Da goal.com
Scoppia ufficialmente il caso di corruzione all’interno della FIFA. Il presidente del PSG, Nasser Al-Khelaifi, è stato accusato di istigazione all’amministrazione infedele qualificata dalle autorità svizzere, per aver dato all’ex segretario generale della FIFA Jerome Valcke 'indebiti vantaggi'.
Il presidente del PSG è accusato di ‘cattiva gestione aggravata’ e per corruzione, mentre l’ex segretario è accusato di corruzione passiva e ripetuta amministrazione infedele qualificata.
Dalle indagini condotte dalle autorità è emerso che l’ex segretario FIFA ha ricevuto indebiti vantaggi da Al-Khelaifi e da un terzo imputato, un uomo d’affari nel campo del diritto sportivo. Al centro, l'acquisto e la proprietà di una villa in Sardegna. Vantaggi non comunicati da Valcke alla FIFA, violando i doveri e guadagnando un indebito profitto.
Inoltre tra il 2013 e il 2015 Valcke avrebbe esercitato la sua influenza per condizionare l’assegnazione dei diritti di trasmissione per diversi Mondiali di calcio e Confederations Cup. Da qui l’accusa relativa alla corruzione. L’accusa iniziale da parte del Pubblico Ministero della Confederazione era stata di truffa.
Al-Khelaifi in una nota ufficiale ha anche comunicato di aver richiesto un'indagine sulla bontà dell'investigazione.
“Dopo tre anni di investigazione alla quale ho collaborato, sono felice di dire che le accuse di corruzione per i Mondiali del 2026 e nel 2030 sono cadute. Come ho sempre detto, le accuse non hanno mai avuto alcune basi. […] Sono stato ripulito di ogni sospetto di corruzione. Mentre una seconda accusa rimane da risolvere, ho ogni aspettativa che anche queste saranno provate essere infondate. Mentre ho cooperato con le autorità durante l’investigazione, questa è stata caratterizzata da continua disinformazione e cose trapelate per sminuire la mia reputazione. Per questo ho richiesto che venga aperta un’indagine sulla condotta dell’investigazione. Mi riservo il diritto di prendere azioni nei confronti dei media che hanno danneggiato la mia immagine pubblicando informazioni senza il supporto dei fatti e articoli basati su fonti illegali riguardo la mia presunta colpevolezza”.