MARIO SCONCERTI E ALESSANDRO DEL PIERO
Domani, dalle 9.30, saluteremo per l’ultima volta Mario Sconcerti. La salma sarà esposta in Campidoglio fino alle 13. Poi, alle 14, al Tempietto del Verano, il funerale in forma laica. Mario è stato giornalista del Corriere dello Sport a inizio anni Settanta prima di prendere il volo per una carriera straordinaria, durante la quale è tornato pure a casa (perché questo giornale è la sua casa) dirigendo il Corriere dello Sport-Stadio per cinque anni fantastici, dal ‘95 al 2000. È stato editorialista del Corriere della Sera nell’ultimo periodo della sua carriera e ha continuato a illuminare il mondo del calcio con le sue idee e il suo originalissimo stile.
Ieri, proprio da queste colonne, è stata lanciata un’idea che renda giustizia alla sua competenza calcistica. La proposta è quella di assegnargli alla memoria il titolo di direttore tecnico a Coverciano (dove s’era iniziata più di mezzo secolo fa la sua storia), come è successo solo per altri due giornalisti, Vittorio Pozzo e Giorgio Tosatti. Il nostro direttore Ivan Zazzaroni ne ha parlato ieri mattina con il presidente della Federcalcio Gravina che gli ha assicurato che la proposta verrà accolta. Mario Sconcerti avrà ciò che merita, un posto accanto ai grandi studiosi e ai grandi allenatori di calcio di tutti i tempi.
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