Carlos Passerini per il "Corriere della Sera"
Si riparte. Fra dubbi e paure, polemiche e sospetti, ma si riparte. Chiusa la sosta natalizia, la serie A si rimette in marcia fra Covid, Coppa d'Africa, infortuni e mercato, un mucchio di variabili che alla fine potrebbero fare la differenza sul campo nel momento clou della stagione. L'impennata dei contagi della nuova variante Omicron, con 61 casi in serie A, ha spalancato nuovi scenari. La capienza degli stadi è stata tagliata dal 75 al 50 per cento ed è subito scattata l'operazione rimborsi per chi aveva già acquistato i biglietti.
Il guaio principale riguarda però il campo: fra il virus, i problemi fisici e la competizione che si terrà dal 9 gennaio al 6 febbraio in Camerun, con ben 25 convocati della serie A, gli assenti arriveranno in tutto a oltre un centinaio. Dopodomani, all'Epifania, la 20ª giornata propone già diverse sfide che potrebbero segnare il campionato ed è ovvio che chi sta messo peggio non disdegnerebbe affatto un rinvio. Nei giorni scorsi alcuni club, tra i quali il Napoli, hanno fatto un sondaggio in Lega, ma col passare dei giorni l'ipotesi è sempre più remota.
mourinho spalletti foto mezzelani gmt048
L'orientamento è quello di non concedere deroghe: il calendario è già compresso di suo, tant' è che la Supercoppa è stata confermata il 12 gennaio proprio perché non c'erano altre finestre, quindi a meno di colpi di scena o di un drastico peggioramento della situazione giovedì si gioca e non si accordano spostamenti, a costo di aprire nuovi contenziosi nelle aule di giustizia sportiva.
L'idea (saggia) è trovare una linea comune con le Asl, che comunque ora possono intervenire solo in caso di focolaio diffuso. In serie A il caso più serio è quello della Salernitana, che riceve il Venezia: con i 4 di ieri, i positivi ora sono 11. Per ora è l'unica gara a rischio, ma in quel caso, non essendoci coppe europee di mezzo, trovare una data non sarebbe difficile. Al ritorno dalle ferie, a Dubai o alle Maldive, per molti è arrivata la brutta notizia. Juventus e Napoli, che si affronteranno giovedì alle 20.45, hanno entrambe giocatori positivi: Spalletti è senza Osimhen, Lozano ed Elmas, Malcuit è in quarantena ma non è positivo, Koulibaly e Anguissa sono in Africa. Nella Juve positivi Chiellini, Pinsoglio e Arthur. Tutti salteranno la sfida dell'Allianz, ma la partita non è a rischio.
«Non ho fatto nessun focus sulla situazione» ha detto Carlo Picco, direttore dell'Asl di Torino, intervenuto a Radio Punto Nuovo. Resta aperta la questione dei giocatori No Vax, che in serie A sono pochi, circa una ventina. I club stanno cercando di convincerli a vaccinarsi entro il 10 gennaio, quando entrerà in vigore il decreto governativo, la questione è però complessa sotto l'aspetto legale.
Insomma, la situazione generale per ora non è ancora da allarme rosso, ma è chiaro che va monitorata minuto per minuto. Ieri intanto è risultato positivo anche il portiere di riserva milanista Tatarusanu, che quindi non andrà in panchina a San Siro contro la Roma. Pioli però perde Kessie e Bennacer, via con Costa d'Avorio e Algeria. Restano quindi solo due le squadre non toccate a questo giro dal Covid: Lazio e Udinese.
L'Inter, che sarà la prima a scendere in campo alle 12.30 a Bologna, dovrà fare a meno di Dzeko, Cordaz e Satriano, più Calhanoglu squalificato. La Juventus non avrà nemmeno Bonucci: il problema alla coscia è solo un affaticamento, non una lesione, ma lo terrà comunque fuori nel big match. La difesa bianconera sarà in emergenza piena. Assenze pesanti anche per Roma, Atalanta, Torino. La serie A riparte col brivido. E stavolta il freddo non c'entra.