Roberto Condio per la Stampa
Una delle due, se non altro, stasera ritroverà il sorriso. Il Milan, che si è allenato anche a Natale, lo ha perso ormai da tre mesi; l' Inter soltanto da una decina di giorni. Ma le milanesi adesso condividono il peggior momento di una stagione partita con il pieno di entusiasmo.
Sono reduci da due ko di fila in campionato (non capitava dal maggio 1948) e stasera misurano i loro problemi in un derby di Coppa Italia che avrebbero volentieri evitato. Perché perderlo sarebbe un disastro, ma vincerlo regalerebbe un sollievo lungo non più di tre giorni. Sabato, infatti, sarà ancora campionato, con partite-chiave. Spareggi, addirittura. Inter-Lazio per la Champions, Fiorentina-Milan per l' Europa League. Anche quelle, sfide da non sbagliare.
gattuso spalletti corriere dello sport
Torna il cinese rossonero Una cosa alla volta, però. Intanto c' è il derby, che è sempre speciale. Questo del «si salvi chi può» lo è anche perché in 109 anni di storia non si era mai giocato tra Natale e Capodanno. E poi, come dice Gattuso che non può più fallire, «per il mio Milan è come una finale di Coppa del Mondo». Lui la giocò nel 2006, vincendola ai rigori. Firmerebbe per ripetersi, anche soffrendo per 120' più tiri dal dischetto, «perché questa partita può cambiare la stagione a livello mentale e di risultati». In tribuna, dopo quattro mesi da fantasma, ci sarà persino Li Yonghong, il presidente del closing infinito e dei troppi misteri. Almeno, finora, a S. Siro non ha portato male: debutto nel 2-2 strappato in extremis nel derby di aprile e presenza nel 2-1 sul Cagliari di questo campionato. Nonostante i problemi, in campo e fuori, il cinese resta ottimista: «Ho piena fiducia in questa grande famiglia - scrive negli auguri inviati a squadra e dipendenti -.
Sono sicuro che riusciremo a superare ogni ostacolo, poiché voi rappresentate le fondamenta necessarie per tornare sul tetto d' Europa». Con il Milan sulla destra della classifica e con 12 punti in meno rispetto a un anno fa, il traguardo pare più che mai lontanissimo. «Nessuno dei giocatori si aspettava così tante difficoltà - ammette Gattuso -. E io pensavo servisse meno tempo per mettere da parte paura e pensieri negativi». Comincia ad averne anche l' Inter, peraltro a+10 rispetto al 2016. Ma i ko contro Udinese e Sassuolo hanno macchiato la classifica e rimesso in discussione un percorso affrontato per 16 turni senza intoppi. Mostra tutti i suoi limiti, adesso, la sua rosa ridotta.
Tra titolarissimi in flessione e gli infortuni di D' Ambrosio e Miranda, il quarto di Coppa diventa ad alto rischio. Cambiano poco, le due rivali, rispetto al campionato. Per ritrovare il sorriso, hanno innanzi tutto bisogno di tornare a far gol. L' Inter digiuna da 165' e negli ultimi 390' (coppa inclusa) ha segnato una volta sola. Il Milan è a secco da 194' e negli ultimi cinque match di campionato a S. Siro ha festeggiato appena due reti (al Bologna). Occhio, però: negli ultimi quattro derby si sono visti 16 gol. Sì, sarebbero guai seri se nemmeno l' atmosfera di una sfida così speciale riuscisse a risvegliare attacchi in crisi.