ALLARME ROSSA – ALLA FINE DEI TEST INVERNALI, MATTEO BINOTTO LA VEDE NERA: “NON SIAMO I PIÙ VELOCI”, “SE DOVESSI DARE UN VOTO ALLA NOSTRA MACCHINA È MENO DI 6”, “IN AUSTRALIA NON LOTTEREMO PER LA VITTORIA” - IN CURVA LA SF1000 VA PIÙ FORTE DELLA MONOPOSTO DELLO SCORSO ANNO, MENTRE IN RETTILINEO È DIVENTATA LENTA -  I PILOTI BRONTOLANO E SUL MOTORE…

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Da "La Stampa"

 

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«Non siamo i più veloci», «se dovessi dare un voto alla nostra macchina è meno di 6», «in Australia non lotteremo per la vittoria», «se scoprissimo di essere molto indietro, dovremmo valutare l' ipotesi di concentrarci già sul progetto 2021». Il Binotto-pensiero sprizza pessimismo alla fine dei test invernali. La preparazione in pista è finita ieri e la Ferrari è in ritardo, parola di team principal.

 

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In curva la SF1000 va più forte della monoposto dello scorso anno, mentre in rettilineo è diventata lenta, come se la Formula 1 fosse una coperta corta che non lascia spazio ai miglioramenti. Giovedì si è lamentato Vettel per il vento, ieri Leclerc per il freddo. Quando i piloti brontolano non è mai buon segno. E Melbourne si avvicina: se la F1 supererà i controlli ai confini sul coronavirus (il governo australiano è possibilista), il 15 marzo si correrà il primo Gp.

 

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Motore Rossa, inchiesta chiusa I migliori tempi sul giro a Barcellona spiegano quasi nulla. Bottas e la Mercedes hanno chiuso in testa l' ultima giornata in 1'16''196, quattro decimi in più rispetto alla settimana scorsa.

 

Perché? L' opinione diffusa è che la Ferrari stia bluffando e allora i rivali si adeguano e coprono le carte. «Non so che cosa dicano gli altri di noi, io conosco la situazione - smentisce Binotto -. Non siamo contenti delle prestazioni, dobbiamo lavorare su aerodinamica e motore». Già, il motore: in estate aveva trascinato la riscossa della Rossa, poi i rivali avevano protestato. La Fia ha chiuso l' inchiesta: è stato trovato un accordo (segreto) con la Ferrari, così che nessuno potrà più protestare, ma nel frattempo molti cavalli se ne sono andati. Verstappen (Red Bull) è secondo davanti a Ricciardo (Renault) e Leclerc, staccato di neanche due decimi dal primo.

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Hamilton è dietro di un' altra manciata di centesimi. Hanno tutti e cinque simulato una qualifica, ma qualcuno ha simulato più di altri.

I problemi dei campioni Qualche problema ce l' hanno anche i campioni del mondo. Il motore è fragile: tre ne ha sostituiti la Mercedes e due la Williams. I tecnici tedeschi hanno provato a rimediare aumentando la quantità di lubrificante.

 

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La macchina ieri ha prodotto nubi bianche, ma la power unit non si è più rotta. Invece, la Racing Point, che è una copia della W10 vincitrice dell' ultimo titolo, non ha avuto questo inconveniente in quanto, proprio per la sua genesi, monta il sistema di raffreddamento meno estremo usato nel 2019. Dovremo farci l' abitudine: nelle prime gare, i suoi piloti Perez e Stroll lotteranno per il podio.

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