VE C’HANNO MAI MANDATO - SUL TERZO MANDATO PER I GOVERNATORI, CHE MELONI E SCHLEIN NON VOGLIONO, LA LEGA FA ASSE CON IL CAPO DELLA MINORANZA DEM BONACCINI E PREPARA IL BLITZ. SALVINI VUOLE EVITARE DI CEDERE ALLA PREMIER NEL 2025 REGIONI LEGHISTE COME IL VENETO DI ZAIA E PUNTA A BLINDARE LA LIGURIA DI TOTI – SCHLEIN HA LA GRANA DE LUCA IN CAMPANIA, CHE HA GIÀ AVVERTITO: “MI CANDIDERÒ IN ETERNO”…

-

Condividi questo articolo


Giovanna Casadio per la Repubblica - Estratti

 

ELLY SCHLEIN GIORGIA MELONI ELLY SCHLEIN GIORGIA MELONI

In via Bellerio non hanno deposto le armi sul terzo mandato per i governatori. Matteo Salvini non si arrende, anche perché la partita politica è grossa: si tratta di non cedere nel 2025 all’alleata Giorgia Meloni regioni leghiste come il Veneto di Luca Zaia e di blindare la Liguria di Giovanni Toti, che con la Lega ha feeling. Perciò la sintonia è totale con Stefano Bonaccini, il governatore dem dell’Emilia Romagna (...)

 

Bonaccini poi minimizza e fa sapere: “Non stavo parlando del mio destino personale”, cioè se si candiderà alle Europee o cosa farà, visto che ripresentarsi alla guida della Regione non può a regole vigenti, con il limite dei due mandati. Come sempre afferma: “Lo discuteremo a suo tempo nel partito”.

 

bonaccini salvini bonaccini salvini

Ma nel grande risiko delle riforme c’è anche il dossier che scotta dei governatori che chiedono di fare il tris. Nel 2025 vanno a votare oltre al Veneto di Zaia e alla Liguria di Toti, l’Emilia Romagna di Bonaccini, la Puglia e la Campania dei dem Michele Emiliano e Vincenzo De Luca. Ecco che le carte dei favorevoli e dei contrari al terzo mandato si mischiano.

 

Elly Schlein, ad esempio, è contraria: la segretaria dem ha Vincenzo De Luca da stoppare, che è alla fine del secondo mandato. Meloni vuole accaparrarsi il Veneto con un proprio candidato post Zaia e, approfittando delle divisioni dei progressisti, di insediare Fratelli d’Itala in più territori. Però Guido Crosetto, ministro della Difesa e fondatore di FdI, ha aperto una breccia: “Stop al terzo mandato per Zaia? No a regole tecniche, il popolo è sovrano”. Mentre contrario al terzo mandato è anche il leader di Forza Italia, Antonio Tajani.

 

bonaccini salvini bonaccini salvini

La partita insomma si complica. Stefano Locatelli, il responsabile enti locai della Lega, ha avuto vari confronti con i partner di governo. La questione sembrava morta. Invece torna in cantiere una proposta di legge “minimalista” della Lega, per ora solo in bozza, che riguarda la fine del limite del terzo mandato per i sindaci di Comuni fino a 15 mila abitanti, e alza a 4 mandati per i primi cittadini fino a 5 mila abitanti (potrebbero anche diventare illimitati). Ebbene su quel vagone dovrebbe salire il terzo mandato per i governatori. Un blitz? Praticamente sì. Con la benedizione di Zaia, Toti, De Luca, Bonaccini, Emiliano.

 

Nelle ultime settimane il pressing dei governatori è diventato più forte. Zaia è tornato alla carica pochi giorni fa: “L’attore protagonista, la figura centrale in questo Paese deve essere il cittadino chiamato “a scegliere la classe dirigente, quindi bisogna sbloccare i mandati. Se si vuole lasciare tutto in mano alla politica ne prendo atto. Mi chiedo però come mai non si propone mai il blocco dei mandai per i parlamentari”.

de luca schlein de luca schlein

 

Persino il sindaco di Padova, eletto come indipendente con il Pd, Sergio Giordani ha lanciato un appello pro Zaia e terzo mandato. Il ligure Toti ha detto che negare il terzo mandato ai governatori è incoerente: “Premier e ministro a vita sì, e no governatori e sindaci?”. E per Toti ricandidato si è espresso il vice ministro leghista Edoardo Rixi. Sul fronte dell’opposizione dibattito aperto, sapendo però che Schlein non ci sente sul terzo mandato né per governatori né per sindaci. De Luca ha già avvertito: “Mi candiderò in eterno”. Una boutade, ma da prendere seriamente.

GIORGIA MELONI VS ELLY SCHLEIN GIORGIA MELONI VS ELLY SCHLEIN bonaccini salvini bonaccini salvini GIORGIA MELONI ELLY SCHLEIN - SISTER ACT - BY MACONDO GIORGIA MELONI ELLY SCHLEIN - SISTER ACT - BY MACONDO

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – L'EFFETTO TRUMP RINGALLUZZISCE LE DESTRE EUROPEE E LA ''MAGGIORANZA URSULA'' RISCHIA DI IMPLODERE - OLTRE ALL'INETTA SCELTA DI RAFFORZARSI CONCEDENDO A GIORGIA MELONI UNA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA (SU FITTO CONTRARI SOCIALISTI E LIBERALI), A DESTABILIZZARE LA VON DER LEYEN SONO I POPOLARI SPAGNOLI CHE MIRANO A FAR CADERE IL GOVERNO SANCHEZ BOCCIANDO IL COMMISSARIO SOCIALISTA RIBEIRA – PER URSULA SI PREFIGURANO TRE SCENARI: 1) LA CRISI RIENTRA E PASSANO LE NOMINE, FITTO COMPRESO; 2) ACCONTENTA I SOCIALISTI E RIFORMULA LE NOMINE DEI COMMISSARI; 3) SALTA LA ''MAGGIORANZA URSULA'' E SI TORNA AL VOTO (COSA MAI SUCCESSA…)

DAGOREPORT - MILANO BANCARIA IN ALLARME ROSSO PER L’ACQUISIZIONE DAL MEF DEL 15% DI MONTE DEI PASCHI, DA PARTE DI UNA CORDATA FORMATA DA CALTAGIRONE E MILLERI (DELFIN-DEL VECCHIO) IN COMUNITÀ DI AMOROSI INTENTI CON GIUSEPPE CASTAGNA, PATRON DI BPM - CON LA FUTURA FUSIONE BPM-MPS NASCERÀ IL TERZO POLO FINANZIARIO, A FIANCO DI INTESA E UNICREDIT - NON SOLO: IN UNO SCENARIO FUTURIBILE, POTREBBE ACCADERE CHE CALTA E MILLERI, UNA VOLTA CEDUTE A BPM LE LORO AZIONI (27,57%) DI MEDIOBANCA, RIESCANO A CONVINCERE CASTAGNA A PORTARE BPM-MPS ALLA CONQUISTA DI MEDIOBANCA…

FLASH – COME HANNO PRESO AL PENTAGONO LA NOMINA DI QUELLO SVALVOLATO DI PETE HEGSETH COME SEGRETARIO DELLA DIFESA? MALISSIMO! PRIMA DI TUTTO PER UNA QUESTIONE GERARCHICA: COME FA UN EX CAPITANO A COMANDARE SUI GENERALONI? CERTO, NON SAREBBE IL PRIMO: IN PASSATO ALTRI CAPOCCIONI NELLO STESSO RUOLO NON AVEVANO ALTI GRADI MILITARI (ANCHE RUMSFELD ERA "SOLO" UN CAPITANO MENTRE LLOYD AUSTIN, L’ATTUALE SEGRETARIO, È UN GENERALE A QUATTRO STELLE) - SU HEGSETH PESANO SOPRATTUTTO L’INCOMPETENZA E LA "PROMESSA" DI PURGARE I VERTICI MILITARI NON FEDELI A TRUMP...