Guido De Carolis per il Corriere della Sera
Il pareggio con lo Slavia Praga ha agitato non poco l' Inter e, soprattutto, lo spogliatoio. La brutta prestazione di Champions ha fatto surriscaldare la situazione. Tra Romelu Lukaku e Marcelo Brozovic c' è stato un acceso scambio di vedute. L' attaccante ha chiesto conto ai compagni del perché fossero state disattese le disposizioni di Conte e il suo piano partita.
Una disamina tecnico-tattica, un cercare di capire i motivi per cui il centravanti belga è stato costretto di fatto a giocare da centroboa, in un modo poco gradito e ancor meno funzionale al gioco di Conte.
Lukaku ha cercato di spronare la squadra, in sostanza uno spunto per migliorare le prestazioni e i risultati dell' Inter.
Il confronto però è diventato un po' troppo acceso, soprattutto quando Brozovic ha risposto usando i suoi toni. Il croato non ha gradito, ha sentito il discorso di Lukaku come rivolto a sé e non più in generale alla squadra, come invece intendeva il belga. I due si sono minacciosamente avvicinati, sono arrivati a contatto, poi tutto si è chiuso lì.
Lukaku è da tutti dipinto come un gigante buono, ma pur sempre gigante, Brozovic ha invece un carattere piuttosto fumantino e non è nuovo a rapporti turbolenti con i compagni, particolarmente i numeri 9.
Era già successo con Icardi e, anche sotto la disastrosa gestione di Frank De Boer aveva avuto problemi, quando fu messo fuori rosa. I due hanno lasciato lo stadio uscendo quasi contemporaneamente, senza rivolgersi parola. Si sono visti ad Appiano ieri, dove non ci sono stati strascichi né chiarimenti. Non il massimo nei giorni prima del derby.
Lo striminzito pareggio di Champions ha lasciato all' Inter più di un dubbio e Antonio Conte con molte decisioni da prendere. L' allenatore si è addossato tutte le colpe della prestazione contro lo Slavia («sono stato il più asino»), ma ha pure sottolineato tre criticità: «Ci è mancata personalità. Dovevamo correre più di loro. Voi pensate che arrivo io, li tocco e diventano cigni».
I tre successi consecutivi e il primato in campionato avevano forse alzato troppo il livello d' entusiasmo, il pari di Champions ha un po' sgonfiato l' ambiente. Marotta predica fiducia, Conte dopo il match era imbufalito. Non ci ha quasi dormito su, si è ritirato ad Appiano Gentile, ha passato la notte lì, a studiare gli errori commessi e a cercare soluzioni. Nel dopo partita ha usato parole forti, zero alibi. Lo stesso discorso deciso lo ha ripetuto alla squadra prima dell' allenamento, ha tentato di trasferire fiducia e carica, ma è stato fermo nel sottolineare gli errori commessi e da non ripetere. Una strigliata, perché si aspetta di più.
Non c' è un reparto più di altri sotto accusa, gli uomini chiave però sono in difficoltà.
Lukaku, Brozovic e lo stesso Skriniar. In attacco la convivenza tra il belga e Lautaro non funziona, possibile che nel derby l' argentino venga rimpiazzato da Politano, in attesa che Sanchez torni a livelli accettabili. L' Inter deve risolvere i suoi problemi in fretta, in campo e nello spogliatoio.