Filippo Grimaldi per gazzetta.it
Decima gara utile consecutiva, quarta vittoria negli ultimi cinque turni: non succedeva ai giallorossi dal finale della stagione 2015-16, e già questo dato spiega la solidità del gruppo di Mourinho (che s’impone uno a zero al Ferraris), confermata pure contro una Sampdoria che resta in acque pericolose di classifica. Ha provato in tutti i modi a non farsi sopraffare, ma ha pagato alla distanza la sua insufficiente spinta offensiva. Alla fine, per i giallorossi, l’unica nota stonata resta il dolore alla spalla destra dopo un precedente scontro di gioco che ha costretto Abraham ad uscire nel finale.
Sulla partita, è successo esattamente ciò che Giampaolo forse temeva: che in attacco la coperta fosse corta per la Samp già si sapeva, e da qui deriva la scelta iniziale del tecnico doriano di affiancare Sabiri a Caputo, con Sensi trequartista. Mourinho ha schierato la formazione annunciata, con il suo efficace 3-4—2-1, anche se almeno in avvio gli ospiti sono partiti un po’ troppo guardinghi. Più efficace la partenza della Sampdoria: dopo due minuti, Bereszynski approfitta di un erroraccio di Zalewski, affonda sulla destra e serve Sensi, ma l’appoggio del trequartista al centro non è sfruttato da Thorsby, che calcia male e fuori misura.
Sulla ripartenza giallorossa, pallone ad Audero, il cui rinvio maldestro favorisce gli ospiti, ma Colley rimedia. Gara vivace, giocata a buon ritmo, in quella che sarà poi nel primo tempo la fase migliore degli uomini di Giampaolo, contro un avversario che ricorre spesso al fallo tattico (Mkhitaryan, Pellegrini) non appena la Samp trova un varco e crea la superiorità dalla mediana in su. Partita a lungo in sostanziale equilibrio.
Ibanez di testa colpisce fuori misura, Sabiri viene abbattuto dallo stesso Ibanez, subito ammonito. Non ci sono timori reverenziali dei blucerchiati, la Roma fatica a distendersi, anche perché Abraham è poco servito, e arretra per cercare palla verso il centrocampo. La Roma crea poco, ma la Samp non riesce a pungere: al 21’ Caputo impegna Rui Patricio a terra. Gara stramba, zeppa di interruzioni, ma al primo vero affondo la Roma riesce a passare in vantaggio, quando su un traversone dalla sinistra di Zalewski, deviato proprio da Thorsby nel tentativo di anticipare Abraham, Mkhitaryan trova il varco da due passi su un pallone vagante e batte Audero. Samp che reagisce con furore, ma guadagna solo un angolo.
Sugli sviluppi del corner Colley travolge Rui Patricio: tanta paura ma nessun danno per entrambi. Il vantaggio permette alla Roma di gestire il gioco, senza correre eccessivi rischi. Anzi, potrebbe addirittura raddoppiare su un retropassaggio folle di Bereszynski (38’): Abraham intuisce ed anticipa Audero, ma è precipitoso al momento del tiro e non trova la porta. Sabiri (41’) su punizione calcia direttamente in porta, ma Rui Patricio è attento.
CAMBIO DI PASSO — Nella ripresa Giampaolo toglie Sensi e inserisce Quagliarella al fianco di Caputo, arretrando Sabiri nel ruolo di trequartista. In apparenza, il gioco blucerchiato diventa più efficace sul piano offensivo, ma appena la Roma trova di nuovo le misure, i blucerchiati tornano a soffrire. La Roma, che ha più qualità, copre bene il campo e rischia pochissimo, gestendo nel primo quarto d’ora di gioco il vantaggio con autorevolezza. Murru (14’) anticipa in extremis un affondo in velocità Mkhitaryan-Pellegrini-Abraham, ma sono sempre i giallorossi padroni del campo. Giampaolo prova a riaccendere i suoi inserendo Vieira per Rincon in mediana e Augello per Murru a sinistra. Sabiri (21’) impegna Rui Patricio a terra, ma servirebbe più velocità e furore, che la Samp non sembra possedere.
jose mourinho foto mezzelani gmt 108
Si aprono spazi immensi per la Roma, Audero deve uscire fuori area per evitare il patatrac su Abraham. Trimboli (28’) sostituisce Thorsby per dare più profondità al gioco in mezzo. E’ una sfida che nel finale pare impari per valore: fra il 31’ e il 33’ la Roma un giropalla infinito sempre in controllo, con i blucerchiati incapaci di reagire. Certo, l’uno a zero non permette distrazioni, ma gli ospiti sono in totale controllo della gara. Mourinho toglie Abraham e Zalewski (dentro Shomurodov e Vina), ma la partita non cambia, anche se al 42’ su una conclusione di Quagliarella, Smalling per un soffio inganna Rui Patricio. Finale caldo, con la Roma che prova ad addormentare il gioco, tanto che Pellegrini – sostituito nel recupero ritarda l’uscita dal campo e si prende un cartellino giallo apparentemente inutile, ma forse non del tutto casuale visto che la prossima è contro la Salernitana.
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