DJOKOVIC RIFIUTA DI SPONSORIZZARE UN VIDEOGIOCO: “NON È UN BUON USO DEL MIO TEMPO” - INCREDIBILE DIETROFRONT DEL CAMPIONE SERBO IMPEGNATO AGLI AUSTRALIAN OPEN CHE HA STRACCIATO L’ACCORDO IN QUANTO NON CREDE NELLE POTENZIALITÀ DEL VIDEOGIOCO E, AL CONTEMPO, LI DETESTA - L'EX TENNISTA LINDSAY DAVENPORT LO ESALTA: “DJOKOVIC PASSA OGNI SINGOLO MINUTO PENSANDO A COME MIGLIORARE”

-

Condividi questo articolo


Da corrieredellosport.it

 

nole djokovic foto calabro gmt 29 nole djokovic foto calabro gmt 29

Incredibile dietrofront di Novak Djokovic: l'asso serbo, protagonista agli Australian Open, ha rifiutato l'opportunità di sponsorizzare un videogioco perché "non era un buon uso del suo tempo".

 

Il 36enne di Belgrado, che punta a vincere il suo 25° titolo in carriera in un torneo del Grande Slam, ha faticato più del previsto nel primo turno contro il croato Prizmic, superato in quattro set. Secondo l'emittente tv americana 'Tennis Channel', Djokovic ha infatti deciso di rifiutare l'accordo per due ragioni: non crede nelle potenzialità del videogioco e, al contempo, li detesta.

 

 

nole djokovic foto calabro gmt 28 nole djokovic foto calabro gmt 28

Chi tesse le lodi del serbo, videogiochi o meno, è l'ex tennista Lindsay Davenport: "Djokovic passa ogni singolo minuto pensando: 'come farò a migliorare domani, come farò a battere questo giocatore domani, tra una settimana, tra due settimane, in qualsiasi momento'". Non c'è tempo per i videogame: l'unica preoccupazione di Nole è quella di arrivare in fondo agli Australian Open e difendere il titolo conquistato 12 mesi fa in finale contro Tsitsipas

nole djokovic foto calabro gmt 27 nole djokovic foto calabro gmt 27

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – L'EFFETTO TRUMP RINGALLUZZISCE LE DESTRE EUROPEE E LA ''MAGGIORANZA URSULA'' RISCHIA DI IMPLODERE - OLTRE ALL'INETTA SCELTA DI RAFFORZARSI CONCEDENDO A GIORGIA MELONI UNA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA (SU FITTO CONTRARI SOCIALISTI E LIBERALI), A DESTABILIZZARE LA VON DER LEYEN SONO I POPOLARI SPAGNOLI CHE MIRANO A FAR CADERE IL GOVERNO SANCHEZ BOCCIANDO IL COMMISSARIO SOCIALISTA RIBEIRA – PER URSULA SI PREFIGURANO TRE SCENARI: 1) LA CRISI RIENTRA E PASSANO LE NOMINE, FITTO COMPRESO; 2) ACCONTENTA I SOCIALISTI E RIFORMULA LE NOMINE DEI COMMISSARI; 3) SALTA LA ''MAGGIORANZA URSULA'' E SI TORNA AL VOTO (COSA MAI SUCCESSA…)

DAGOREPORT - MILANO BANCARIA IN ALLARME ROSSO PER L’ACQUISIZIONE DAL MEF DEL 15% DI MONTE DEI PASCHI, DA PARTE DI UNA CORDATA FORMATA DA CALTAGIRONE E MILLERI (DELFIN-DEL VECCHIO) IN COMUNITÀ DI AMOROSI INTENTI CON GIUSEPPE CASTAGNA, PATRON DI BPM - CON LA FUTURA FUSIONE BPM-MPS NASCERÀ IL TERZO POLO FINANZIARIO, A FIANCO DI INTESA E UNICREDIT - NON SOLO: IN UNO SCENARIO FUTURIBILE, POTREBBE ACCADERE CHE CALTA E MILLERI, UNA VOLTA CEDUTE A BPM LE LORO AZIONI (27,57%) DI MEDIOBANCA, RIESCANO A CONVINCERE CASTAGNA A PORTARE BPM-MPS ALLA CONQUISTA DI MEDIOBANCA…

FLASH – COME HANNO PRESO AL PENTAGONO LA NOMINA DI QUELLO SVALVOLATO DI PETE HEGSETH COME SEGRETARIO DELLA DIFESA? MALISSIMO! PRIMA DI TUTTO PER UNA QUESTIONE GERARCHICA: COME FA UN EX CAPITANO A COMANDARE SUI GENERALONI? CERTO, NON SAREBBE IL PRIMO: IN PASSATO ALTRI CAPOCCIONI NELLO STESSO RUOLO NON AVEVANO ALTI GRADI MILITARI (ANCHE RUMSFELD ERA "SOLO" UN CAPITANO MENTRE LLOYD AUSTIN, L’ATTUALE SEGRETARIO, È UN GENERALE A QUATTRO STELLE) - SU HEGSETH PESANO SOPRATTUTTO L’INCOMPETENZA E LA "PROMESSA" DI PURGARE I VERTICI MILITARI NON FEDELI A TRUMP...