1. PERICOLO DI FUGA
Estratto dell’articolo di Alberto Mauro per “il Messaggero”
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[…] La prossima stagione senza Europa rischia di ridimensionare budget e ambizioni. Allegri rimarrà fino a giugno, ma potrebbe accettare una buonuscita per risolvere il contratto al 2025.
Alla Juve infatti potrebbe servire un profilo diverso per lanciare i giovani e valorizzare la rosa: Conte sarebbe l'ideale, ma i 15 milioni di sterline d'ingaggio al Tottenham sono fuori portata.
Sul fronte squadra nessuno dei giocatori in scadenza (Rabiot, Cuadrado, Di Maria e Alex Sandro) sarà rinnovato, anche Paredes non sarà riscattato mentre la dirigenza potrebbe fare uno sforzo per i 7 milioni di Milik. Riflessioni in corso per i due leader Danilo e Bonucci, probabile l'addio di Vlahovic in Premier e Pogba, promossi in pianta stabile i giovani più promettenti della Next Gen e Primavera.
L'altra partita invece si giocherà tra aule e fascicoli, entro il 22 febbraio tornerà d'attualità l'altro filone sulle plusvalenze opache (non coinvolte in quello principale) con la decisione di andare o meno a processo.
Ad allarmare è soprattutto la manovra stipendi, che sembrava poter avere conseguenze ben più dirompenti delle plusvalenze. Negli anni 2020 e 2021, per fronteggiare l'emergenza Covid, la Juve si accordò privatamente con i giocatori per una dilazione degli ingaggi regolata da scritture private.
MAROTTA ANDREA AGNELLI PARATICI
In sintesi è stato contabilizzato un risparmio di 90 milioni, a fronte della rinuncia di una sola mensilità per 31 milioni di euro. Gli altri 59 milioni garantiti nelle stagioni successive attraverso side letter.
La più celebre è la carta Ronaldo, spuntata il 23 marzo 2022, nello studio torinese dell'avvocato Federico Restano, stretto collaboratore del legale bianconero Cesare Gabasio. Da sola la carta Ronaldo pesa per 19,6 milioni, la Juve avrebbe dovuto riconoscere al portoghese l'intera somma in quattro tranche mai pagate […], ecco perché Cr7 sta valutando se costituirsi parte civile contro Juventus. […]
2. LA JUVE PUÒ RICEVERE ALTRE STANGATE DAGLI STIPENDI ALLA «VENDETTA» UEFA
Estratto dell’articolo di Fabio Amendolara per “La Verità”
Per la Juventus la strada si presenta in salita. E con una pendenza per nulla agevole da affrontare: 15 punti in meno in classifica, che portano il club dal terzo al decimo posto e fuori dall’area Champions (una esclusione dal torneo produrrebbe una perdita di diritti tv e potrebbe pesare non poco sui conti), a causa delle plusvalenze taroccate. Tutti i dirigenti sono stati condannati a sospensioni tra otto e 30 mesi. Questa è la decisione della Corte federale (in appello). Alla quale bisogna sommare un possibile secondo processo sportivo, che deriva dai nuovi atti dell’inchiesta «Prisma» della Procura di Torino, radice di un procedimento penale con al centro l’accusa sul falso in bilancio.
[…] «Una palese disparità di trattamento ai danni della Juve e dei suoi dirigenti rispetto a qualsiasi altra società o tesserato», definiscono la decisione i legali della Juventus, Maurizio Bellacosa, Davide Sangiorgio e Nicola Apa, che annunciano: «Attendiamo di leggere con attenzione le motivazioni per presentare il ricorso davanti al collegio di garanzia dello sport».
Le plusvalenze, infatti, la Juve sarebbe riuscita a metterle in campo grazie alla complicità degli altri club. […]
Per comprendere in pieno il ragionamento dei giudici d’appello bisognerà attendere le motivazioni (che verranno depositate tra 10 giorni). Ma si può facilmente intuire che si tratta di una violazione ben precisa del codice di giustizia sportiva, e più precisamente del quarto capoverso, quello sulla «mancata lealtà».
I giudici hanno tenuto conto delle intercettazioni e della valanga di materiale istruttorio dell’indagine «Prisma» (14.000 pagine), dal quale sarebbe emerso un deliberato e ripetuto tentativo di eludere le norme. Un peso specifico deve averlo avuto soprattutto il «libro nero» di Cherubini e Paratici.
[…] Il foglio A4 […] racconta come all’interno della società ci fosse consapevolezza della gestione, che la Procura di Torino appunto descrive come «disinvolta», messa in campo dai vertici del club e, in particolare, dall’uomo al quale si riferisce il manoscritto. Dal resto degli atti è emerso quello che viene definito «un sistema».
Ma anche per le strane manovre sugli stipendi la Juve potrebbe uscirne con le ossa rotte. Intanto ha dovuto rettificare i bilanci. E a livello sportivo, l’uso di «scritture private non depositate» […] sarebbe andata in conflitto con l’articolo 31 del Codice di giustizia sportiva, ovvero quello che regola le violazioni in materia gestionale ed economica.
I rischi per la Vecchia signora potrebbero quindi non essere finiti. Perché potrebbe configurarsi addirittura una violazione del comma 2 dell’articolo 31, che punisce con la retrocessione «la società che, mediante falsificazione dei propri documenti contabili o amministrativi [...] ottenga l’iscrizione a una competizione cui non avrebbe potuto essere ammessa».
Ma c’è anche un’altra incognita: sulle cosiddette partnership della Juve con altre società, nell’ottica di un’eventuale violazione della «lealtà della competizione sportiva». Una questione che potrebbe mettere a rischio anche la posizione di calciatori e procuratori. […]
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