Si dividono le strade di Andre Agassi e Novak Djokovic. Il campione serbo, dopo l'esperienza con Pepe Imaz, si era affidato all'ex numero uno proprio per ritrovare smalto e motivazioni ma i mancati risultati, complici i problemi fisici, hanno acuito le differenze ed i dubbi per un rapporto apparso subito complesso.
Arrivando a Miami, per il classico "coast su coast" sul cemento nordamericano, uno dei suoi tradizionali feudi, Djokovic ha annunciato di non aver avuto dolori dopo tanto tempo, ha fatto i complimenti a coach Stepanek, rimasto in Europa per l'arrivo del primogenito con l'ex moglie, l'ex pro Nicole Vaidisova, ma non ha fatto parola dell'assenza di Agassi. E, com'è tornato in campo, ha preso un'altra lezione di tennis da Benoit Paire nel torneo che ha vinto sei volte.
La crisi c'era già prima e da un anno, come i problemi fisici. Forse Djokovic ha sbagliato ad accelerare il rientro, di sicuro Agassi non gli ha dato l'apporto giusto. Da qui l'annuncio del breve comunicato col quale l'ex campione americano ha gettato la spugna, calpestando la propria immagine di vincente: "Ho provato ad aiutare Novak con tutte le migliori intenzioni, ma troppo spesso ci siamo trovati in disaccordo, gli auguro il meglio e di superare questo momento".
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