VALERIO MARCANGELI per il Messaggero
Mentre fuori è primavera, tra Lotito e Sarri è ancora inverno.
Non bastano il sole e i 21 gradi della Capitale a riscaldare il clima tra i due. In un finale di stagione in cui si dovrebbe puntare dritti verso l'Europa League, a tenere banco a Formello sono i dubbi, in primis del patron: «Sarri è un uomo di grandi qualità e lavora 24 ore su 24 per il campo.
Non si discute, ma parlare del suo futuro alla Lazio è prematuro». Mai come in questo caso il presidente prende tempo.
Non di certo un buon segno che segue lo sfogo di domenica sera, dopo il ko contro il Milan subito nei minuti di recupero. Lotito, scendendo negli spogliatoi, non ha resistito alla tentazione di dire la sua: «Non capisco perché non spazzate mai il pallone».
Più volte Sarri ha sottolineato che il presidente biancoceleste è sempre stato presente, ma senza mai scavalcare i ruoli. Eppure stavolta è andata diversamente: «Avete visto il Milan? Mica è vietato lanciare», ha aggiunto il patron.
claudio lotito foto mezzelani gmt062
LA REAZIONE Un'entrata a gamba tesa che ha scatenato la reazione del tecnico: «Questo è il mio calcio. Se non ti sta bene riprendi Pioli».
Non proprio carinerie perciò nella pancia dell'Olimpico dove la Lazio per la quarta volta in stagione è crollata nei minuti di recupero, ancora contro una big: un solo punto in cinque gare nel 2022 contro le sette sorelle.
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Il gol di Tonali si aggiunge a quelli di Fabian Ruiz, Arslan e De Roon per un computo totale di 6 punti persi nei finali di partita, bottino che vedrebbe i biancocelesti quinti da soli a quattro lunghezze dalla Juventus quarta. Poca concentrazione mista a una solidità difensiva trovata solamente tra gennaio e febbraio con i quattro clean sheet consecutivi proprio come ai tempi di Pioli.
I 50 gol incassati in 34 giornate sono il peggior dato da quando la Lazio è passata nelle mani del presidente Lotito con la Serie A è stata estesa a 20 squadre (04/05). A far da contraltare ci pensa l'attacco dove nonostante alcuni passaggi a vuoto, almeno lì l'influenza del tecnico si è vista. Con 66 gol la Lazio ha un rendimento inferiore solamente all'Inter (71 e una gara in meno). Tra i meriti offensivi di Sarri vi è la conferma di Immobile e Milinkovic a livelli altissimi. Dei 26 gol attuali del capitano, 7 sono nati dai piedi di Milinkovic: nessuna coppia fa meglio nei top 5 campionati.
FURIOSO Tutto ciò non basta per il Lotito furioso, reduce da un consiglio federale che ha fissato il parametro dell'indice di liquidità a 0,5. «Me lo hanno fatto apposta, premiano chi ha i debiti», tuona il patron al Circolo Canottieri Aniene, poiché al momento la sua Lazio è fuori per 28 milioni di euro. Il presidente è su di giri e non si fa mancare neanche un'altra frecciata alla curva: «Si si attendevano scontri domenica? Con chi li fanno se non vengono allo stadio? Se la cantano e se la suonano, prendono a pretesto qualunque cosa come i 40 euro per la partita, ma andate a vedere quanto li mettono le altre squadre».
Una constatazione che rende l'ambiente ancora più incandescente mentre a Formello c'è anche Sarri che riflette: «Posso avere un anno o un mese di contratto, ma se non c'è sintonia è inutile andare avanti. Se c'è un piano A e un piano B con l'Europa o meno non lo so. Chiedetelo alla società». La Lazio gli sarà anche «entrata dentro», ma con il c'eravamo tanto amati la linea è sottile e passa per la clausola per liberarsi con penale entro fine maggio. Ripartire da zero è un rischio che la Lazio non potrà permettersi di correre.