Marco Calabresi per corriere.it
In attesa della conclusione della sfida tra l’australiano Thanasi Kokkinakis e Fabio Fognini, interrotta ieri per pioggia con il padrone di casa avanti due set a zero, un po’ di Italia avanza al terzo turno degli Australian Open: Jannik Sinner elimina in meno di due ore l’argentino Tomas Martin Etcheverry: 6-3, 6-2, 6-2 il parziale in 1h46’.
Fuori in tre set Rafa Nadal, campione uscente e n. 2 del mondo, eliminato dallo statunitense Mackenzie McDonald 6-4, 6-4, 7-5 e infortunato: lo spagnolo ha accusato problemi al fianco sinistro durante il secondo set e ha provato a rimanere in campo con l’assistenza di un medico, ma è rimasto chiaramente penalizzato soprattutto dal lato del rovescio e ha perso sul campo.
BERRETTINI
Matteo Berrettini è stato eliminato al primo turno agli Australian Open di tennis. È stata una delusione, anche se ha perso in cinque set da Andy Murray, ex numero 1, oggi 35enne che convive con non pochi problemi fisici. Berrettini ha giocato male i primi due set, poi si è ripreso. Non ha mai sfoderato il suo miglior tennis (c’è anche l’avversario dall’altra parte) ma ha comunque ha avuto un match-point (che ha sprecato in maniera balorda sbagliando sotto rete un rovescio per lui tutt’altro che complesso) e ha finito col perdere al super tie-break in cui ha servito sempre davvero male. Questa a nostro avviso è stata la vera delusione: Berrettini è mancato nel momento decisivo nel colpo decisivo. Decisamente male.
Abituati al calcio, alla perenne costruzione di alibi, ascoltare le parole di Berrettini in conferenza stampa (tratte da ubitennis) ci ha riconciliato con la nostra idea di sport.
Ha esordito con:
L’anno scorso ho vinto 7-6 al quinto. Quest’anno ho perso 7-6 al quinto. È il tennis. Che sembra una cretinata, una ovvietà, in realtà non lo è. È il tennis. È lo sport.
E ancora:
Sì, alla fine è stata davvero una bella partita, soprattutto gli ultimi tre set. Solo che non sono molto contento del modo in cui sono sceso in campo. È stato un po’ diverso da quello che mi aspettavo. Faceva freddo. Non era caldo come pensavo. Ero pronto per un diverso tipo di condizione. Due minuti prima, tutto è cambiato. Devo dire che Andy ha gestito meglio la situazione. Ma la cosa buona è che ho ribaltato la partita con poco tennis. Non credo di aver giocato molto bene oggi. Adesso è davvero difficile parlare della partita. Poteva essere tutta un’altra storia solamente con un colpo andato diversamente.
Qualcuno potrebbe pensare che Berrettini si stia costruendo un alibi e lui alla domanda sulla questione indoor prima risponde:
Quando mi hanno detto che avremmo giocato al coperto? Me l’hanno detto due minuti prima. In realtà, ero pronto a scendere in campo e me l’hanno detto. È stata una grossa modifica, e ovviamente vale anche per Andy. Come ho detto prima, penso che l’abbia gestita meglio. Personalmente penso che quando il tetto è chiuso, le condizioni siano più lente.
La mia tensione è scesa durante la partita. Ecco perché stavo mettendo over-grip, over-grip, perché ho cambiato tutta la mia tensione. L’inizio è stato umido, poi è diventato un po’ più secco. Questo è quello che facciamo, dobbiamo adattarci alle condizioni. L’unica cosa è che mi sono riscaldato all’aperto. La temperatura era piuttosto alta e la palla volava; era diverso.
Poi sintetizza:
In Italia comunque diciamo che si sta parlando del nulla. Ho avuto un match point, ho sbagliato il colpo: questo è il riassunto della partita.
Si complimenta con l’avversario, lo elogia:
Sì, penso che Murray abbia giocato decisamente meglio. Si muoveva molto meglio, colpiva meglio la palla. Faceva tutto meglio in generale. Ha servito davvero bene. Non è un segreto, sta tornando uno dei migliori nel circuito. Sapevo che sarebbe stato un primo turno difficile; lui ama giocare questo tipo di partite. È un grande campione. L’ho detto tante volte. Personalmente è stato fantastico giocare con quell’atmosfera contro di lui. Un gran match che purtroppo non è andato nella mia direzione.
Non so come si sente lui. Io mi sento stanco, ovviamente (sorridendo). Sento di non aver perso perché ero stanco. In realtà mi sono sentito davvero bene alla fine del quinto. Un po’ pesante sulle gambe ma non è stato questo il motivo per cui ho perso. È impressionante quello che è riuscito a fare dopo tanti interventi chirurgici, dopo tutti i chilometri che ha corso nella sua carriera. È impressionante. A dimostrazione di quanto ama il gioco, quanto ama questo tipo di partite.
E trova anche un aspetto positivo della sua prestazione.
Personalmente non mi sono allenato molto nell’ultima fase pre-stagionale. Stavo ancora affrontando alcuni infortuni. Mi sono detto “Vediamo se sono pronto per cinque set”. E lo sono stato quindi sono felice per questo.