LA “ZONA ROMAGNOLI” FA GODERE IL MILAN - DOPO LA RETE AL GENOA, IL DIFENSORE DECIDE ANCHE LA SFIDA CONTRO L’UDINESE ALL’ULTIMO RESPIRO, GATTUSO GONGOLA: “I 9 PUNTI DI FILA? NON ERO SCARSO PRIMA E NON SONO UN MAGO ADESSO MA NON DIMENTICO IL GOL DI ICARDI NEL DERBY..." – HIGUAIN KO PER UNA BOTTA ALLA SCHIENA – VIDEO

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Stefano Cantalupi per gazzetta.it

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 “Dobbiamo difendere la zona Champions a tutti i costi, dopo la fatica che abbiamo fatto per conquistarla”. Rino Gattuso aveva caricato il Milan così, alla vigilia del match con l’Udinese. E ha portato fortuna ai suoi Diavoli: alla Dacia Arena i rossoneri sprecano parecchie buone opportunità e sembrano incappare nel primo 0-0 della stagione, ma al settimo minuto di recupero esultano per il gol-partita del loro capitano. È ancora Alessio Romagnoli l’eroe dell’extra-time, come mercoledì nel recupero col Genoa. E il Milan resta quarto, in zona Champions, a pari punti con la Lazio.

 

AHI PIPITA — Dura 35 minuti la partita di Gonzalo Higuain: poi lascia il campo a Castillejo per una botta a un fianco subita in un contrasto con Mandragora. Se già il Milan senza Biglia era sperimentale (4-4-2 e Kessie-Bakayoko in mediana) l’ennesimo infortunio pesante lascia ancora più spazio all’improvvisazione. L’Udinese ne approfitta per mandare parecchi giocatori al tiro (Pussetto e Mandragora i più convinti, Ter Avest quello con la chance migliore su servizio di Lasagna), ma i rossoneri hanno un paio di ottime chance a loro volta. Suso ci prova col solito sinistro, fuori di poco, poi tocca a Cutrone scaldare le mani di Musso. Nulla di fatto, però, fino all’intervallo.

 

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CASTI SPRINT — La ripresa si apre con Castillejo sugli scudi. L’ex Villarreal prima prova a bissare il gol di Reggio Emilio ma trova i guanti di Musso sulla traiettoria, poi dà un’accelerata sulla sinistra e serve a Suso il più comodo degli assist, ma stranamente l’altro spagnolo fa cilecca col prediletto sinistro. Senza Calhanoglu e Bonaventura acciaccati, in panchina Gattuso non ha grandi opzioni per provare a vincere la partita: la mossa è Borini al posto di Laxalt. E le occasioni, in realtà, ci sono, perché i friulani perdono compattezza nel quarto d’ora finale e concedono alcune ripartenze pericolose. Castillejo, però, non abbina la lucidità all’intraprendenza, e Velazquez tira un sospiro di sollievo.

 

 

CHE FINALE — Dall’altra parte, Donnarumma si prende la sua soddisfazione, parando su Lasagna e mantenendo finalmente inviolata la porta dopo 16 turni di campionato con almeno un gol al passivo. È il preludio a un finale incredibile: prima l’espulsione di Nuytinck (95’) per fallo su Castillejo lanciato verso la porta avversaria, poi l’assalto finale, col cross di Cutrone, col palleggio prolungato di Suso in area e la botta vincente di capitan Romagnoli. Il guardalinee sbandiera un inesistente fuorigioco di Cutrone a inizio azione, Gattuso protesta e si fa espellere, ma a rimediare è il Var, che convalida l'1-0. Milan da batticuore, ma più vivo che mai. E ora Betis e Juve per spiccare il volo o tornare a terra.

 

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2. GATTUSO

 

Da gazzetta.it

Due gol all'ultimo respiro, sei punti in pochi giorni e una classifica che adesso può calmare anche uno come lui. Rino Gattuso esce da Udine con tanta adrenalina addosso (è stato allontanato per proteste dopo il gol di Romagnoli e prima della convalida del Var), ma pure la sensazione che il suo Milan ora è più squadra che mai. "Il recupero è la zona Romagnoli? Mi piace, ma io non dimentico il gol di Icardi nel derby... Oggi meritavamo di vincere, ma non era facile. L'Udinese, dopo l'Inter e la Roma, è la squadra più fisica del campionato".

 

BETIS E JUVE — "Speriamo di recuperare ora un po' di giocatori: da Calhanoglu a Higuain... Come sta il Pipita? Ha sentito un colpo alla schiena, lì dove già da giovane ha avuto problemi seri. Le assenze pesano, pensiamo partita dopo partita: col Betis in Europa League è fondamentale, poi arriva la Juve a San Siro. Abbiamo bisogno di tutti".

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SINGOLI — "Oggi Castillejo e Borini sono entrati bene. Allo spagnolo manca solo un po' di veleno in zona gol. L'espulsione? Ho lasciato l'area tecnica, per avvicinarmi al guardalinee e mi hanno cacciato. Non è che abbia detto chissà che. I 9 punti di fila? Non ero scarso prima, non sono un mago adesso. Però quando arrivano i risultati la palla pesa meno nei piedi dei calciatori. Prima volta senza prendere gol in campionato? La linea di difesa ha fatto molto bene, ma voglio complimentarmi con Kessie e Bakayoko per il lavoro fatto in mediana. Suso? Quando l'ho conosciuto un anno fa era quasi impensabile farlo venire in mezzo al campo. Voleva sempre la palla là sulla linea per fare i suoi movimenti classici. Oggi ha un gioco più vario e ne vado orgoglioso".

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