Massimiliano Gallo per ilnapolista.it
Napoli-Parma non è stata una partita che passerà alla storia del calcio né tantomeno alla storia degli azzurri. Di quest’incontro ci prendiamo il meglio: ossia la vittoria: 2-0. Che è l’unica buona notizia della serata. Conquistati tre punti importanti che hanno riportato il Napoli al quarto posto, in condominio con Lazio e Roma (che deve ancora giocare). Con un punto di vantaggio sull’Atalanta. La corsa alla Champions si ferma ai bergamaschi.
Non vogliamo considerare la partita un test sulla condizione psico-fisica della squadra di Gattuso. Preferiamo non farlo, altrimenti non potremmo parlare di test superato.
Il Parma è una delle squadre più malandate della Serie A. Una formazione che rischia seriamente la retrocessione, almeno nella versione esibita questa sera a Fuorigrotta. Con un attacco evanescente, affidato al sempreverde Gervinho.
Il Napoli è invece una delle squadre più impaurite della Serie A. È una formazione bloccata, che non ha serenità e quindi non rischiar alcuna giocata. Il risultato è un match desolante che non fuga nemmeno uno dei tanti dubbi sulla gestione di Gattuso. Il Napoli è a dir poco convalescente, per non dire in crisi d’identità. È evidentemente una squadra non serena, consapevole del clima a dir poco difficile che c’è tra il club e il settore tecnico (Gattuso e Giuntoli).
Sostanzialmente il Napoli ha tirato due volte nello specchio della porta, in occasione dei due gol di di Elmas e di Politano (più il palo di Insigne nel finale). Elmas ha segnato nel primo tempo su azione personale e con la gentile concessione di Grassi autore di un primo tempo disastroso (infatti non è entrato nella ripresa). Il gol comunque è stato bello. Un giusto premio al macedone del Nord che in questa stagione ha giocato troppo poco. Politano, che è subentrato nella ripresa al posto di Petagna, ha chiuso il match a dieci minuti dal termine.
Gattuso ha schierato Elmas in mediana al fianco di Demme e Zielinski, con Bakayoko in panchina. Come al solito, il Napoli ha esibito soltanto qualche spunto di Lozano che come al solito ha conquistato un paio di ammonizioni ai danni degli avversari.
Il primo gol non ha sbloccato il Napoli. Dal punto di vista psicologico, è come se nulla fosse cambiato. Addirittura nella ripresa gli azzurri hanno difeso il risultato, hanno lasciato l’iniziativa alla squadra di D’Aversa che è penultima in classifica: dietro, hanno il solo Crotone.
È stato un secondo tempo di sottile paura. Sottile, perché l’avversario si è rivelato poca cosa. Il Parma, in realtà, ha avuto una sola vera occasione, col gigante Cornelius. Al 70esimo, Gattuso ha pure tolto Zielinski per coprirsi di più con Bakayoko. Poi, per fortuna, è arrivata la seconda rete. La speranza è che possa infondere serenità al gruppo squadra. Non ne siamo molto convinti, ma il Napoli è quarto ed è in piena corsa per la qualificazione in Champions.
Gattuso ha sapientemente tenuto in panchina Osimhen che al momento non è in condizione di reggere una partita di Serie A.