice, consapevole degli atti incommensurabili, delle conquiste dei nostri soldati al fronte, delle nostre donne a casa, degli agricoltori e lavoratori sul posto di lavoro.

hitler eva braun hitler eva braun

 

Prima di morire, destituisco Hermann Göring dai suoi incarichi, privandolo di tutti i diritti di cui godeva in virtù del decreto del 29 giugno 1941 e in virtù della mia dichiarazione al Reichstag il 1 ° settembre 1939. Nomino al suo posto l’ammiraglio Karl Dönitz come Presidente del Reich e Comandante Supremo delle Forze Armate. Prima della mia morte, desidero allontanare Heinrich Himmler dal partito e da tutte le cariche dello Stato.

 

Al suo posto nomino Karl Hanke Gauleiter Capo della polizia tedesca, e Paul Giesler Gauleiter come Ministro degli Interni. Göring e Himmler, a prescindere dalla loro infedeltà alla mia persona, hanno arrecato danni incommensurabili a tutta la nazione, negoziando segretamente con il nemico e tentando di prendere il potere nelle loro mani".

 

Il secondo testamento di Hitler

E poi, in un altro testamento, Hitler spiega perché ha deciso di sposare Eva: "Visto che non l’ho fatto durante gli anni di lotta, ho deciso, prima di concludere la mia vita terrena, di prendere in moglie quella ragazza che, dopo tanti anni di fedele amicizia, ha deciso di sua spontanea volontà di unire il suo destino al mio. Secondo i suoi desideri, si accinge a morire con me.

BUNKER HITLER BUNKER HITLER

 

La mia collezione d’arte e tutto quello che possiedo appartiene al partito. Se questo non dovesse più esistere, allo Stato. Se anche lo Stato venisse distrutto, non sarà necessaria alcuna mia disposizione ulteriore. Io e mia moglie, per sfuggire alla vergogna, scegliamo la morte. È nostro desiderio essere bruciati nel luogo dove ho svolto la maggior parte del mio lavoro nel corso di questi dodici anni di servizio".

hitler himmer hitler himmer GORING PROCESSO NORIMBERGA GORING PROCESSO NORIMBERGA HIMMLER HIMMLER himmler himmler adolf hitler adolf hitler Hermann Göring Hermann Göring eva braun con hitler eva braun con hitler

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - MILANO BANCARIA IN ALLARME ROSSO PER L’ACQUISIZIONE DAL MEF DEL 15% DI MONTE DEI PASCHI, DA PARTE DI UNA CORDATA FORMATA DA CALTAGIRONE E MILLERI (DELFIN-DEL VECCHIO) IN COMUNITÀ DI AMOROSI INTENTI CON GIUSEPPE CASTAGNA, PATRON DI BPM - CON LA FUTURA FUSIONE BPM-MPS NASCERÀ IL TERZO POLO FINANZIARIO, A FIANCO DI INTESA E UNICREDIT - NON SOLO: IN UNO SCENARIO FUTURIBILE, POTREBBE ACCADERE CHE CALTA E MILLERI, UNA VOLTA CEDUTE A BPM LE LORO AZIONI (27,57%) DI MEDIOBANCA, RIESCANO A CONVINCERE CASTAGNA A PORTARE BPM-MPS ALLA CONQUISTA DI MEDIOBANCA…

FLASH – COME HANNO PRESO AL PENTAGONO LA NOMINA DI QUELLO SVALVOLATO DI PETE HEGSETH COME SEGRETARIO DELLA DIFESA? MALISSIMO! PRIMA DI TUTTO PER UNA QUESTIONE GERARCHICA: COME FA UN EX CAPITANO A COMANDARE SUI GENERALONI? CERTO, NON SAREBBE IL PRIMO: IN PASSATO ALTRI CAPOCCIONI NELLO STESSO RUOLO NON AVEVANO ALTI GRADI MILITARI (ANCHE RUMSFELD ERA "SOLO" UN CAPITANO MENTRE LLOYD AUSTIN, L’ATTUALE SEGRETARIO, È UN GENERALE A QUATTRO STELLE) - SU HEGSETH PESANO SOPRATTUTTO L’INCOMPETENZA E LA "PROMESSA" DI PURGARE I VERTICI MILITARI NON FEDELI A TRUMP...

DAGOREPORT - MELONI MUSK-ERATA - LA POLITICA DELLA PARACULAGGINE: DOPO L'INTERVENTO DI MATTARELLA, PUR DI NON DARE TORTO Ai GRAVISSIMI ATTACCHI DI ELON MUSK ALLA MAGISTRATURA ITALIANA, GIORGIA MELONI FA IL 'CAMALEONTE IN BARILE': "ASCOLTIAMO SEMPRE CON GRANDE RISPETTO LE PAROLE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA” - ATTENZIONE! OVVIAMENTE LA STATISTA DELLA GARBATELLA NON HA IL CORAGGIO DI SOTTOSCRIVERE IN UN COMUNICATO STAMPA UFFICIALE DEL GOVERNO TALE IRRIDENTE DICHIARAZIONE NEI CONFRONTI DEL CAPO DELLO STATO. FA CIO' CHE SA FARE MEGLIO: LA DUCETTA FURBETTA. E SULLE AGENZIE STAMPA COME UN GHIGNO BEFFARDO SI LEGGE: “SI APPRENDE DA FONTI DI PALAZZO CHIGI”. MANCO FOSSE UN'INDISCREZIONE TRAPELATA CHISSA' COME - L'ULTIMO RETWEET DI MUSK: "HA RAGIONE GIORGIA MELONI"

DAGOREPORT - I DESTRONZI DE’ NOANTRI, CHE HANNO BRINDATO AL TRIONFO DI TRUMP, SI ACCORGERANNO PRESTO DI AVER FESTEGGIATO UNA VITTORIA DI PIRRO – LA POLITICA ESTERA SARÀ LA DISCRIMINANTE DI QUEL POPULISMO TRUMPIANO (“IO SONO UN POVERO CHE HA FATTO I SOLDI”; CIOÈ: ANCHE TU PUOI FARCELA..) CHE HA SEDOTTO MINORANZE ETNICHE E CLASSE LAVORATRICE: "L’UNIONE EUROPEA SEMBRA COSÌ CARINA, MA CI STA DERUBANDO NEGLI SCAMBI COMMERCIALI E NOI LA DIFENDIAMO CON LA NATO: L'UE DOVREBBE PAGARE QUANTO NOI PER L'UCRAINA" - IL CAMALEONTISMO DELLA PREMIER MELONI, SEMPRE COSÌ PRO-BIDEN E FILO-ZELENSKY, DAVANTI ALLE MOSSE ISOLAZIONISTICHE DEL TRUMPONE (DAZI SULL'EXPORT ITALIANO), CON UN ALLEATO DI GOVERNO TRUMPISSIMO COME SALVINI, VERRÀ MESSO A DURA PROVA: LA DUCETTA ALLE VONGOLE STARÀ CON L’EUROPA DI URSULA O CON L’AMERICA DI "THE DONALD"?