CALCIO DOTTO - SIAMO ENTRATI NELLA FASE CAROGNA DEL CAMPIONATO IN CUI CONTA SOLO VINCERE, NON IMPORTA SE BRUTTI, SPORCHI E CATTIVI. FANNO COSÌ LA JUVENTUS CON IL SASSUOLO E IL NAPOLI (PIUTTOSTO RACCHIO E SPENTO) A PALERMO. CAROGNETTA E BRUTTARELLA ANCHE L’INTER. LA COPERTINA DI GIORNATA È TUTTA DELLA ROMA

Non fanno così Fiorentina e Milan, sullo scoppiato andante. Paulo Sousa ha fatto l’impresa fin qui, ma non battere il casa il morituro Verona è brutto segno. In quanto al Milan. I giocatori, si sa, quando annusano che il loro mister è un dead man walking diventano animucce blandule. Se poi Menez è questo…

Condividi questo articolo


Giancarlo Dotto (Rabdoman) per Dagospia

 

udinese roma 8d udinese roma 8d

Siamo entrati ormai nella fase carogna del campionato in cui conta solo vincere, non importa se brutti, sporchi e cattivi. Fanno così la Juventus con il Sassuolo e il Napoli (piuttosto racchio e spento) a Palermo. Carognetta e bruttarella anche l’Inter che fatica parecchio prima di liberarsi del Bologna e, comunque, molto meglio ora, che il viziatissimo putto in panca sembra aver fatto la sua scelta tardiva, dentro tutti i nomi che finiscono con “ic”.

 

sarri 'sogno scudetto fino a ultima giornata' 82 sarri 'sogno scudetto fino a ultima giornata' 82

Non fanno così Fiorentina e Milan, sullo scoppiato andante. Paulo Sousa ha fatto l’impresa fin qui, ma non battere il casa il morituro Verona è brutto segno. In quanto al Milan. I giocatori, si sa, quando annusano che il loro mister è un dead man walking diventano animucce blandule. Se poi Menez è questo.

 

novellino, ea novellino, ea palermo napoli e palermo napoli e lazio atalanta 25 lazio atalanta 25 palermo napoli 5 palermo napoli 5 il gol di immobile 0 il gol di immobile 0 palermo napoli 33 palermo napoli 33 palermo napoli e palermo napoli e lazio atalanta 74 lazio atalanta 74

La copertina di giornata è tutta della Roma e del suo Big Spalla. Carognona e bella allo stesso tempo. L’unica. Ottava vittoria consecutiva a Udine. E sprazzi di calcio maramaldo palla a terra e spazi indovinati da piedi chirurgici. Il sospetto di Rabdoman è ormai certezza. Nei suoi anni pietroburghesi Big Spalla ha preso l’anima di Rasputin. Vedi l’ultimo caso, Dzeko. Poteva sembrare un rischioso sfoggio di titanismo insistere sul Grande Depresso, ma ha avuto ragione lui, la ragione della follia, anche qui.

lazio atalanta 3 lazio atalanta 3 lazio atalanta 7 lazio atalanta 7

 

Pochi minuti e il bosniaco apre la partita della Roma su assist di Salah che è un colpo di genio (ma non sarà forse da stazionarlo, questo sublime egizio, stabilmente trequartista al fianco del Cammellone?). Fa un gol che, se non lo fa, devi contare fino a dieci per non spedirlo nei luoghi più infrequentabili del pianeta. Ma ne aveva mancati di più facili nel recente passato.

cerci segna su rigore fe cerci segna su rigore fe

 

il gol di immobile e3 il gol di immobile e3

E’ una Roma sempre più fluida, sempre più consapevole e capace di fare male da un’infinità di risorse, incluso quel mad dog di Florenzi, anche stavolta un gol da fenomeno. Bene anche dietro, dove il polonese Guardiano del Palo è sempre più padrone, dove Manolas è ormai mostrificato esempio del buttafuori da manuale e anche questo Zukanovic piace molto, meno selvaggio di Rudiger ma piede molto più educato.

 

Disinnescata, per ora, la bomba Totti, che intanto scodella egregiamente figli cui sinistramente attribuire nomi da telenovela, il rischio, ormai è solo quello di scivolare nell’accademia, in quel tacco e punta che lo Spalletti di un tempo subì, ma il Big Spalla di oggi è pronto a mordere di brutto.

 

A proposito di morsi, da rivedere per quanto sensuale, quello di Diego Costa, Chelsea, meglio di Suarez e di Mike Tyson, come si strofina a lungo sul collo di Barry Everton, come a cercare la vena prima di piazzare il morso degno di Nosferatu. Non male anche l’intercettato Thohir che guarda Mariolino Corso in tribuna, un pezzo di storia da grandi seghe e saghe dell’Inter di Mago Herrera, come fosse un insetto mancino. Brutti scherzi dello specchio.

 

L’ultima su Buffon e soci, gli Inviolabili. Trattare i meriti dell’allenatore di una squadra che non prende gol nemmeno da Gengis Khan ha senso solo perché anche un’asina parlò il giorno in cui volle Dio. Juventus e Barcellona, per motivi opposti, sono inallenabili. Al massimo o al minimo, gestibili. Sarri, nella sua naif pretesa d’essere più bukowskiano di Bukowski, ha detto che guardare la Juve è da “teste di cazzo”. Poteva cavarsela con un bellissimo “illusi”. Sarebbe piaciuto anche a Charles detto Hank.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – L'EFFETTO TRUMP RINGALLUZZISCE LE DESTRE EUROPEE E LA ''MAGGIORANZA URSULA'' RISCHIA DI IMPLODERE - OLTRE ALL'INETTA SCELTA DI RAFFORZARSI CONCEDENDO A GIORGIA MELONI UNA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA (SU FITTO CONTRARI SOCIALISTI E LIBERALI), A DESTABILIZZARE LA VON DER LEYEN SONO I POPOLARI SPAGNOLI CHE MIRANO A FAR CADERE IL GOVERNO SANCHEZ BOCCIANDO IL COMMISSARIO SOCIALISTA RIBEIRA – PER URSULA SI PREFIGURANO TRE SCENARI: 1) LA CRISI RIENTRA E PASSANO LE NOMINE, FITTO COMPRESO; 2) ACCONTENTA I SOCIALISTI E RIFORMULA LE NOMINE DEI COMMISSARI; 3) SALTA LA ''MAGGIORANZA URSULA'' E SI TORNA AL VOTO (COSA MAI SUCCESSA…)

DAGOREPORT - MILANO BANCARIA IN ALLARME ROSSO PER L’ACQUISIZIONE DAL MEF DEL 15% DI MONTE DEI PASCHI, DA PARTE DI UNA CORDATA FORMATA DA CALTAGIRONE E MILLERI (DELFIN-DEL VECCHIO) IN COMUNITÀ DI AMOROSI INTENTI CON GIUSEPPE CASTAGNA, PATRON DI BPM - CON LA FUTURA FUSIONE BPM-MPS NASCERÀ IL TERZO POLO FINANZIARIO, A FIANCO DI INTESA E UNICREDIT - NON SOLO: IN UNO SCENARIO FUTURIBILE, POTREBBE ACCADERE CHE CALTA E MILLERI, UNA VOLTA CEDUTE A BPM LE LORO AZIONI (27,57%) DI MEDIOBANCA, RIESCANO A CONVINCERE CASTAGNA A PORTARE BPM-MPS ALLA CONQUISTA DI MEDIOBANCA…

FLASH – COME HANNO PRESO AL PENTAGONO LA NOMINA DI QUELLO SVALVOLATO DI PETE HEGSETH COME SEGRETARIO DELLA DIFESA? MALISSIMO! PRIMA DI TUTTO PER UNA QUESTIONE GERARCHICA: COME FA UN EX CAPITANO A COMANDARE SUI GENERALONI? CERTO, NON SAREBBE IL PRIMO: IN PASSATO ALTRI CAPOCCIONI NELLO STESSO RUOLO NON AVEVANO ALTI GRADI MILITARI (ANCHE RUMSFELD ERA "SOLO" UN CAPITANO MENTRE LLOYD AUSTIN, L’ATTUALE SEGRETARIO, È UN GENERALE A QUATTRO STELLE) - SU HEGSETH PESANO SOPRATTUTTO L’INCOMPETENZA E LA "PROMESSA" DI PURGARE I VERTICI MILITARI NON FEDELI A TRUMP...