Elliott starebbe preparando la cessione del Milan. E ci sarebbe un acquirente seriamente interessato. Si tratta del fondo mediorientale Investcorp, con sede in Bahrain: una trattativa esclusiva per acquistare il club rossonero sarebbe in corso e una fonte che segue da molto vicino la vicenda ha riferito all’agenzia stampa britannica Reuters che l’accordo per l’acquisto è prossimo alla conclusione. Secondo Bloomberg, invece, il prezzo di acquisto si attesterebbe attorno a 1,1 miliardi di euro.
Da Elliott — che al momento non commenta — in passato erano sempre trapelate smentite sulla circostanza che il passaggio di proprietà sarebbe stato imminente. L’impegno sullo stadio dimostrerebbe, al contrario, la volontà di impegnarsi nel Milan a medio-lungo termine. Era, per la verità, sempre sembrato più logico che la vendita potesse avvenire una volta intascata la certezza che il nuovo stadio si sarebbe fatto, in modo da aumentare il valore del club (e va detto il Milan si è molto speso per avere tempi certi in merito alla realizzazione dell’impianto, tanto da valutare anche l’ipotesi Sesto San Giovanni per tagliare i tempi).
Semmai da parte di Elliott si sottolineava come oggi il club rossonero, con il risanamento dei conti avviato e buoni risultati sportivi raggiunti, fosse diventato un «oggetto» desiderabile sul mercato. Secondo le indiscrezioni dell’ultima ora, potrebbe esserci stata un’accelerazione. Meglio usare prudenza però. Elliott è proprietario del Milan dal 2018, quando il misterioso Mister Yonghong Li ha mancato di pagare i debiti dovuti.
CHI È INVESTCORP
Investcorp, che ha alle spalle il fondo sovrano Mubadala Investment Co, è un fondo che gestisce 40 miliardi di dollari: nato nel 1982, è già presente in 13 Paesi, tra cui Usa, Europa, Paesi del Golfo e Asia (India, Cina e Singapore) ed p specializzato in private equity, real estate, credito, strategie di rendimento assoluto, partecipazioni in Gp ed infrastrutture: in Italia ha investimenti in Gucci, Riva e Dainese.
Lo scorso marzo ha acquisito la sede dell’International Fund for agricultural development di Roma per 128 milioni. Ha l’obiettivo di arrivare a gestire 100 miliardi, partendo dai 40 di oggi. Il fondo si è tolto dalla Borsa del Bahrein l’anno scorso dopo quasi 40 anni, secondo molti osservatori, nell’intento di espandersi più velocemente.
LA NOTIZIA DELL’EQUIPE
Il primo a dare notizia è stato oggi il quotidiano francese l’Equipe che ha messo in relazione l’improvvisa accelerazione nelle trattative sulla cessione con un’inchiesta aperta dall’Uefa sull’ipotesi che sia il Milan che il Lille avrebbero lo stesso proprietario, appunto il fondo americano Elliott, che formalmente controlla soltanto la società rossonera.
Avendo il Milan e il Lille giocato contro sia in Champions che in Europa League, cosa ovviamente proibita dal regolamento Uefa, si ipotizza che, se l’accusa venisse provata, scatterebbero sanzioni. Quanto a Elliott in passato aveva sempre fatto sapere che il rapporto con il Lille si limitasse a un prestito personale verso il suo proprietario.
MILAN SCONFITTO CON IL LILLE: INCIAMPO O VERO ALLARME?
In Francia, d’altra parte, da tempo ci si interroga sulla proprietà del Lille. E una prova della vicinanza con i rossoneri sarebbe da ritrovare nelle trattative di mercato: c’è stato in estate il passaggio del portiere Maignan e i contatti per due altri giocatori Sven Botman e Renato Sanches.
COSA C’ENTRA IL LILLE?
La squadra francese Lille è formalmente guidata da Olivier Létang che però non è il proprietario del club. «Il 18 dicembre 2020 — scrive l’Equipe — il Lille ha cambiato capo. Da Gérard Lopez, la proprietà passò prima, brevemente, a Elliott, il principale creditore del club. Prima che tutte le azioni fossero poi vendute a Merlyn Partners. Questo fondo d’investimento lussemburghese ha acquistato il debito del Lille, allora di proprietà della Lux Luxembourg holding Royalty.
A tal fine, nel novembre 2020, ha creato una società di gestione, Callisto Sporting, iscritta nel registro delle imprese del Lussemburgo». Maarten Petermann, manager gestore per conto di Merlyn (lui è un olandese ex dipendente della banca americana JP Morgan, in passato anche collaboratore di Elliott), ha spiegato all’Equipe che la gestione avviene per conto di una società in accomandita a sua volta controllata da un fondo con sede alle isole Cayman. Identità dei proprietari ignota, con bassissime possibilità di scoprirla per un giornale.
L’Equipe ha deciso quindi di focalizzare la sua attenzione in Lussemburgo per investigare sul fronte della Callisto ed ha scoperto che il capitale sociale (sorprendentemente di soli 22mila euro) a maggio 2021 era stato aumentato di altri 10mila euro con l’emissione di nuove azioni denominate A2, attraverso le quali sono collegate al Lille due società registrate con il nome di Birch International I LLC e Birch Associates I LLC. Società registrate nello stato americano del Delaware e che hanno lo stesso indirizzo: Elliott Investment Management LP, Phillips Point, East Tower, Suite 1000, 777 South Flagler Drive 33401 West Palm Beach (Florida).
Conclude così l’Equipe: «Il fondo che ha rilevato il Lille, Merlyn, sembra non avere altre attività economiche reali e il suo manager, Maarten Petermann, non avrebbe, secondo le nostre informazioni, investito denaro nel Lille, il che solleva la questione dell’identità del beneficiario effettivo del club. Secondo le nostre fonti, Merlyn sta, infatti, nascondendo la presenza di Elliott e del suo capo, Gordon Singer (figlio di Paul, il fondatore del fondo), che mantiene il controllo del Lille tramite le società Birch e le “azioni A2″ sopra menzionate, i cui proprietari siedono nel consiglio di sorveglianza di Callisto». Se fosse provato dall’Uefa che Lille e Milan hanno la stessa proprietà e che quindi hanno giocato contro in violazione del regolamento continentale (articolo 5) ci potrebbero essere sanzioni.
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