IL MIRACOLO DI VALE - I MEDICI DANNO L’OK A ROSSI: PUO’ CORRERE AL MUGELLO – DECISIVE LE PROVE LIBERE DEL VENERDI’ DURANTE LE QUALI IL “DOTTORE” TESTERA’ IL SUO FISICO ANCORA ACCIACCATO DOPO L’INFORTUNIO IN MOTOCROSS

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VALENTINO ROSSI VALENTINO ROSSI

Massimo Calandri per la Repubblica

 

Valentino Rossi correrà con tutta probabilità il Gran Premio d'Italia, in programma questo weekend sul circuito del Mugello. Il pilota di Tavullia infatti è stato "dichiarato idoneo" a gareggiare nel Gran Premio d'Italia, come comunica la Yamaha in una nota sul proprio sito ufficiale.

 

Visitato al centro medico del circuito - nel quale è arrivato sorridente e in scooter - ha riscontrato il parere positivo dei dottori. Decisive saranno comunque le prove libere del venerdì, durante le quali Valentino testerà il suo fisico, ancora acciaccato dopo la caduta sulla pista di Cavallara, a Mondavio.

 

 

 

LA LUNGA VIGILIA DI ROSSI

 

Massimo Calandri per la Repubblica

 

«Sto cercando di capire». Valentino è sempre stato uno dal sonno profondo, di quelli che - lontano dal circuito - quando riaprono gli occhi è già quasi ora di pranzo. Queste notti a Tavullia, invece. Il dolore nel corpo, i pensieri in testa. E sempre la stessa domanda, un incubo:

 

VALENTINO ROSSI VALENTINO ROSSI

«Ce la farò a correre al Mugello? ». Sto cercando di capire, si risponde. «Mi sembra di stare un po' meglio, anche se fa ancora male». Ma non può davvero saperlo. Perché la verità la conoscerà solo domattina, alle 10 in punto: risalendo sulla sua M1, provando ad aprire il gas.

 

Lunedì ha ricominciato a fare qualche esercizio, chiuso in casa: poca roba, tanto per non stare sempre fermo a ricordare il maledetto mese di maggio che sembra non finire mai. Era cominciato tutto a Jerez, le gomme che negli ultimi giri si sfarinavano «e meno male che ho tagliato il traguardo ». Poi la notizia dell' incidente di Nicky Hayden. Qualche giorno dopo, Le Mans: una corsa strepitosa che sembrava vinta, chiusa nella ghiaia a tre curve dall' arrivo. Addio primato, Viñales in fuga. Giurava, tornando dalla Francia: «Voglio rifarmi al Mugello e la domenica seguente a Barcellona: per fortuna ci sono 2 gare in una settimana».

 

Però maggio non era ancora finito. Giovedì scorso la brutta caduta facendo cross sullo sterrato di Cavallara, il ricovero in ospedale: il fegato schiacciato dal manubrio, le costole che è un miracolo se non si sono rotte. I dolori, i pensieri. E adesso - per sfortuna - ci sono due gare in una settimana.

 

VALENTINO ROSSI VALENTINO ROSSI

Martedì è montato in sella a una delle moto parcheggiate nel garage, senza accenderla: solo per immaginare che effetto potrebbe fare. Il medico che lo ha seguito in questi giorni dice che il suo desiderio di correre, di combattere, sono stati la migliore delle medicine. Lui confessa di pensare al fine-settimana «con un po' più di positività», dopo giorni insonni e bui.

 

La storia del motociclismo è piena di pagine scritte da campioni che hanno corso con mille fratture e più punti di sutura che un tailleur: però questo infortunio è diverso, subdolo. Ti toglie il fiato. «Il dolore al torace e all' addome sono ancora forti». Oggi sarà un altro medico, quello del circuito toscano, a visitarlo.

 

VALENTINO ROSSI VALENTINO ROSSI

«Se mi danno il via libera per andare in pista, ci provo». La prima curva è la San Donato, quello scollinamento «che non ti fa vedere cosa c' è dietro», per come la racconta Vale. La Materassi, la Casanova- Savelli «che devi guidare come un chirurgo». Scarperia, la leggera discesa prima della Correntaio. «Si fanno delle curve paurose ». L' ultima è la Buccine «e la frenata molto violenta, perché la moto in discesa tende ad andare per la tangente». Su questa pista il Doc ci ha vinto 9 volte, è il suo paradiso. Potrebbe diventare un calvario. Venerdì, ore 10. «Solo allora capirò quali sono realmente le mie condizioni. Una cosa è sicura: ce la metterò tutta».

 

 

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