IL NAPOLI MOLLA LA COPPA ITALIA – SPALLETTI RINUNCIA A 10 TITOLARI E GLI AZZURRI VENGONO ELIMINATI DALLA CREMONESE AI RIGORI – L’EX GIALLOROSSO FELIX AFENA-GYAN FA UN REGALO A MOURINHO: E’ SUO IL GOL (DI TESTA) DEL 2-2 ALL’86ESIMO CHE HA PERMESSO AI GRIGIOROSSI DI RIMETTERE IN PIEDI IL MATCH. ORA LA SQUADRA DI BALLARDINI AI QUARTI AFFRONTERA’ LA ROMA - DEL NAPOLI B SOTTO TONO RASPADORI - CRITICHE ALL’ARBITRAGGIO: LA FERRIERI CAPUTI NEL MIRINO DEI TIFOSI…

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Da ilnapolista.it

 

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Il Napoli è fuori dalla Coppa Italia. Stava vincendo 2-1 all’86esimo, poi la rete di Felix-Gyan, supplementari e rigori dove la Cremonese li ha segnati tutti mentre per il Napoli ha sbagliato Lobotka. Visto che vanno molto di moda i corsi e ricorsi storici, ricordiamo che nella stagione 86-87 il Napoli di Maradona perse ai rigori in Coppa Uefa contro il Tolosa. Consolazione? Sì. È andata così, il Napoli è fuori, contro la Roma ai quarti giocherà la Cremonese di Ballardini.

 

Si può annientare 5-1 alla Juventus e poi finire ai supplementari e perdere ai rigori con la Cremonese in Coppa Italia? Si può. I commentatori di una volta direbbero “questo è il calcio”. E il bello è che il Napoli B schierato da Spalletti aveva messo sotto i lombardi, il Napoli era in vantaggio 2-1, aveva rimontato il gol inizialmente subito.

 

Poi, al 65esimo, dopo che Ndombele lo aveva fatto sacramentare in sanscrito per un assist sbagliato in contropiede quattro contro due, Spalletti ha messo in campo Lobotka, Anguissa, Politano e poi Kim e Zielinski. Proprio per blindare il 2-1. Non è servito visto che all’87esimo Afena-Gyan, il bambino che fu di Mourinho, di testa ha segnato il 2-2. Tutto inutile si va ai supplementari. Dove il Napoli si è ritrovato anche con un uomo in più ma non è andato oltre un clamoroso palo-traversa colpito da Simeone dopo la respinta di Carnsecchi su colpo di testa di Osimhen appena entrato in campo. Poi, assedio undici contro dieci ma niente. Rigori.

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Spalletti aveva giustamente cominciato col Napoli B. Confermato un solo titolare di Napoli-Juventus: Meret. Gli altri dieci erano in panchina venerdì sera al fischio d’inizio: da Bereszynki a Juan Jesus, da Ostigard a Olivera, Gaetano Ndombele Elmas e Raspadori Zerbin Simeone. Sembravano poter bastare e avanzare. In tre minuti la squadra di Spalletti – stasera con la maglia di San Valentino vago omaggio alla locandina del Rocky Horror Picture Show – aveva ribaltato l’iniziale gol dei lombardi e illusoriamente archiviato la pratica prima con Juan Jesus di testa al termine di una mischia in area (con proteste della Cremonese per un presunto fallo di Simeone su Carnesecchi) e poi col Cholito e il suo gol in fotocopia a quello di San Siro (stavolta il cross, bello, era stato di Zerbin).

 

 

Sembrava tutto finito e invece no. Del Napoli B certamente sotto tono Raspadori. Molto bene, invece, il Cholito così come Elmas.

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C’è poco altro da dire. Arbitraggio forse troppo permissivo, la Ferrieri Caputi è stata aspramente criticata dai tifosi, ma per fortuna nessuno si è fatto male.

 

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