GUGLIELMO BUCCHERI per la Stampa
Un programma condiviso e, adesso, anche un nome. È Giancarlo Abete, già presidente della Figc e dimessosi dall’incarico dopo il fallimento della Nazionale nel Mondiale brasiliano il 24 giugno del 2014, il candidato, unico, di chi chiederà di tornare al voto il prossimo agosto. Sibilia (Dilettanti), Gravina (Lega Pro) e Tommasi (Associazione calciatori) hanno trovato l’accordo al termine del nuovo vertice di questa mattina a Roma: le tre componenti, rivali nell’urna dello scorso 29 gennaio, vogliono l’Assemblea elettiva per mettere fine al commissariamento in corso della Figc.
Il nostro calcio è sotto tutela e dovrebbe rimanerci, nelle intenzioni del presidente del Coni Giovanni Malagò, fino al prossimo febbraio: Sibilia, Gravina e Tommasi, sostenendo Abete, vogliono interrompere al più presto la fase commissariale con la forza di oltre il 70 per cento nel sistema elettorale della federazione. Abete, se eletto, rimarrebbe in carica fino al 2020, termine del quadriennio olimpico.
La prossima settimana è in agenda un nuovo incontro per definire la raccolta delle firme per chiedere, come da statuto Figc, l’assemblea per il voto e per disegnare quella che, nelle intenzioni dei tre presidenti delle componenti, dovrà essere la nuova governance della Federcalcio.
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