Maurizio Crosetti per “la Repubblica”
La Juve è più Juve di sempre, l' Inter meno Inter del solito e allora eccole qui, abbracciate nel tango. Aggancio. Le vite parallele del campionato si sovrappongono, Conte e la Juve sono di nuovo insieme anche se non proprio come una volta: come quando ci s' incrocia in ascensore e si è costretti a restare lì, senza saper bene dove guardare.
Nel giorno da cui la Juve non tornerà indietro, quello di uno più uno più uno in attacco e del numero perfetto (il 3), l' Inter non elabora il Barcellona e pareggia di presunzione, dopo avere gestito a Firenze il vantaggio piccolo con un portiere grande. Ma la viola appassita si è innaffiata di coraggio, fino a trovare il gol estremo di un diciannovenne, Vlahovic, dopo avere sofferto a lungo quello di un suo amato e amaro ex trentaquattrenne, Borja Valero.
Curioso destino, quello della Fiorentina che non vince mai però riesce a fermare prima la Juve e poi l' Inter: a suo modo, il precario e ombroso Montella è l' equilibratore della classifica. E così, mentre Lukaku continua a sbagliare gol quasi più grossi di lui (il belga è prezioso, poderoso e generoso ma non avrà mai la lucidità del drago d' area), il trio Lescano della Juve canta una canzone bellissima. L' eresia non è il lusso tattico di osare Ronaldo, Huguain e Dybala insieme, ma di non farlo se l' avversario palleggia troppo e insomma la prudenza e insomma l' equilibrio. Il tridente logora chi non ce l' ha, e vedrete che d' ora in avanti la Juve lo avrà spesso.
Anche perché lo ha detto CR7, dunque è deciso: la formazione, almeno per le scelte d' attacco, già con Allegri la faceva lui e continua a farla con Sarri.
Quasi simbolico che la Juventus si sia decisa per i Fantastici Tre (la Marvel dovrà correggere le bozze e rifare i conteggi) a poche ore dal sorteggio di Champions, cioè il luogo deputato ad accogliere l' accumulo naturale di bellezza e audacia. Oggi a mezzogiorno si conoscerà il nome dell' avversario che a febbraio dovrà vedersela con Cristiano e i due compari argentini, tutti e tre insieme, tutti e tre in una volta, accettiamo scommesse. Viste in rapida successione in una delle rare domeniche in cui è ancora possibile farlo, Juventus e Inter sono scivolate negli occhi in modo assai diverso: i bianconeri li hanno
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