1. TEGOLA SULL’ITALIA, CANDREVA NON RECUPERA E SALTERÀ LA SFIDA CON LA SPAGNA
Massimiliano Nerozzi per lastampa.it
CANDREVA DURANTE CROAZIA ITALIA
Italia-Spagna, lunedì alle 18 a Saint-Denis, ottavo di finale dell’Europeo: la decisione è arrivata dopo l’allenamento del mattino, anche se già il giorno prima non c’erano buone sensazioni. L’esterno della Lazio continua a sentire dolore all’adduttore delle gamba destra ed è impossibile rischiarlo in partita.
FLORENZI O EL SHAARAWY
Candreva era stato tra i più positivi in questo inizio di Europeo, nonché arma tattica fondamentale nel 3-5-2 di Antonio Conte: ora il ct dovrà trovare un’alternativa, tra Florenzi ed El Shaarawy. Mentre dall’altra corsia andranno Darmian o De Sciglio.
BERNARDESCHI STOP
Dopo l’allenamento differenziato di ieri, è stato tenuto a riposo Federico Bernardeschi, reduce da una brutta botta al ginocchio con l’Irlanda: domani ci sarà, ma è ovviamente in dubbio per la sfida con la Spagna.
2. SECONDO I NUMERI L'ITALIA È DA BUTTARE - IN FONDO ALLE CLASSIFICHE PER OCCASIONI CREATE E CONCLUSIONI A RETE SIAMO I PIÙ FALLOSI DOPO LA ROMANIA MA A BUFFON TIRANO IN POCHI
Francesco Zucchini liberoquotidiano.it
Allora l' eccezione è stata la partita con il Belgio, la regola quella con l' Irlanda. Almeno questo si dovrebbe evincere dai dati (occhio alla tabella) con cui le agenzie specializzate del settore, tra cui WhoScored e Opta, hanno scomposto le gare fin qui disputate dagli azzurri al campionato d' Europa. Il responso è terrificante.
Non facendo sconto alcuno, le statistiche ne mettono a nudo tutti i limiti, perfino quelli che si erano intuiti ma nell' immaginario collettivo costituivano ancora un fastidioso sospetto più che una certezza vera e propria. A cominciare dalla media dei tiri verso la porta avversaria, in cui il Conte-team è appena 21esimo, ossia quart' ultimo nella graduatoria delle 24 nazionali che furono, essendo state nel frattempo scremate a 16. Ma questo è niente.
Difatti la truppa latita quasi ovunque, sia con la palla a terra - siamo 21esimi nei dribbling, 20esimi nei tackles, 19esimi negli assist - che con la palla in cielo: solo 18esimi alla voce "duelli aerei vinti". E non si può neppure incolpare il metro e 62 di Insigne che ha giocato una manciata di minuti appena. Piuttosto, dati alla mano, non sarebbe una cattiva idea brevettare il fraseggio a mezza altezza, ammesso possa essere praticato.
I numeri tendono anche a far capire che dalla partita vinta con il Belgio il rendimento dei fanti di Conte è andato via via calando progressivamente, come se tutta la preparazione fosse stata programmata sulla gara del debutto, considerata fondamentale dallo staff azzurro per superare il girone di qualificazione agli ottavi.
Nella testa degli azzurri, avvicinandosi il 13 giugno, c' era solo "quella" partita in cui poi, a conti fatti, tutto ha contribuito a girare secondo la strategia, dalla prodezza Bonucci-Giaccherini allo stato fisico dei belgi ancora in evidente rodaggio rispetto ai nostri.
Questo e altro dicono insomma le statistiche cui va dato però solo il giusto peso. Meglio non fidarsene troppo, l' esperienza insegna. Per cui, in prospettiva Spagna, anzichè disperarsi meglio cercare un appiglio. Magari ancora una volta nella difesa azzurra, la solita vecchia cara retroguardia juventina composta da Buffon, Barzagli, Bonucci e Chiellini. Tutti già ammoniti e diffidati, ma tutti disponibili.
Che l' Italia giochi d' attesa, beh quello l' aveva capito anche chi non lavora in un' agenzia di statistiche e di pallone. Messo giù nero su bianco, il dato nudo e crudo rivela che i nostri hanno racimolato un remoto 23° posto per "vantaggio territoriale", la voce che tien conto della permanenza di una squadra nella trequarti nemica. Più prudente di noi è risultata soltanto la Russia.
italia irlanda 7 italia irlanda 6
Dunque è assodato che gli azzurri stazionano quasi sempre nella loro metà campo, aspettando che siano gli altri a compiere la prima mossa. Però il 23° posto va considerato tenendo anche conto che l' Italia è in 17esima posizione per "tiri subìti", in 18esima per "parate decisive", e addirittura seconda assoluta per falli commessi, voce in cui domina la Romania. Tradotto, significa che il gioco italiano è fatto di attesa, ostruzionismo, marcature col coltello tra i denti, insomma massima protezione per Buffon non a caso fin qui impegnato in un semplice lavoro di routine. Ma tutto questo, in fondo, non lo sapevamo già?
La domanda a questo punto è un' altra: basteranno i soliti noti, lunedì, per battere la Spagna che, sempre dati alla mano, tira esattamente il doppio dell' Italia, è seconda assoluta per possesso palla, e prima assoluta per numero di passaggi riusciti?