Monica Colombo per il Corriere della Sera
Il momento della resa dei conti si avvicina, mentre in Lega spaccature e clamorosi dietrofront aumentano lo stallo dei lavori. A dodici giorni dalla scadenza delle offerte vincolanti dei due broadcaster in corsa, Sky e Dazn, i club chiamati dal presidente Dal Pino a votare per l' ennesima volta sull' assegnazione dei diritti televisivi si separano in maniera netta in due fazioni.
Dieci società, trascinate da Juventus e Lazio, confermano il proprio gradimento a Dazn (c' è anche il Milan che però è su posizioni opposte sui fondi), nove (tra cui la Roma e il Torino) si astengono come in precedenza, il Cagliari si scollega dalla videoconferenza al momento del voto.
Inutili finora si sono rivelati i tentativi di Paolo Dal Pino di invitare i club a trovare una sintesi, superando rivalità, pregiudizi e sospetti. Le diplomazie sono al lavoro per arrivare la prossima settimana a una decisione comune, per il bene del calcio italiano con i conti già devastati dalla pandemia. Il problema è che il quorum di 14 voti, in un clima da tutti contro tutti, al momento pare un miraggio. Di certo due sono i temi su cui la cordata dei nove astenuti chiede chiarezza:
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1. definire se l' offerta di Sky è davvero irricevibile, perché condizionata a una particolare realizzazione del canale ott della Lega;
2.verificare se Dazn ha risolto le criticità tecnologiche legate alla copertura del territorio.
Del resto che l' atmosfera in assemblea non fosse distesa si era compreso sin dalle prime battute quando le sette squadre contrarie ai fondi (Juve, Lazio, Napoli e Inter fra le altre) si erano rifiutate senza motivo di approvare la delibera assembleare del 26 febbraio.
Sul tema relativo alla media company i toni si sono alzati.
Lotito considerando chiusa la partita ha invitato Dal Pino a non mettere più in futuro ai voti la firma sul contratto preliminare con il consorzio Cvc-Advent-Fsi. Il presidente lo ha gelato: «Basta, stai zitto», prima di rispondere ad Agnelli che con De Laurentiis non intende più far parte del comitato che tratta con i fondi. Dal Pino ha ricordato ai presidenti di Juventus e Napoli che il mandato era stato assegnato loro dall' assemblea e che pertanto sarebbe loro dovere rappresentare gli interessi collettivi della Lega e non quelli personali.
Nonostante il voltafaccia dei due club, De Siervo con il comitato a cui appartengono anche Fienga della Roma, Fenucci del Bologna e Campoccia dell' Udinese incontrerà nei prossimi giorni i fondi per negoziare l' ultima proposta migliorativa da sottoporre al vaglio della società.
Diritti tv e fondi in questo momento non sono più due questioni intrecciate, i cui esiti dipendono l' una dall' altra: Dal Pino, che in avvio di riunione ha onorato la memoria di Marco Bogarelli, intende procedere spedito su entrambi i versanti ma prima c' è la partita dei diritti da risolvere.
Si cambia atteggiamento o, con la scadenza delle offerte (29 marzo), la riformulazione del bando sarà inevitabile.
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Praticamente, lo scenario che si auspica Sky.
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