Da “Ansa.it”
bradley wiggins batte il record dell ora a londra
L'Agenzia mondiale antidoping (Wada) afferma che gli hacker russi 'Fancy bears' hanno reso pubblico un altro lotto di informazioni riservate di atleti proveniente dal suo database Adams (Anti-doping administration and management system). In un comunicato pubblicato nella tarda serata di ieri sul suo sito web, la Wada spiega che i dati hackerati riguardano 25 atleti di otto paesi tra cui Stati Uniti, Germania e Gran Bretagna.
In particolare, le informazioni diffuse dagli hacker russi riguardano dieci atleti statunitensi, cinque tedeschi, cinque britannici, uno della Repubblica Ceca, uno della Danimarca, una della Polonia, uno della Romania e anche un atleta russo. Come comunicato il 13 settembre - spiega la Wada -, il gruppo ha illegalmente ottenuto l'accesso ad Adams tramite un account del Comitato olimpico internazionale (Cio) creato per le Olimpiadi di Rio 2016, che contiene dati medici confidenziali quali le esenzioni a fini terapeutici fornite dalle Federazioni sportive internazionali (Isf) e dalle Organizzazioni nazionali antidoping (Nado).
E che ora il gruppo di hacker sta pubblicando a tranche. "La Wada non ha alcun dubbio che questi attacchi in corso siano una rappresaglia contro l'Agenzia e il sistema anti-doping mondiale, a causa della nostra indagine indipendente che ha mostrato il doping sponsorizzata dallo Stato in Russia", afferma il direttore generale Olivier Niggli.
Ci sono anche Bradly Wiggins, baronetto della corona in forza dei suoi successi olimpici (5 ori, un argento e due bronzi nel ciclismo tra pista e strada), e il tre volte vincitore del Tour de France Chris Froome tra i 25 atleti i cui file presso l'agenzia mondiale antidoping sono stati 'rubati'.
Secondo il sito della tv del Regno Unito, per i due ciclisti britannici non vi sarebbe alcun profilo di illecito: i file rubati dal gruppo 'Fancy Bear' riguarda le esenzioni a uso terapeutico: si tratta di quei medicinali che gli atleti assumono per motivi di salute e che devono essere denunciati in anticipo alla Wada per non incorrere in positività. Secondo il gruppo di hackers che ha violato l'archivio informatico dell'agenzia e reso pubblici i dati, in realtà quelle esenzioni sarebbero "licenze per il doping".
La Russia è pronta "ad aiutare" le indagini nel caso in cui "fosse avanzata richiesta". Il portavoce del presidente Vladimir Putin, Dmitri Peskov, ha anche detto che "la Russia ha sempre lottato contro il cyber-crimine e ha più volte invitato altri paesi per la cooperazione in questo campo".