Un'immagine con la scritta "No al razzismo" e un post ad accompagnare: "Qualcuno dovrebbe imparare queste tre parole". Ogni riferimento a Senad Lulic è puramente voluto, e a scrivere è Radja Nainggolan, autore del gol del 2-0 della Roma nel derby con la Lazio di domenica.
Sul proprio profilo Instagram, il centrocampista belga manda un messaggio all'esterno bosniaco biancoceleste, che ieri ha usato parole razziste nei confronti di Antonio Rüdiger: "Due anni fa a Stoccarda vendeva calzini e cinture e adesso fa il fenomeno...". Dichiarazioni che hanno portato alle scuse della Lazio, che si è dissociata da quanto detto da Lulic, il quale invece non si è scusato.
2. LULIC, LA LETTERA DI LEGROTTAGLIE: "COMPRATI UNA CINTURA..."
"Rudiger vendeva cinture e calzini, ora fa il fenomeno". Lo ha detto Lulic, dimenticandosi uno dei principi cardini dello sport: il rispetto per l'avversario. Forse Rudiger avrà detto qualcosa di altrettanto provocante e, se fosse così, lo stesso principio varrebbe anche per lui. Da giocatore, in campo, ho dato e preso botte da Ronaldo, Ibrahimovic, Totti e altri grandi campioni, che erano tali anche perché a fine partita lasciavano sul terreno di gioco l'agonismo sportivo, chiuso nel passato con una stretta di mano. Il valore che diamo all'avversario dà la misura del nostro. Se lo screditiamo, ci dimostriamo piccoli quanto certe offese.
Fossi in Lulic , poi, una cintura me la comprerei, riflettendo su quanto possa insegnarci: La cintura si stringe alla vita. E così dovremmo fare con il rispetto.
Nicola Legrottaglie